27/01/2011 14:32 CEST - Australian Open

Clijsters domina una spenta Vera

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Mentre in sala stampa si celebra la storia di Na Li, prima finalista cinese della storia del tennis, in campo scendono Kim Clijsters, favorita numero 1 dei bookmakers e Vera Zvonareva, finalista delle ultime due prove dello Slam. Già dai primi scambi appare chiaro che la partita è diversa, la palla viaggia più rapida, abbondano i vincenti e non piovono gli errori gratuiti. Uno standard che purtroppo la partita perde rapidamente nonostante giochino la numero 2 e la numero 3 del mondo.

Che sarebbero state due semifinali nervose era ipotizzabile. A maggior ragione una volta eliminata Wozniacki, con un'avversaria novella finalista, la tensione aumenta. Sono alla decima sfida la belga e la russa, con Clijsters dominante nella sua prima carriera ma in netta difficoltà nella seconda: 5 a 0 al 2006, 1 a 3 nel 2010. Kim non ha giocato benissimo nel torneo ma alla semifinale ci arriva senza aver perso un set, Vera ha smarrito un parziale contro la promessa Jovanovski ma per il resto ha sempre condotto le sue partite.

Zvonareva ha davanti a sé la possibilità della terza finale consecutiva negli Slam, Clijsters di tornare in finale a sette anni di distanza dalla partita persa da Justine Henin in 3 set.

La russa indossa nuovamente un nastrino nero sul cappello a commemorazione dell'attentato di Mosca. Ieri anche Kuznetsova ha condannato duramente l'episodio. Una delle chiavi della partita sarà la sua tenuta emotiva, come sempre il suo tallone d'achille. Nel primo set, in una situazione di apparente tranquillità, nel "pericoloso" settimo game, Vera getta alle ortiche due palle per tenere il servizio e regala il break a Kim anche grazie ad uno smash che finisce vicino alle tribune. Per Clijsters è quello che basta per prendere la partita in mano e chiudere agevolmente 63 in 33 minuti. Impressionante la capacità della belga di far salire il livello di gioco nell'unico passaggio a vuoto di Zvonareva.

Tentativo di fuga di Clijsters nel secondo gioco del secondo set ma la belga spreca due palle break con due errori gratuiti e ridà fiducia a Zvonareva che si porta sull'1 a 0 con un ace. E' solo questione di momenti: basta infatti che Vera torni alla battuta qualche minuto dopo per perdere la battuta a 30. La russa paga anche la distrazione a causa delle risate del pubblico mentre, un po' scioccamente, sul 30 pari, lo schermo sul centrale la mostra in un'espressione curiosa di rabbia.

Da lì la partita si incanala sui servizi con entrambe le giocatrici che tengono facilmente i servizi fino all'ottavo game con la russa che si procura due palle break che però spreca con un diritto e un rovescio in corridoio. La partita, che fino ad ora aveva seguito il punteggio di Wozniacki Li, prende una piega diversa con Clijsters che tiene per il 5 a 3.
Non ce n'è più per Zvonareva perde il servizio a 15 e finisce sconfitta 63 63 in 73 minuti.

Non poteva scegliere giorno peggiore Jutine Henin per chiudere una seconda volta la sua carriera. Per una belga che se na va, un'altra che dimostra quanto il tennis femminile abbia bisogno di lei. Si era ritirata Kim in un periodo in cui le Williams dominavano il circuito è tornata giusto in tempo per vederle sparire dalla circolazione.  La finale se la giocherà contro la cinese Na Li, contro cui ha perso, neanche due settimane fa, la finale di Sydney.

Enrico Riva

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