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24/01/2011 06:52 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Masha: "Ammiro la Schiavone"

TENNIS - Si è parlato anche di Francesca Schiavone nella conferenza stampa post-sconfitta di Maria Sharapova. La russa ha tributato un giusto elogio alla Schiavone, stimolata dalle domande di Ubaldo Scanagatta. "E' una grande campionessa. Indipendentemente dall'età, è in una condizione atletica strepitosa". Ubaldo Scanagatta (traduzione di Veronica Villa)

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Durante la conferenza stampa di Maria Sharapova, oltre ad alcune domande sul suo nuovo impegno con Hogstedt e alla (presunta) sofferenza di essere ai margini del grande tennis, ho chiesto a Maria Sharapova un parere sulla grande impresa di Francesca Schiavone. Qui sotto la traduzione dell'intera conferenza stampa, realizzata da Veronica Villa, con la segnalazione delle domande da me realizzate (ubs)

Q. Eri a tuo agio stasera sul campo?
MARIA SHARAPOVA: Davo questa impressione?

Q. Sembravi assente.
MARIA SHARAPOVA: Si, ero decisamente assente. Le cose non andavano, è stata una di quelle giornate, diciamo che è stata una brutta giornata al lavoro.

UBALDO. Oggi è stata una brutta giornata, ma sei ottimista, pensi che ci saranno presto giornate buone?
MARIA SHARAPOVA: Certo. Posso pensare che ho giocato una pessima partita, sedermi e considerare ogni singola cosa sbagliata che ho fatto. Oppure posso pensare che ci sono state altre cose in questa settimana, partire da quelle per migliorarmi. L'anno scorso ero fuori dal torneo già il lunedì, quindi quest'anno sono rimasta più a lungo.  Questo è l'inizio dell'anno. Ci sono sempre tante speranze, che si inizi male o bene, bisogna guardare avanti.

Q. Puoi parlarci della tua decisione di invitare Thomas Hogstedt a vederti?
MARIA SHARAPOVA: Sapete, ho avuto lo stesso team per anni, più di sei anni, ho pensato che mi sarebbe stato utile ascoltare una voce nuova, una prospettiva diversa, senza cambiare il mio gioco o fare niente di drastico.
Ho invitato Thomas perché lo conosco da qualche anno. Ho visto come ha lavorato con Haase all'accademia in Florida. L'anno scorso ho avuto bisogno di supporto per via dei miei risultati e della mancanza di motivazione.
Ha una influenza positiva su di me, crede in me. Mi ha visto giocare negli anni. Sa che sono una persona riservata, è molto professionale. Mi trovo bene e penso di poter imparare molto da lui.

UBALDO. Sei sempre stata una giocatrice fiera...
MARIA SHARAPOVA: Fiera?

UBALDO. Si, fiera della tua carriera, di essere stata No. 1 e tutto il resto.
MARIA SHARAPOVA: Sarebbe molto strano, se non ne fossi fiera.

UBALDO. No. Mi sto solo chiedendo se non soffri a non essere più al top, se è doloroso, oppure se sei già soddisfatta dei suoi risultati?
MARIA SHARAPOVA: Penso che ci siano cose ben più dolorose nella vita che perdere una partita di tennis. Bisogna essere realistici. La vita è più che colpire una pallina da tennis.
Penso che siamo fortunati a fare quello che facciamo, che si vinca o che si perda. E' ovvio che quando si vince si sorridere di più, ma questo è sport.

UBALDO. E' anche la tua carriera...
MARIA SHARAPOVA: E' la mia carriera e la mia scelta. Ho ottenuto, come hai detto, molti risultati nella mia carriera. Ho vinto tanti incontri, sono stata No. 1 del mondo, e ho anche avuto l'opportunità di dire che era sufficiente così.
A questo punto potrei fare altre cose nella mia vita. Ho abbastanza denaro, ho una bella famiglia intorno a me. Ma quando ero lontana dallo sport tutto quello che volevo era alzarmi alla mattina, e invece che mettermi un paio di scarpe eleganti, mettermi le Nike e andare a giocare a tennis.
Quando ho perso il tennis, ho capito quando lo amavo.
Quando non sei in tabellone, non ti dai l'opportunità di essere una campionessa.

UBALDO. Francesca Schiavone diventerà No.4 del mondo e ha più di 30 anni, quindi si può continuare a giocare per molto tempo.
MARIA SHARAPOVA: Assolutamente.

UBALDO. Cosa significa questo per te, che hai avuto tutto già a 18 anni?
MARIA SHARAPOVA: Penso che sia un messaggio molto importante non solo nel nostro sport, ma per tutte le stelle nascenti. Penso che ogni sportivo abbia i suoi tempi, per dare il meglio di sé
Io sono stata fortunata, ho avuto molte opportunità da giovane, e le colte. C'è una differenza tra avere opportunità ed essere capaci di coglierle.
Penso che Francesca sia una grande campionessa. Ha vinto il French Open l'anno scorso in modo magnifico. Ha dato grande prova di sé oggi contro Sveta. Indipendentemente dall'età è molto atletica, molto in forma.

NEIL HARMAN. La qualità del gioco, 4 ore e 44 minutI, il più lungo...
MARIA SHARAPOVA: E' durato così tanto?

NEIL HARMAN. Si, l'incontro più lungo nella storia del Grande Slam.
MARIA SHARAPOVA: Si. Penso che sia la dimostrazione che non importa che si tratti del primo turno o del quarto, o della finale, ogni mattina si sistemano le reti, gli arbitri si preparano, sempre per un incontro importante. Non importa la testa di serie, il rank, l'avversario. Non importa chi è il favorito, si scende in campo e si gioca fino alla fine. Penso che sia stato un grande incontro di tennis. Ne ho visto solo una parte.

Q. Due domande: guardandosi indietro, è stato un rischio prendersi una pausa con Michael [Joyce NdT] prima di un torneo del Grande Slam? Seconda domanda, date le circostanze cosa avresti potuto fare meglio oggi in campo?
MARIA SHARAPOVA: Per quanto riguarda la seconda domanda, parecchie cose non hanno funzionato oggi. Ho avuto la mia prima palla break sotto di un set e di 5-1 nel secondo. Non è questo il tennis che voglio giocare, specialmente nella risposta. Non ho messo alcuna pressione sul suo servizio. Non si gioca così a tennis.
Per rispondere alla prima domanda, credo che quella fosse la cosa migliore da fare. Non me ne pento. Penso che tutto il mio team sia d'accordo con me.

Q. Guardando avanti, questo è uno dei tornei più importanti e siamo all'inizio dell'anno, cosa hai intenzione di fare per migliorarti e competere al livello di cui sei capace, per raggiungere i tuoi obiettivi quest'anno?
MARIA SHARAPOVA: Penso di dover diventare più costante. Nei due incontri precedenti sono stata capace di ritrovare il mio livello di gioco e di fare la cosa giusta per vincere. Oggi no.
Penso di non essere stata capace di continuare a costruire il mio gioco a partire da quello che avevo ottenuto negli incontri precedenti. Questo mi è mancato.
Devo anche assolutamente migliorare il mio gioco all'inizio dell'incontro..
 

Ubaldo Scanagatta

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