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25/01/2011 08:49 CEST - Australian Open

Pennetta parte bene, poi cede

TENNIS - Flavia lotta contro la ceca Kvitova, n. 28 del mondo e semifinalista a Wimbledon nel 2010 ma cede 36 63 63. I bookmaker davano favorita Petra. Netto calo di prime palle di Pennetta, passata dal 72% del primo set al 43% del terzo. Sfuma la possibilità di avere due italiane nei quarti di uno Slam per la prima volta nella storia. da Melbourne, Enrico Riva

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Giornata uggiosa a Melbourne, con risveglio sotto l'acqua e progressivo miglioramento in mattinata. Flavia Pennetta scende in campo, da favorita secondo il ranking ma non secondo i bookmaker, contro la ceca Kvitova, semifinalista a Wimbledon 2010. In conferenza stampa sabato Pennetta aveva chiaramente detto che avrebbe preferito giocare contro Stosur, con la quale riesce a sfruttare il ritmo e di cui legge molto bene il servizio. Di Kvitova la brindisina temeva soprattuto le rotazioni mancine che, nonostante i precedenti la vedessero in vantaggio per 3 a 1, sono sempre state fonte di cruccio.

La tribuna dei giornalisti italiani è a ranghi completi. Per l'occasione Gianni Clerici indossa il suo ordinario berretto con tanto di penna avicola. Flavia scende in campo dopo la straordinaria partita che domenica ha visto Schiavone trionfare contro Kuznetsova, in quello che è diventato il match femminile più lungo di sempre in uno Slam. Un po' di pressione Pennetta ce la deve avere, chè ogni volta che compie un'impresa Francesca fa altrettanto o meglio. I 6 match point contro Zvonareva un po' sbiadiscono a confronto dei 6 contro Svetlana. Anche Gisela Dulko è sugli spalti a tifare per la compagna di doppio.

Inizio da brivido con Kvitova subito 0 40 su servizio Pennetta ma la brindisina è brava ad uscire dalla fossa con 5 punti consecutivi. Inizio molto falloso per la ceca che dopo 5 minuti ha già 8 errori gratuiti sul tabellino. Si vede subito che la sua strategia sarà quella di mettere pressione a Pennetta sfondando da fondo campo. Nel primo turno di servizio Kvitova concede due palle break (una con un doppio fallo) ma le annulla entrambe con 2 servizi vincenti. Varia bene il ritmo inizalmente Flavia, alternando colpi profondi a palle corte, scambi in top e discese a rete. Kvitova mostra di non gradire. Una terza palla break viene annullata da Petra con un rovescio incrociato vincente. La quarta è quella buona: dirittaccio in rete e prima fuga sul 2 a 0.

Non saranno turni facili quelli di servizio dell'italiana. Anche il terzo gioco offre una palla break, ma anche qui Flavia è brava a salvarsi. Kvitova gioca senza paracadute: o vincente o errore. Quando ha in mano lo scambio Pennetta gioca al logoramento: lunga regolarità in mezzo al campo, improvvisa variazione laterale e palla corta. Kvitova, dall'alto del suo metro e 83 centimetri, fatica a muoversi in avanti. I primi 25 minuti passano con una Pennetta in perfetto controllo della partita, avanti 4 a 1.

E' il festival dell'errore gratuito per Kvitova e quando la ceca non sbaglia è Pennetta a fare il punto. Dopo i primi due giochi tremolanti al servizio Flavia tiene la battuta con autorità per il 5 a 2 e nel game successivo si procura tre set point. Sul primo e sul terzo è brava Kvitova a prendere l'iniziativa, sul secondo sbaglia la brindisina ma la Pennetta di oggi per ora è decisamente superiore. Le basta tenere la battuta a 15 per chiudere il primo set 63 in 41 minuti.

Per Kvitova nulla è semplice oggi. Avanti 40 a 0 nel primo gioco del secondo set è costretta ad andare più volte ai vantaggi prima di tenere il servizio. Ogni volta che Flavia la chiama a rete la ceca combina qualche disastro. Pennetta è da applausi. Se si escludono i primi turni di batutta, non concede nulla sul suo servizio. Tutto il contrario Petra che nel terzo gioco va nuovamente ai vantaggi, questa volta annullando una palla break, prima di tenere la battuta. Sul 2 pari gli errori per Kvitova sono 27, quelli di Pennetta 6.

La sensazione è che la partita si possa riaprire da un momento all'altro. Perchè è vero che Petra ne sbaglia parecchie, ma di poco e cercando vincendi. Il momento che l'aria dovesse girare sarebbero dolori. Sul du3 a 2 la ceca riesce per la prima volta a strappare il servizio a Pennetta e sfruttando l'entusiasmo sale 5 a 2 per poi chiudere agevolmente 63 in 1 ora e 16 minuti. E' decisamente salita in cattedra Kvitova e ora per Pennetta sarà dura riprendere in mano l'andamento del match. Un solo break per parte per decidere i primi due set.

Il terzo set parte nel migliore dei modi per Pennetta con il servizio tenuto a zero ma già nel terzo gioco Flavia è costretta ad annullare una pericolossima palla break. Sembra essere una questione di momenti però, perchè nonostante Pennetta oggi giochi una partita eccellente, Kvitova, classe '90, è più forte da fondo. Nel quinto gioco Flavia va 0 40 sul suo servizio, annulla tre palle break in maniera magistrale e chiude il gioco con un diritto vincente lungolinea. Ma non si può remare all'infinito, soprattutto se l'avversaria oggi è più forte.

Nel settimo gioco Petra toglie la battuta a 15. Pennetta, e non da oggi, è da ammirare per il coraggio e l'intelligenza. Andata in svantaggio gioca un game tutto in attacco e lo perde per questione di millimetri: 3 challange consecutive, uno a favore di Flavia, due che sorridono a Kvitova. Il colpo di grazia potrebbe essere un nastro che porta Petra sullo 0 30 nell'ultimo game del match ma una volta di più Pennetta è brava a recuperare. Sul 5 a 3 Kvitova si procura un match point con un diritto vincente, Flavia lo annulla con un rovescio incorciato ma Petra ne ottiene un secondo con diritto fenomenale e lo trasforma. 63 in 1 ora e 55 minuti. Sfuma la possibilità di avere due italiane nei quarti ma Pennetta esce a testa alta.

La chiave della partita il vistoso calo al servizio di Flavia che dal 72% di prime palle del primo set è passara al 67% nel secondo fino al 43% del terzo.

 

Enrico Riva

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