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06/02/2011 01:41 CEST - FED CUP

Flavia ci tiene a galla

TENNIS - Grandissima prestazione di Flavia Pennetta che nel secondo singolare batte Samantha Stosur (7-6 6-7 6-4 lo score) e ristabilisce l'equilibrio nel match di Fed Cup con l'Australia. In precedenza, Francesca Schiavone era stata sconfitta dalla giovane Jarmila Groth sempre in tre sets (6-7 6-3 6-3), ma l'azzurra era avanti 2-0 nel secondo set ed ha sprecato due palle per il 3-0. Stanotte gli ultimi due singolari ed eventualmente il doppio. Stefano Tarantino

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Dopo la prima giornata di Fed Cup ad Hobart, Australia ed Italia sono sull'1-1.
Ad un'opaca prestazione di Francesca Schiavone contro la naturalizzata australiana Jarmila Groth ha fatto da contraltare un'incredibile prova di maturità di Flavia Pennetta che ha raccolto una delle sue più importanti vittorie nella manifestazione battendo Samantha Stosur al termine di una dura battaglia.
Due match completamente diversi, finiti entrambi al terzo set, ma svoltisi in maniera molto differente.
Il primo singolare tra la Schiavone e la Groth non è stato da un punto di vista tecnico un bel match. Molti errori gratuiti, il vento che dava fastidio alle giocatrici (soprattutto alla nostra Francesca) nel lancio palla al servizio, molti alti e bassi da entrambe le parti.
Molto più valido ed anche emozionante il secondo, nel quale Pennetta e Stosur hanno giocato un'ottima partita. Quasi perfetta al servizio Flavia, come al solito temibilissima sul diritto l'australiana. Brava l'azzurra a tener botta anche nei momenti peggiori ed a non scoraggiarsi quando la partita sembrava girare a favore della sua avversaria Inoltre merito all'azzurra di aver infranto il tabù Australia, contro la quale in Fed non avevamo mai vinto un incontro ( e nemmeno un set fino a quello vinto dalla Schiavone nel primo singolare) nei cinque precedenti confronti. Ma andiamo al racconto dei due match.

