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30/01/2011 09:25 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Murray e Djokovic finalmente!

TENNIS - Dopo anni in cui sono stati costretti a guardare le finali di Federer e Nadal o giocarle da attori non protagonisti, le due promesse del tennis mondiale si contendono per la prima volta un titolo Slam. Djokovic potrebbe sentire meno la pressione, avendo già un successo in bacheca, Murray ha dalla sua una maggior completezza tecnica, che però raramente mette in mostra. Nole è avanti 4-3 nei precedenti, ma ha perso le ultime tre volte. Riccardo Nuziale

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PRECEDENTI (4-3 DJOKOVIC)
2006 Madrid Hard (I) R16 Djokovic 16 75 63
2007 Indian Wells Hard (O) SF Djokovic 62 63
2007 Miami Hard (O) SF Djokovic 61 60
2008 Monte Carlo Clay (O) R16 Djokovic 60 64
2008 Toronto Hard (O) QF Murray 63 76(3)
2008 Cincinnati Hard (O) F Murray 76(4) 76(5)
2009 Miami Hard (O) F Murray 62 75

CAMMINO VERSO LA FINALE - MURRAY
1T Beck 6-3 6-1 4-2 ret.
2T Marchenko 6-1 6-3 6-3
3T Garcia-Lopez 6-1 6-1 6-2
OF Melzer 6-3 6-1 6-1
QF Dolgopolov 6-5 6-3 6-7 (3) 6-3
SF Ferrer 4-6 7-6 (2) 6-1 7-6 (2)

CAMMINO VERSO LA FINALE - DJOKOVIC
1T Granollers 6-1 6-3 6-1
2T Dodig 7-5 6-7 (8) 6-0 6-2
3T Troicki 6-2 ret.
OF Almagro 6-3 6-4 6-0
QF Berdych 6-1 7-6 (5) 6-1
SF Federer 7-6 (3) 7-5 6-4

Abbiamo scelto come titolo un vecchio pezzo dei Clash perché, a nostro avviso, rispecchia perfettamente quello che succederà domattina. Non in termini così tragici, naturalmente, si tratta sempre di una partita di tennis. Ma per la prima volta dopo diversi anni assisteremo ad una finale con il significato ben preciso di rivoluzione. Federer ha perfettamente ragione nel dire che è assolutamente prematuro parlare di passaggio delle consegne, ma diciamolo, il primo Slam del nuovo decennio non poteva avere finale simbolicamente migliore: finalmente la prima vera, grande finale degli “altri”. Niente più Federer contro Nadal, niente più Federer o Nadal alle prese con l’aspirante regicida di turno. No. Questa volta, per la prima volta, assisteremo alla sfida tra i pretendenti al trono. Perché nel 2005 Safin e Hewitt non potevano pretendere, ne erano consci loro in primis, a nulla al di fuori del trofeo, ed erano tempi in cui Federer era solo un “normale” fuoriclasse con 4 Slam in bacheca e Nadal una bomba pronta ad esplodere, mentre nel 2008 Djokovic era la grande promessa acerba e Tsonga la grande sorpresa del torneo. Nulla di paragonabile alla sfida che vedremo domani. Finalmente i due giocatori finora troppo semplicisticamente e immeritatamente accostati allo svizzero e allo spagnolo per formare i Fab Four del tennis, quando di Fab ce n’erano solo due, in una finale Slam.

Chi vincerà sarà nominato ufficialmente avversario numero 1 della “coppia lassù” nonché più probabile dominatore del dopo Federer-Nadal; chi perderà, come già profetizzato dal nostro Enzo Cherici, finirà in analisi (soprattutto nel caso dovesse perdere Murray).

ANALISI TATTICA

I due giocatori, com’è noto agli appassionati, hanno caratteristiche di gioco simili: gioco prettamente da fondo campo con attitudine difensiva, hanno nel rovescio bimane l’arma micidiale, sia in fase di contenimento che in fase d’attacco. A nostro avviso è preferibile quello di Murray in quanto dotato di uno slice molto più fluido, naturale e penetrante di quello del serbo.

