ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > AO: pagelle semifinali

29/01/2011 09:38 CEST - Australian Open

AO: pagelle semifinali

TENNIS – Per la prima volta dall'Australian Open 2008 avremo una finale di Slam senza Federer o Nadal. Se la giocheranno Djokovic e Murray: chi perde finisce in analisi! Fantastico il serbo contro il detentore del titolo; solido e concentrato lo scozzese contro un buonissimo Ferrer. Tra le donne, prima volta di una cinese in finale: Na Li ridimensiona ulteriormente la Wozniacki. Cljisters senza problemi contro una deludente Zvonareva. Enzo Cherici

| | condividi

Djokovic: 10
F-A-N-T-A-S-T-I-C-O! Un Djokovic cosi, non lo si vedeva da tempo. Per me addirittura migliore di quello che già aveva fatto la festa (sempre in tre set) a Federer nella semifinale del 2008. Ha indovinato tutto. Il suo primo obiettivo era quello di non far scappare lo svizzero, c'è riuscito alla grande annullando con coraggio un'insidiosissima palla-break nel primo gioco dell'incontro. Il disegno prevedeva poi di aggredire sempre la seconda palla di Roger, per non concedere campo e costringerlo a lunghi, estenuanti scambi da fondo. Missione compiuta. Non s'è lasciato intimorire da qualche risposta sbagliata di troppo nel primo set, ma ha continuato imperterrito nello schema che alla lunga (ma neanche tanto) s'è dimostrato vincente. Come prevedibile, è stato superiore allo svizzero sulla diagonale del rovescio, ma anche al servizio (!) e, udite udite, con il dritto. Non ci si lasci ingannare dal numero esiguo di aces, perché sono stati parecchi i servizi vincenti messi a segno da Nole, soprattutto nei momenti delicati del match. Incredibili, poi, i miglioramenti con il dritto. Come si diceva, non si è limitato a fare match pari con Federer, ma gli è stato addirittura superiore. Ogni volta che Roger provava a stuzzicarlo sul suo lato destro, lui non retrocedeva di un millimetro e rispondeva con delle rasoiate diagonali che hanno finito per incrinare le sicurezze del fuoriclasse di Basilea. Finale meritatissima dunque, per un Nole che ora entra in campo da favorito per la finale. Dovrà fare però attenzione, perché non tutti i giocatori sono uguali e ogni match presenta difficoltà differenti rispetto al precedente. Murray non lo attaccherà come Federer (figuriamoci) e lui non potrà pensare di farcela con la stessa tattica messa in campo nella semifinale. Saranno a mio avviso ancora più importanti i colpi d'inizio gioco. Chi avrà la meglio in quel settore del gioco, sarà anche il campione dell'Australian Open.

Federer: 5 ½
Ha sbagliato completamente partita. Come pensava di potercela fare contro questo Djokovic, accettando passivamente quegli infiniti scambi da fondo? Finché ha servito una buona percentuale di prime, è rimasto in partita. Appena sceso con il servizio, s'è immediatamente capito che mai e poi mai avrebbe potuto vincere questa partita. Senza poi contare che il dritto fotonico ammirato fino al famigerato 6-2, 4-1 con Simon, non s'è mai visto se non a tratti. Aggressività, zero. È sembrato di rivedere l'opaco giocatore dell'era pre-Annacone. Così facendo, ogni volta per fare un punto aveva bisogno di compiere dei veri capolavori. Non a caso i punti più belli del match sono probabilmente stati i suoi. Ma mentre lui metteva a segno una prodezza ogni tanto, l'altro, blocchetto dopo blocchetto, erigeva il muro contro cui si sarebbe schiantato. Dopo aver buttato letteralmente a mare (eufemismo) il secondo set, ci si aspettava una scossa nel terzo. Che iniziasse a tirare di tutto. A sparare già dalla risposta. Una qualunque reazione insomma. Niente. Ha continuato col solito, stanco tran tran fino all'inevitabile e sacrosanta disfatta. Djokovic ha strameritato di vincere, ma lui ci ha messo molto del suo.

