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03/02/2011 20:53 CEST - Fed cup

L'Italia la squadra da battere

TENNIS - Comincia l'avventura di Fed Cup, dove l'Italia rimane la squadra da battere. Ci sono nazioni che potrebbero schierare giocatrici migliori ma le nostre ormai sono una squadra vincente. Rimane l'incognita del doppio in cui Pennetta è la n. 1 del mondo ma in coppia con l'argentina Dulko. Per vincere bisogna battere la Groth e scippare un punto alla StosurRino Tommasi

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Curiosamente la nostra squadra di Fed Cup è chiamata a difendere il titolo che ha conquistato per ben tre volte negli ultimi cinque anni in un incontro molto più difficile di quelli che le hanno garantito i precedenti successi. La trasferta australiana presenta sicuramente maggiori difficoltà delle due finali con gli Stati Uniti vinte a Reggio Calabria nel 2009 ed a San Diego l’anno scorso. La rinuncia delle sorelle Williams ad impegnarsi nella competizione a squadre ha contemporaneamente tolto interesse ed equilibrio alle due gare anche perché il tennis americano non ha più prodotto, almeno negli ultimi anni, giocatrici di livello internazionale.

Infatti le ragazze che sono venute l’anno scorso a Reggio Calabria e quelle che hanno giocato a San Diego (Melanie Oudin, Bethanie Mattek ed anche la giovanissima Coco Vanderweghe) non valgono, in termini di classifica, di valore e di esperienza le nostre giocatrici. Al riguardo è bene ricordare che in una classifica a punti compilata sui risultati del  singolare femminile nel recente Australian Open l’Italia si è classificata al quarto posto piazzando nei quarti di finale Francesca Schiavone ed al quarto turno Flavia Pennetta, che ha poi vinto il doppio mentre nel settore maschile ci siamo piazzati solo in 14a posizione.

Prima dell’esplosione delle Williams, le ultime tennisti americane di valore erano state Lindsay Davenport e Jennifer Capriati, poi più nulla. La squadra australiana, dopo anni di crisi, ha trovato in Samantha Stosur la finalista battuta l’anno scorso a Roland Garros dalla nostra Schiavone. Alicia Molik, che era arrivata al numero 8 in classifica nel 2005, non ha tenuto fede alle speranze ed anche se ha battuto la nostra Vinci nell’ultimo Australian Open non è andata oltre il secondo turno. Per completare la squadra gli australiani hanno dovuto affidarsi alla migliore delle giocatrici importate e che hanno trovato migliori condizioni di gioco in quel paese.

Al fianco della Stosur schiereranno dunque Jarmila Groth, una slovacca di 23 anni trasferitasi in Australia da qualche anno. Al recente Open d’Australia la Groth, che l’anno scorso ha battuto in due set la Camerin e la Garbin, ha perso al primo turno ma solo per 6-4 al terzo set dalla belga Wickmayer. La Stosur invece è stata battuta dalla ceka Petra Kvitova che al turno successivo ha eliminato la nostra Pennetta. Le nostre giocatrici dovranno giocare al meglio per battere la Groth e per conquistare almeno un punto contro la Stosur. Curiosamente – e per ragioni abbastanza misteriose – il regolamento della Fed Cup prevede che il doppio si giochi come quinto incontro per cui raramente diventa decisivo.

Speriamo che non lo sia perché i risultati ottenuti nella specialità dalla Pennetta (ma in compagnia dell’argentina Dulko) non sono una garanzia di successo su un eventuale 2 pari dopo i singolari. Meglio vincere almeno tre singolari e Francesca e Flavia possono farlo.

Rino Tommasi

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