Quest’ultimo è però superiore al britannico nel dritto, colpo che Djokovic ha migliorato tantissimo nell’ultimo anno: i progressi si sono potuti ammirare soprattutto nella semifinale contro Federer, dove ha spinto spesso e volentieri con l’inside out, costringendo lo svizzero ad accorciare, se non all’errore. Murray, nel lato destro, ha grande sicurezza in fase difensiva ma fatica a spingere quando è chiamato ad aggredire la palla, cosa che comunque dovrà fare nelle fasi cruciali dell’incontro. In un apparente grande equilibrio nel gioco da fondo campo, le varianti che potrebbero determinare l’esito dell’incontro sono il servizio e il gioco di volo.

Essendo entrambi tra i più grandi ribattitori del mondo (probabilmente i più grandi insieme a Nalbandian), la prima di servizio sarà fondamentale, soprattutto se teniamo conto che sia Djokovic che Murray hanno una seconda decisamente attaccabile. Una notevole percentuale di prime sarà quindi fondamentale per entrambi, soprattutto per Djokovic: dovendo scegliere, la prima di Murray ci sembra infatti più varia ed efficace.

Inoltre, in una partita con ogni probabilità caratterizzata da estenuanti scambi da fondo campo, la chiave che potrebbe scardinare la solidità difensiva dell’uno o dell’altro contendente è ovviamente la variazione di gioco, soprattutto le incursioni a rete, dove Murray ci sembra più attrezzato di Djokovic.

Il grande problema dello scozzese potrebbe essere la sua abituale ottusità a persistere in un monotono muro difensivo; non dovesse capire che la partita verrà vinta da chi si dimostrerà più aggressivo e propositivo nei momenti cardine dell’incontro, si prospettano nuove lacrime scozzesi durante la premiazione.

UN PO' DI CURIOSITA'...