Murray: 7 ½
Ancora una volta, il Murray devastante ammirato contro Melzer non s'è visto. Va detto però che l'avversario odierno gli proponeva tutt'altre difficoltà. È stata una pratica molto più complessa da sbrigare rispetto a quelle presentatesi nei turni precedenti. Alla fine, con la dovuta calma, se l'è cavata alla grande. Il punto che ha deciso il match, naturalmente, è stato quel setpoint annullato sul 4-5 del secondo set. Fosse finito sotto di due set, avrebbero rifatto probabilmente capolino nella sua testa tutti i vecchi fantasmi in versione Slam. Invece una gran prima da campione e il match è girato in suo favore. Da quel momento, complice anche la comprensibile delusione di Ferrer, s'è fatto più aggressivo e non s'è più avuta neanche per un istante la sensazione che il match potesse sfuggirgli di mano. Bravo. Ma contro Djokovic in finale servirà molto, molto di più. Il serbo, lo abbiamo visto contro Berdych e Federer, è centrato come non mai. Lui disporrebbe del gioco adatto per mandarlo in crisi. Paradossalmente, potrebbe dar più fastidio a Nole il suo dritto-mozzarella (sul quale sarebbe costretto a spingere), che il turbo-dritto (grazie Bisteccone) di Federer. Dovessi anche questa volta sbilanciarmi in un pronostico, direi Djokovic 55, Murray 45. Ma di una cosa sola sono certo: chiunque perderà domenica sera finirà dritto sparato in analisi.

Ferrer: 7
Le ha tentate tutte. È partito iper aggressivo per far sentire a Murray la sua presenza in campo, tanto da aggiudicarsi meritatamente il primo set. Subìto il break all'inizio della seconda frazione, ha reagito immediatamente mettendo a segno il contro-break e issandosi fino al 5-4, 30-40. In quell'occasione, è stato bravo Murray nel mettere a segno un servizio vincente, ma se in generale un rimprovero gli si può fare, è proprio quello di aver gettato al vento troppe occasioni per breakkare l'avversario (5/18 il suo non esaltante dato). Anche nei due tie-break non è stato impeccabile, ma dobbiamo anche tener conto che le condizioni di partenza lo svantaggiavano nettamente: superficie e servizio erano nettamente a favore dell'avversario. Lui alla fine ha fatto una dignitosissima figura e chissà come sarebbe andata a finire fosse riuscito a portarsi avanti di due set. Avrà tanti rimpianti, ma deve comunque essere orgoglioso del suo torneo.


Li Na: 9
Diciamoci la verità. Fino al 3-6, 4-5 e 30-40 aveva giocato una partita inguardabile. Moscia, fallosa, quasi rassegnata. Aveva quasi fatto passare la Wozniacki per una vera numero uno. Poi, di colpo, messa con le spalle al muro, s'è ribellata all'andazzo (vero Federer?) e s'è vista un'altra giocatrice. Ha finalmente capito che di palleggiare con la Wall-Zniacki non era il caso e ha cominciato a sparare vincenti uno dopo l'altro. Bingo. Partita capovolta come un calzino e finale raggiunta senza nemmeno troppi patemi. Sarà la prima giocatrice del suo paese a giocare una finale d'uno Slam. Non è detto che non possa anche essere la prima vincitrice.

Wozniacki: 4
"Il computer sa far di conto, ma non capisce di tennis". Quante volte l'abbiamo sentita questa frase dal nostro Rino? Tante, forse troppe. Ma come si fa a non dargli ragione? Nessuno discute la legittimità della sua posizione in classifica. Se si trova lassù, è segno evidente che l'ha meritato. Ma, dal punto di vista squisitamente tecnico, non venitemi a dire che questa giocatrice è una vera numero uno. Scoppierebbe a ridere persino lei. Senza fare nulla di trascendentale (tanto per cambiare), aveva praticamente vinto la partita. A quel punto, ha deciso di essere (se possibile) ancora più pallettara del solito. Gli dei del tennis l'hanno punita e costretta a vedersi l'ennesima finale da casa. Giusto così.

Cljisters: 8
Non era sembrata al suo massimo nei turni precedenti. Da campionessa qual è, ha alzato il livello proprio quando ce n'era bisogno, non lasciando scampo alla malcapitata avversaria. L'impressione, netta, è che sia l'unica vera giocatrice d'un certo livello rimasta nel circuito, dopo lo stop di Serena, il declino di Venus e Sharapova e il ritiro-bis della Henin. Dovrà però fare attenzione alla Li. Ci ha perso a Sidney proprio alla vigilia dell'Australian Open, la cinese sembra avere il gioco adatto per metterla in difficoltà. Ma una sua eventuale sconfitta sarebbe qualcosa di più di un'enorme sorpresa.

Zvonareva: 5
Deludentissima. Il fatto, poi, che da un po' di tempo a questa parte arrivi sempre in semi o in finale, la dice lunga sul momento non esaltante che sta vivendo il tennis femminile. Che la Cljisters sia più forte non ci piove. Ma nonostante fosse lei la numero 2 del mondo (uh?), si è avuta l'impressione che non potesse fare neanche il solletico alla campionessa belga. Soltanto pochi anni fa avrebbe faticato a stare nelle Top Ten.

 

Enzo Cherici

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Ubaldo e Stefano Semeraro sulla finale maschile

Quote del giorno

"Credo che la Muraglia Cinese sia più famosa del...muro danese"

Na Li

Partnership

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite