ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Grazie Francesca! Emozioni uniche

24/01/2011 02:23 CEST - Australian Open

Grazie Francesca! Emozioni uniche

TENNIS - Australian Open: Ha faticato e sofferto in una partita forse più che in tutto il Roland Garros. Ormai è la nostra donna dei record. Sei match point annullati con ammirevole coraggio. Kuznetsova: "E' impossibile che recuperi per la Wozniacki." Schiavone: "Tornate pure a chiamarmi leonessa." Due pari il suo bilancio con la Wozniacki. Ma stanotte tifiamo per Flavia Pennetta (3 a 1 il suo bilancio con la Kvitova). La classifica WTA aggiornata Ubaldo Scanagatta

| | condividi

MELBOURNE _ Grazie, grazie, mille grazie Francesca. Grazie quasi come al Roland Garros, anche se un successo pur epico in un ottavo di finale, non varrà mai come un trionfo in uno Slam.

La sua straordinaria rimonta, con i sei matchpoint annullati dopo 3 h e 20 minuti (proprio come Flavia Pennetta in un altro ottavo di Slam, US Open 2009, e contro un’altra russa, Vera Zvonareva) e quindi 1h e 24 minuti prima della conclusione della straordinaria maratona, non verrà magari ricordata come quella di Isner e Mahut a Wimbledon (70-68 al quinto) nè creerà un’amicizia eterna come quella instauratasi fra il francese e l’americano ormai gemelli siamesi_ peraltro i due eroi non si conoscevano a differenza di Francesca e Svetlana_ ma intanto Schiavone-Kuznetsova, 6-4,1-6,16-14, hanno stabilito il record della partita più lunga (come durata se non di games) mai giocata in uno Slam femminile.

Al termine della quale Francesca, che dovrebbe correre (se ce la fa ancora…) al Crown Casino di Melbourne per puntare alla roulette i 210.000 dollari del premio già conquistato sul numero 4, è giunta ai quarti anche del quarto Slam (l’unico dove non c’era mai pervenuta) e già che c’era è diventata n.4 del mondo, come nella storia del nostro tennis era riuscito soltanto a Adriano Panatta.

Nella saga del quattro devo ricordare che sono stato quattro ore e 44 minuti avvitato allo scomodo seggiolino della HiSense Arena, senza nemmeno poter far pipì, ma guai a lamentarsi dopo aver vissuto una di quelle giornate _ fra le migliaia più o meno invano trascorse ai bordi di un campo di tennis _ che non dimenticherò mai e che mi ripagano di questa folle, insana passione.

Quella che mi fa venire in Australia a spese mie per guardare e respirare ancora tennis, grazie anche all’ “invenzione” di questo sito, costosissimo hobby.

Un susseguirsi indescrivibile di emozioni, di occasioni ora per l’una e ora per l’altra, e per me che lungo cinque pagine di blocnotes ho segnato tutti i 358 punti di questa sfida riempiendole di tali e tanti geroglifici che nemmeno Champollion riuscirebbe a decifrarli.

Soltanto per ripescare i 6 matchpoints e ricostruire esattamente se qualcuno di quei sei, 3 consecutivi sull’8 a 7 e altri tre sul 9-8 sempre con Francesca al servizio, se lo fosse magari mangiato Svetlana, o li avesse invece tutti fatti con coraggio Francesca, sono diventato matto: un servizio vincente il primo, un dritto vincente lungo linea il secondo, un rovescio out della Kuznetsova il terzo (qui qualche responsabilità la russa ce l’ha…), un servizio di Franci sul quarto, un rovescio slice il quinto, un rovescio e un lob sulla Kuz il sesto.

Senza esagerare nelle ricostruzioni numeriche mi pare giusto però ricordare anche che Francesca aveva avuto in precedenza la palla-break sul 4 pari per salire 5-4 e un’altra palla break anche sul 5 pari, prima di perdere a 0 e a 30 i due successivi games di servizio della Kuz. Quando Francesca, mancate tre palle break consecutive sull’8 pari (la terza per aver invaso il campo altrui “Mi sono mancati i freni…ho colpito il vincente e sono finita sulla rete…ho chiesto all’arbitro se mi dava lo stesso il punto, ma non ha voluto..” ) è finalmente riuscita ad arrivare sul 9 pari e a fare il break tanto sospirato ha perso, sul 10-9 per lei, subito il servizio. Sul 10 pari i punti del set erano 76 a 76.