- al vincitore andranno 2.200.000 dollari australiani (circa 1,6 milioni di euro), esattamente la metà al finalista. In termini di classifica 2000 punti a chi vince, 1200 a chi perde.
- in questa edizione del torneo già una testa di serie n.3 ha portato a casa il trofeo, ovviamente Kim Clijsters nel singolare femminile. Sconfitti invece Bhupathi/Paes nel doppio maschile e gli australiani Wagland/Whittington nel doppio maschile juniores. Unica testa di serie n.5 ad essere arrivata in finale oltre a Murray è stata la portoricana Monica Puig nel torneo femminile juniores, dove però è stata sconfitta.
- per arrivare in finale, Murray ha impiegato 49 minuti in più rispetto a Djokovic: 13 ore e 37 minuti lo scozzese, 12 e 48 il serbo. Djokovic ha perso solo un set finora, Murray due.
- Djokovic è avanti 4-3 nei precedenti ma ha perso gli ultimi tre; le vittorie del serbo risalgono al periodo anteriore alla maturazione atletica di Murray (tranne Montecarlo 2008, ma sulla terra lo scozzese non ha ancora ottenuto grandi risultati). Curiosamente tutti i sette precedenti sono partite in tornei Master Series/1000.
- dovesse vincere, Murray diventerebbe il 26o vincitore dell'Australian Open nell'Era Open. Quest'ultimo è attualmente lo Slam con il più alto numero di vincitori assieme al Roland Garros, con 25 differenti campioni. Seguono gli US Open con 23 e Wimbledon con 19.
- questo è il nono Slam consecutivo in cui il campione in carica non è riuscito a difendere il titolo. L'ultimo capace di bissare il successo è stato Federer nel 2008 a Flushing Meadows.
- nelle ultime tre edizioni del torneo australiano, chi ha giocato la seconda semifinale ha poi vinto il titolo. L'ultima volta in cui è successo il contrario è avvenuta nel 2007, quando Federer, dominata la prima semifinale contro Roddick, vinse poi la finale su Fernando Gonzalez.
- è la quarta volta nell'Era Open che le teste di serie numero 3 e numero 5 si affrontano in finale. Nel 1977 a Parigi il numero 3 Vilas sconfisse il numero 5 Gottfried, nel 1985 Edberg (5) ebbe la meglio su Wilander (3) in Australia e nel 2000, ancora a Parigi, Kuerten (5) vinse contro Norman (3).
- chi vincerà domani balzerà al quarto posto solitario nella classifica dei vincitori di tornei sul cemento tra i giocatori in attività: Murray e Djokovic condividono infatti la quarta posizione con 14 titoli vinti. Federer domina la classifica con 45 trofei, seguito da Roddick e Hewitt, entrambi a 19.
- a proposito di Federer...nell'ultimo anno lo svizzero non ha portato fortuna ai giocatori che sono riusciti a batterlo: Soderling a Parigi, Berdych a Londra e Djokovic a New York hanno poi tutti perso in finale. I tifosi di Nole non si disperino però: in Australia, chi ha sconfitto Roger ha sempre alzato la coppa: nel 2005 Safin, nel 2008 il serbo e nel 2009 Nadal.
- comunque vada a finire, Djokovic rimarrà numero 3 del mondo. In caso di vittoria, Murray tornerebbe invece alla quarta posizione mondiale, scavalcando Soderling.
- Djokovic nel 2008 vinse gli Australian Open dopo aver perso, pochi mesi prima, la finale degli US Open. La storia potrebbe ripetersi: pochi mesi fa il serbo ha infatti perso l'ultimo atto a New York.
- dovesse vincere, svanirebbe il "tentativo" di Djokovic di battere un record: quello di maggior numero di Slam giocati tra il primo Major vinto e il secondo. Con la vittoria di domani, il serbo si fermerebbe a 11 Slam di distacco tra i due successi; troppo pochi per superare il capolista Safin, che tra New York 2000 e Melbourne 2005 giocò 13 Slam (nel 2003 disputò solo gli Australian Open).
- vincendo domani, Nole diventerebbe il primo giocatore da Nadal a vincere i primi due Slam della propria carriera nello stesso torneo: lo spagnolo si aggiudicò i suoi due primi Major al Roland Garros, nel 2005 e nel 2006. L'ultimo a vincere i suoi primi due Slam agli Australian Open è stato Edberg, vittorioso nel 1985 e nel 1987.
- dovesse perdere, il serbo diventerebbe il nono giocatore dell'Era Open a perdere consecutivamente delle finali Slam. L'ultimo "a riuscirci" è stato Federer, sconfitto da Nadal a Roland Garros e Wimbledon 2008.
- passiamo a Murray. Lo scozzese è il primo britannico dell'Era Open capace a disputare tre finali Slam. L'ultimo a vincere (ormai lo sanno anche i sassi) è stato Fred Perry nel 1936 agli US Open. Tra le donne l'ultima a trionfare è stata Virginia Wade, a Wimbledon '77.
- in caso di vittoria lo scozzese diventerebbe il nono britannico (senza distinzione tra uomini e donne) nella storia a vincere l’Australian Open. L’ultimo uomo a trionfare è stato , tanto per cambiare, Perry nel ’34 e l’ultima donna, tanto per cambiare, la Wade nel ’72.
- sempre in caso di vittoria, Murray raggiungerebbe Gaston Gaudio all’ottavo posto all-time nella classifica dei grandi ritardatari, ovvero coloro che hanno giocato il più alto numero di Slam prima di vincerne uno; per l’attuale quinto giocatore del mondo questo è il 21o Slam in carriera. Lontanissimo il capoclassifica Ivanisevic, che vinse Wimbledon 2001 al suo 48o Slam.

PRONOSTICO

L’augurio è innanzitutto che sia una bella partita (cosa tutt’altro che scontata), magari in cinque set. Il vincitore? Noi proviamo a dare fiducia a Murray.

Riccardo Nuziale

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