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27/01/2011 19:32 CEST - SI RITIRA LA HENIN

Henin: basta! Mi ritiro davvero

TENNIS - A un anno dal  ritorno (ma con soli sei mesi giocati), Justine Henin annuncia il ritiro definitivo. Lo fa con una lettera apparsa sul suo sito e sulla sua pagina Facebook. I problemi al gomito non le permettono di tornare competitiva. "Dopo il ritorno, il mio livello non ha incontrato le mie aspettative, anche se ho imparato molto". E' stata meno fortunata della Cljsters. Riccardo Bisti

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La lettera è apparsa alle 16.08. Eccola

Cari tutti,
rivolgo la mia lettera a voi perche questo è attualmente il modo migliore per esprimermi.
Sfortunatamente non ho una buona notizia. Ho passato gli ultimi giorni a sottopormi a vari test medici, i quali hanno confermato che il mio gomito è stato danneggiato dalla mia avventura in Australia.

Dopo il mio incidente a Wimbledon, sapevo che un ritorno sarebbe stato difficile. Ma ho deciso di continuare a giocare e di dare tutto per superare l'infortunio. In questi ultimi mesi sono stata raramente risparmiata dal dolore, sono stati mesi molto duri. Il tempo è passato e i dubbi sono cresciuti, e solo il ritorno in campo mi avrebbe dato delle risposte. Non è la risposta che speravo...purtroppo. Ho sofferto molto la scorsa settimana: ogni giorno avevo sempre più dolore, ma ho creduto che la mia volontà avrebbe preso il sopravvento. Gli esami di oggi hanno mostrato chiaramente, e i dottori formalmente, che il mio gomito è troppo fragile, così la mia passione e la mia professione non può andare avanti.

Sono scioccata, naturalmente, anche se con il lavoro compiuto in questi sette mesi avrei dovuto capire che avrebbe potuto esserci un motivo per tutto questo. Dopo aver valutato e seguito il consiglio dei medici, oggi è chiaro che che la mia carriera... termina qui. Anche se è dura, molto dura, perchè ero tornata con un grande spirito combattivo.

Mi dispiace...speravo in un ritorno diverso e sognavo un finale diverso. Avrò bisogno di tempo per elaborare tutto questo, ma rimango convinta che, anche con piccoli progressi, il mio livello non abbia raggiunto le mie aspettative, nonostante abbia imparato molto negli ultimi 15 mesi. [....]

Da sola non avrei mai raggiunto questo livello, e insisto nel ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnato in queste avventure. Il mio coach e il mio amico Carlos, la mia famiglia, i miei amici, tutto il mio team, tutti coloro che mi hanno aiutato nei momenti difficili e hanno condiviso le mie gioie. Grazie a tutti i partner per la fiducia che mi hanno dato, per il loro sostegno in ogni circostanza. Grazie allo staff medico che, negli ultimi mesi si è sempre dimostrato disponibile e c'è sempre stato con grande professionalità.

Infine, e soprattutto, grazie a tutti. Grazie per essere stati al mio fianco in tutti questi anni, Non dimenticherò mai il vostro sostegno e la vostra lealtà. E se devo rimproverarmi qualcosa, è che a volte mi sono "protetta" troppo duramente e non vi sono stata vicina. Spero che perdonerete la mia goffaggine e che un meraviglioso ricordo di emozioni condivise ci terrà uniti.

Sulla strada per nuove avventura

A presto, ovunque...

Justine Henin

Sembrava una foto come tante altre. Invece lo scatto che immortala Justine Henin all'uscita dal campo dopo l'ultima sconfitta assume un grande valore simbolico. Sarà l'immagine del suo secondo e (si spera) ultimo ritiro. Mai dire mai (il caso Date insegna), ma non dovremmo più vedere il suo fantastico rovescio e il suo tennis elegante, ancor più prezioso perchè emblema di una razza in via d'estinzione. Justine Henin è una donna complicata, dai sentimenti contorti. Gli stessi che il 14 Maggio 2008 l'avevano indotta a mollare tutto da numero 1 del mondo, eppure un anno e mezzo dopo la spinsero a riprovarci. Per questo, immaginiamo, il suo dolore sarà doppio. Non è stata lei a decidere, ma il suo gomito. Un gomito troppo fragile, mai pienamente ristabilito dopo l'infortunio patito a Wimbledon. Già, Wimbledon, una delle ragioni per cui aveva deciso di rientrare. I Championships sono e resteranno l'unico Slam che mancherà alla sua bacheca, nonostante due finali e tre semifinali. Tanti dissero che il suo ritorno era una reazione a quello di Kim Clijsters, sua grande rivale. Non ha mai negato fino in fondo, ma ha più volte ribadito che la spinta al rientro era nata guardando la premiazione del Roland Garros 2009, quando Roger Federer ha finalmente alzato la Coppa dei Moschettieri, unico trofeo che gli mancava.

"Perchè non posso fare altrettanto con Wimbledon?". Allora ha radunato il suo team, guidato dal coach-papà Carlos Rodriguez, e ha ripreso a dipingere tennis con la sua Wilson. E' stata sfortunata, la biondina dalla sguardo triste. Al primo torneo (Brisbane) ha perso in finale con la Clijsters, mentre a Melbourne è incappata in una Serena Williams ancora ruggente. Il mancato successo a Melbourne l'ha scossa, tanto che fino a Giugno ha vinto un paio di tornei minori (Stoccarda, 's-Hertogenbosch) senza però mai tornare tra le primissime. Quarto turno a Parigi, poi il crack di Wimbledon. Inizialmente si pensava a un ritiro precauzionale, i maligni ipotizzavano l'ennesimo teatrino (come dimenticare il ritiro nella finale dell'Australian Open 2006, quando negò ad Amelie Mauresmo la libidine del matchpont?). Invece l'infortunio era serio. Ha deciso di riprovarci perchè ci credeva, voleva Wimbledon a tutti i costi: "Credo di essere al 100% per la primavera-estate" aveva detto alla vigilia della Hopman Cup. Invece non c'è stato niente da fare, e qualche rimpianto resterà.

Ma saranno rimpianti tecnici, mai umani. Non si sarebbe mai perdonata, ad esempio, una non vittoria al Roland Garros. Era seduta sul campo centrale insieme a mamma Françoise e le promise che al posto di Monica Seles, un giorno, ci sarebbe stata lei. Promessa mantenuta, ben quattro volte. Justine ha spesso usato il tennis come rifugio dalla vicissitudini personali: i problemi con il padre, i fratelli, la separazione con il marito (Pierre Yves Hardenne)...L'unico punto fermo è stato Carlos Rodriguez, un secondo padre che addirittura scoppiò in lacrime durante la conferenza stampa del primo ritiro. Messi a posto i pezzi della sua vita personale, scoperti nuovi mondi grazie al nuovo ruolo di ambasciatrice Unicef, la nuova Henin è tornata a giocare con il cuore finalmente sgombro. Lo ha fatto finchè ha potuto, ma il destino ha deciso di farle un beffardo sgambetto.

Riccardo Bisti

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