Gli ultimi dieci games, come ha sottolineato anche Barazzutti nell’intervista che potete leggere sul sito, sono stati di livello straordinario, considerato il tempo trascorso sul campo dalle due giocatrici.

Difatti mentre ad un certo punto dell’incontro il divario fra gli errori gratuiti e i punti vincenti era piuttosto netto a favore dei primi, alla fine _ anche se personalmente ho molte riserve su come vengono contati soggettivamente punti vincenti e errori gratuiti (ho visto segnalare sullo scoreboard come punto vincente un net fortunosissimo di Francesca, e poi come errore gratuito un suo rovescio sbagliato sul quale era arrivata per miracolo dopo uno scambio allucinante di 30 pallate…) _ sul tabulato che ci viene consegnato in sala stampa si leggeva 59 vincenti di Francesca contro i 69 della Kuznetsova, i 67 errori non forzati di Franci contro i 68 della russa, i 45 errori invece forzati dell’italiana contro i 50 di Svetlana. Insomma alla fine c’era un sostanziale equilibrio fra punti vincenti e punti sbagliati, segno di buona qualità complessiva dlla partita.

La Kuz tirava più forte e faceva anche qualche regalo, ma quando si appoggiava con tutto il trasferimento del corpo sul dritto faceva davvero male, e anche certi cross di rovescio _ alcuni anche con il salto _ erano impressionanti, degni della campionessa che aveva vinto 2 Slam e partecipato ad altre due finali.

Francesca ogni tanto subiva, ogni tanto no. E’ stata un po’ discontinua, soprattutto al servizio (al di là dei 10 doppi falli), soltanto il 57 per cento di prime dentro contro il 69 della Kuznetsova, significa poco più di una prima su due e non è un granchè.

“Per fortuna ho servito bene quando era necessario davvero, nell’ultimo game, e anche quando ho dovuto annullare tutti quei matchpoints, da 0-40, ai vantaggi…”.

Adesso l’interrogativo è uno solo: riuscirà Francesca a recuperare le forze per misurarsi ad armi pari con la Wozniacki n.1 del mondo? Secondo Svetlana _ l’ha detto al mio collega russo Alex Zilbert _ “è impossibile recuperare dopo un match come il nostro. Io sono morta e non potrei…”.

Ma con 24 ore di riposo _ meno male che Francesca ha perso il doppio _ una tennista che ha più di 30 ma ne dimostra 26 secondo il suo preparatore atletico Stefano Barsacchi, e magari il suo match programmato per il “serale”, la “Schiavo” potrebbe anche fare un altro miracolo.

Dopo i match traballanti disputati nei primi turni quello di stanotte dovrebbe essere servito a fargli ritrovare la fiducia nei propri mezzi tecnici. Ultimamente si era un po’ incrinata.

“Tornate pure a chiamarmi leonessa se vi va…” ha concesso Francesca, commossa dal suo stesso exploit fino alle lacrime, soprattutto quando mi sono permesso _ nel corso della conferenza stampa in inglese _ di intervenire in quella lingua al solo scopo di avvertire i colleghi che lei era salita a quello stesso n.4 che soltanto Adriano Panatta aveva saputo occupare (e troppo brevemente…) nelle alte gerarchie mondiali. Capite? Francesca a 30 anni compiuti davanti a tutte e due le Williams. Ok, una è infortunata, ma mica sarà colpa di Francesca?

“E’ una grandissima soddisfazione fantastica…me l’hanno già scritto anche dall’Italia con un SMS…_ le viene quasi da piangere _ Ora sono stanca, non vedo l’ora di andare a letto, sono felice, è stata una giornata meravigliosa, ho sofferto e faticato più che in un qualsiasi match della mia vita, più che nella finale del Roland Garros con la Stosur. Avevo paura che mi venissero i crampi dappertutto, dalla testa _ e si tocca in cima ai capelli _ ai piedi. Mi chiedevo di restare concentrata…sì, quel momento in cui ho invaso il campo e perso la terza palla per il break di fila mi sono un attimo agitata (Ha gridato un “porca pu…”a squarciagola sotto l’angolo presidiato da Barazzutti, Barsacchi, la bellissima donna di questi _ cui non mancavano mai le inquadrature della regia _ Di Palermo, Dodo Artaldi e signora, Veso Matijas, il p.r. e manager della Lotto, lo sponsor di Francesca cui fanno riferimento anche i banner di Eurosport sul sito di Ubitennis)…Onestamente fra tante partite che ho visto e giocato in vita mia non credo di averne mai vista una così _ diceva Francesca estasiata, come rapita _ prima di rispondere alle rituali domande sulla Wozniacki: “E’ una ragazza intelligente, non è diventata n.1 per caso…sa sempre quello che deve fare anche se è così giovane”.

