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25/01/2011 14:13 CEST - Australian Open

Grazie lo stesso, Francesca

TENNIS - Australian Open: La Schiavone non è riuscita a battere la prima giocatrice al mondo ma ha giocato un tennis aggressivo con molti vincenti e attacchi in controtempo. Peccato per il vantaggio di 3 game a 1 nel secondo set sprecato. E per poco non ci scappava la rimonta...Federer batte Wawrinka senza problemi. I primi quattro sono sempre loro Da Melbourne, Rino Tommasi

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MELBOURNE - Grazie lo stesso. Francesca Schiavone non è riuscita a battere la prima giocatrice del mondo la danese Caroline Wozniacki ed è stata sconfitta in tre set dopo due ore e 24 minuti di gioco.
Giocando un tennis aggressivo, coraggioso ed intelligente Francesca ha vinto il primo set per 6-3 ed è stata in vantaggio per 3 a 1 nel secondo prima di subire la reazione di un’avversaria di dieci anni più giovane di lei e che aveva speso meno energie per raggiungere i quarti di finale.

In quel momento la Schiavone avrebbe avuto bisogno di un aiuto che la Wozniacki non le ha dato. Infatti la danese ha diminuito il numero degli errori ed ha infilato sei giochi consecutivi vincendo il secondo set e prendendo un break di vantaggio nel terzo. La Schiavone lo ha immediatamente recuperato togliendo a zero il servizio alla sua avversaria che però ha preso il controllo del gioco arrivando a servire per il match sul 5 a 2. Francesca non si è arresa, ha continuato a lottare, ha tolto un altro servizio alla sua avversaria, è andata 30-0 sul proprio ma poi ha ceduto gli ultimi quattro punti.

Nessuna recriminazione. Con molta onestà la Schiavone non ha attribuito alla stanchezza la sua sconfitta ma ha dato credito alla Wozniacki di aver giocato meglio nelle fasi decisive della partita.
Credo che questo torneo ci abbia restituito una Schiavone più forte di quella che aveva vinto al Roland Garros, una giocatrice che ore vale veramente la sua classifica (è salita al numero 4), una posizione mai raggiunta da una tennista italiana, ed uguale a quella conquistata da Adriano Panatta nel 1976.
Certo il Roland Garros dell’anno scorso è stato indimenticabile ma non c’è dubbio che ora abbiamo trovato una giocatrice più forte e più consapevole delle proprie possibilità. Nella situazione in cui si trova il tennis femminile un’impresa come quella del Roland Garros non sarà più un miracolo ma potrebbe diventare possibile.

Roger Federer non ha avuto problemi contro il connazionale Stanislas Wawrinka, già soddisfatto di essere giunto ai quarti di finale. Il Federer visto ieri è sembrato molto più sicuro di quello che aveva lasciato due set al francese Simon ed un altro set allo spagnolo Robredo ma dal canto suo anche Nadal, dominando il croato Cilic aveva confermato una condizione incoraggiante.
 Ci sono molte possibilità che nelle semifinali di questo torneo si ricostituisca il quartetto dei giocatori che hanno comandato la classifica negli ultimi anni (Soderling ha ultimamente sostituito Murray che dovrebbe recuperare il suo posto dopo questo torneo).
Mentre Nadal, che incontra il connazionale Ferrer, e Murray , che affronta la novità Dolgopolov, sono favoriti negli ultimi due quarti di finale, nella semifinale “bassa” del tabellone ci sono il secondo ed il terzo della classifica. Roger Federer inconterà infatti Novak Djokovic che ha sconfitto in tre set Tomas Bedych, il finalista di Wimbledon l’anno scorso.
C’è stata lotta solo nel secondo set quando Berdych è stato in vantaggio per 4 a 1 ma poi Djokovic, incoraggiato da una folta rappresentanza serba in tribuna, si è aggiudicato il tie-break per 7 punti a 5 ed ha chiuso con facilità il terzo set.

Rino Tommasi

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