27/01/2011 14:29 CEST - Australian Open

Un torneo infedele ai pronostici

David Ferrer a Auckland

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Altro che torneo fedele ai pronostici! Dopo Nadal è uscito di scena, con altre motivazioni ma senza le stesse giustificazioni anche Roger Federer lasciando il torneo senza un favorito. E’ un Australian Open che si farà ricordare chiunque lo vinca. Curiosamente Djokovic aveva battuto in tre set, come giovedì, Federer nella semifinale del 2008, una delle sue sei vittorie (contro 13 sconfitte) nei confronti diretti con lo svizzero. In quella occasione aveva poi trovato in finale il francese Tsonga, che aveva eliminato Nadal ed aveva conquistato il suo primo titolo del Grande Slam.

Dopo un primo set dominato dai servizi (una sola palla break!) Federer aveva avuto la possibilità di rimettere in piedi la partita prendendo un vantaggio di 5 a 2 nel secondo set ma lo ha sciupato subendo una serie di cinque giochi consecutivi. Un ultimo tentativo di rientrare in partita Federer lo ha compiuto nel terzo set quando dal 2 a 4 è risalito fino al 4 pari ma ormai era troppo tardi anche perché Djokovic aveva capito di avere a disposizione un’occasione straordinaria.

Era parso fin troppo evidente la sera prima che Rafael Nadal non fosse in grado di difendere le sue possibilità ma nella ricerca di una spiegazione per un risultato così clamoroso credo che si siano trascurati i meriti di David Ferrer e che si sia anche dimenticato che nel 2007 lo stesso Ferrer aveva battuto Nadal nel quarto turno dell’Open degli Stati Uniti su una superficie simile a quella su cui si gioca qui in Australia.

Più anziano di quattro anni rispetto a Nadal, Ferrer ha contribuito alla crescita agonistica del più giovane fenomeno senza mai sperare o pretendere di esserne un rivale pericoloso. Ha aspettato con pazienza di trovare Rafa in una giornata poco felice e ne ha ricavato tre preziose vittorie accanto ad undici sconfitte. Oltre a quella di Flushing Meadows Ferrer vantava altre due vittorie su Nadal, una ottenuta sulla terra di Stoccarda nella loro prima sfida nel 2004 quando Nadal era ancora junior, un’altra volta lo ha sorpreso nel 2007 in una edizione del Masters, una gara che Nadal non ha mai giocato al meglio.

Certo se c’è un giocatore in grado di sfruttare la cattiva giornata di un campione è proprio Ferrer. Lo vedremo venerdì nella seconda semifinale contro Murray con il quale lo spagnolo ha un bilancio favorevole di tre vittorie e due sconfitte che però va spiegato ed interpretato. Infatti Ferrer ha vinto tre volte sulla terra battuta, Murray nelle due occasioni in cui si è giocato sul veloce.

Credo sia giusto celebrare intanto la prima cinese capace di raggiungere una finale in un torneo dello Slam. E’ già qualche anno che le tenniste cinesi si sono segnalate vincendo anche un titolo olimpico nel doppio mentre lascio in sospeso la domanda sulle ragioni per cui la Cina non ha ancora prodotto un giocatore di buon livello. Troppo semplice liquidare la questione con la battuta che in Cina gli uomini lavorano perché da quelle partiti lavorano anche le donne.

Sono comunque curioso di vedere se l’impresa di Na Li avrà un ritorno perché ci sono cento milioni di cinesi che potrebbero improvvisamente scoprire il tennis. Caroline Wozniacki, la prima giocatrice del mondo, ha avuto un match point nel secondo set ma alla distanza la Li Na ha giocato con più coraggio e determinazione. Contro la Zvonareva, Kim Clijsters ha semplicemente sfruttato la sua maggiore esperienza e la sua maggiore abitudine a giocare incontri importanti. Sarebbe bello veder vincere una cinese ma io penso che vincerà Kim e non solo perchè nei precedenti ha un bilancio favorevole di 4 vittorie a 2.
 

Rino Tommasi