Francesca l’aveva battuta al Roland Garros, qui sarà più dura, stanchezza o non stanchezza. Anche perché il bilancio (2-2) dice che le ultime due partite le ha vinte la Wozniacki, a Montreal e a Doha al Masters di fine 2010.

Intanto stanotte, ore una italiane, faremo il tifo per Flavia Pennetta e una possibile storica accoppiata nei quarti. Non c’è mai stata. Con la Kvitova Flavia conduce 3-1 (vittorie a Barcellona 2009, 6-3,6-3, a Indian Wells 2010 ancora 6-3,6-3, quindi in Fed Cup a Roma 7-6,6-2, ma ci ha perso 7-6,6-1 a Pechino dove c’era un gran vento).

Secondo me Flavia non è tanto favorita, ma poiché non consideravo favorita nemmeno Francesca… (come i bookmakers del resto: sulla nostra rubrica Egidio Pinno ci diceva che una sua vittoria era pagata a 2.78 e quella della Kuz solo a 1,35) ci sono buone speranze.

C’è addirittura chi guarda ancora più in là e sogna due italiane in semifinale. Direi di fare un passo alla volta. Intanto portiamo anche Flavia (che nel frattempo in doppio con la Dulko ha vinto 6-3,6-2 contro la Govortsova e Kudryavtseva) nei quarti anche in singolare..

Poi si potrà semmai dire che se due cinesi sono arrivate in semifinale l’anno scorso, perché non potrebbero farcela anche due italiane? Non mi pare che la Schiavone e la Pennetta di oggi siano decisamente inferiori alla Li Na e alla Jie Zheng d’un anno fa. Ci vuole anche fortuna.Oggi, insieme a tanta bravura, a tanto indomito coraggio, Francesca ha avuto anche un pizzico di fortuna. Speriamo ce l’abbia anche Flavia. Meglio ancora se non ne avrà neppure necessità.
 

 CLASSIFICA WTA aggiornata alle 13 del 23 Gennaio 2011
(in grassetto le giocatrici ancora in corsa)
di Gabriele Cucchi
1. C. Wozniacki 8255 (quarti)
2. K. Clijsters 6795 (ottavi)
3. V. Zvonareva 6785 (ottavi)
4. F. Schiavone 5055 (quarti)

5. S. Stosur 4862
6. V. Williams 4645

7. J. Jankovic 4385
8. V. Azarenka 3935
9. E. Dementieva 3885
10. N. Li 3550 (quarti)
11. S. Peer 3225
12. A. Radwanska 3120 (ottavi)
13. S. Williams 3035
14. M. Sharapova 2936 

15. A. Pavlychenkova 2645

16. M. Bartoli 2595
17. F. Pennetta 2535 (ottavi)
18. K. Kanepi 2460
19. A. Ivanovic 2405 

20. N. Petrova 2362
21. A. Rezai 2350

22. A. Kleybanova 2330
23. S. Kuznetsova 2310
24. A. Petkovic 2290 (quarti)
25. P. Kvitova 2198 (ottavi)

26. M. Kirilenko 2140
27. Y. Wickmayer 2130
28. D. Cibulkova 2060
29. M. J. Martinez Sanchez 2010
30. A. Dulgheru 2000
31. J. Henin 1975

32. L. Safarova 1935
33. J. Groth 1798

34. D. Hantuchova 1790

A. Sevastova 1610
S. Peng 1376 (ottavi)
E. Makarova 1371 (ottavi)
I. Benesova 1195 (ottavi)

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Berdych e Safarova allo zoo di Melbourne

Quote del giorno

"Forse dovrei sottopormi ad un'operazione prima di ogni torneo del Grande Slam"

Agnieszka Radwanska