Groth b. Schiavone 6-7 6-3 6-3

Brutta prova quella di Francesca, brutta soprattutto per il livello di gioco che siamo abituati a vederle esprimere. La Schiavone pur senza brillare è stata sapientemente in partita sino all'inizio del secondo set. Vinto il primo al tie break, Francesca si è trovata avanti 2-0 e due palle per andare 3-0 con due break di vantaggio. In quel momento la Groth ha preso un po' di coraggio in più, è stata abile ha superare il momento di difficoltà ma è stata soprattutto brava a girare l'inerzia dell'incontro. Francesca è sembrata da quel momento in poi completamente avulsa dal match, a corto di energie soprattutto mentali. L'azzurra ha accusato notevoli problemi al servizio e dal secondo set in poi non è riuscita a più a rispondere in maniera incisiva, dimenticandosi al contempo di operare quelle variazioni nei colpi che l'hanno resa celebre e che soprattutto le avevano consentito di portare a casa il primo set pur non giocando al meglio. La Schiavone, reduce dal brillantissimo quarto raggiunto agli Australian Open e fresca del nr. 4 nelle classifiche WTA affronta nel primo singolare la 23enne Jarmila Groth, nr. 31 in classifica, da qualche anno naturalizzata australiana ma nata a Bratislava e quindi di origini slovacche (del resto proprio in FED la Groth aveva esordito in doppio giovanissima nel 2003 con la Slovacchia).
Tra le due giocatrici non ci sono precedenti.
La Groth ha un fisico possente, a metà tra un giocatore di rugby ed un nuotatore, servizio potente e pesante, ha avuto un inizio di stagione discreto, condito dalla vittoria proprio nel torneo di Hobart, sede di questo incontro di FED.
Il match si gioca all'aperto (unico tra i quarti di finale) ed il classico vento australiano taglia a metà il campo, dando non pochi problemi alle giocatrici, soprattutto nel lancio di palla al servizio (chi ne soffrirà di più sarà proprio la nostra Francesca).
L'inizio del match è tecnicamente poco valido. La Schiavone cerca di muovere la Groth con le sue palle lavorate, variando molto i colpi. La Groth tira molto forte, fa molti punti con il servizio (anche se le percentuali di prime palle sono basse per entrambe le giocatrici), ma a volte cerca in maniera spasmodica l'accelerazione vincente e commette molti gratuiti. Così si segue tranquillamente il servizio sino al 3 pari, solo l'australiana arriva sulla sua battuta una volta ai vantaggi.
Come detto in precedenza, Francesca fatica a trovare il ritmo nel servizio, soprattutto ha problemi nel lancio palla, e così con due doppi falli consecutivi concede la prima palla break all'avversaria nel settimo gioco. La annulla però con autorità, ma al seguente turno di battuta la situazione si ripresenta. La Groth cerca sempre di essere aggressiva alla risposta e mette Francesca sotto pressione. Ancora palla break per l'australiana che però la spreca con un'accelerazione di diritto fuori di un niente. L'australiana però non demorde, altra risposta aggressiva ad annullare una palla del 5-4 alla Schiavone, ancora ottima accelerazione di rovescio ed altra palla break. Francesca si salva con un servizio vincente, poi c'è un errore gratuito della Groth, ma l'azzurra spreca ancora con un erroraccio di diritto. E allora è l'australiana con un'ottima risposta di diritto a procurarsi la terza palla break del game, ma la spreca sbagliando in maniera grossolana sotto rete, dove si mostra molto insicura. Ancora servizio vincente Francesca, poi altro errore sotto rete della Groth e dopo 16 punti giocati la Schiavone va 5-4.
Ora è la Groth che fatica al servizio, prima va sotto 0-30, poi su una risposta aggressiva di Francesca offre la prima palla break all'azzurra che è anche set point. L'australiana non trema e la salva con un servizio vincente, poi però ne offre una seconda con uno dei tanti errori gratuiti commessi di diritto. Ancora buona prima di servizio e poi un altro servizio vincente per il 5 pari. Francesca come per magia ritrova l'efficacia alla battuta, la Groth tiene senza problemi il suo turno e si arriva come è giusto che sia al tie break. Francesca subisce subito un mini break, ma poi la Groth commette tre errori gratuiti consecutivi e l'azzurra va avanti 4-1 e poi 6-2. Qui Francesca commette un altro doppio fallo, la Groth risale 4-6, ma sull'ennesima palla lavorata della Schiavone va fuori giri e cede il primo set.
Il match sembra girare a nostro favore, l'australiana appare scoraggiata, Francesca con un gran passante di rovescio e una risposta aggressiva opera subito il break in apertura. L'azzura fatica un po' sul suo servizio (ancora un doppio fallo) che vince ai vantaggi, poi sul servizio dell'avversaria ha due palle per il 3-0, il colpo del ko. Purtroppo qui la partita gira in maniera inaspettata, la Groth con gran coraggio indovina una ottima accelerazione di diritto, si aiuta con il servizio, annulla le palle break e si porta sull'1-2. Francesca commette un altro doppio fallo, subisce un parziale di 8 punti a 2, l'australiana opera il contro break e va avanti 3-2. L'azzurra frena l'emorragia nonostante un altro doppio fallo e si porta sul 3 pari, ma la Groth appare rinfrancata, ha ritrovato la fiducia, il servizio le funziona, gli errori gratuiti diminuiscono. Di contro Francesca non riesce più ad imporre le sue variazioni, ma soprattutto appare stanca mentalmente, esce letteralmente dal match. L'australiana infila cinque giochi consecutivi, chiude 6-3 il secondo set e va sul 2-0 nel terzo. La Schiavone annulla due palle dello 0-3, poi finalmente riesce a ritrovare un po' il suo gioco ed un minimo di servizio e tiene il turno di battuta. Quello che però ora l'azzurra non riesce più a trovare è la risposta al servizio della Groth, che sul 2-1 soffre, arriva ai vantaggi (complice un doppio fallo dell'australiana), ma poi con due servizi vincenti consecutivi si aggiudica il game. Si prosegue secondo servizio sino al 5-3 Groth con Francesca che proprio non riesce più ad essere incisiva e commette molti errori gratuiti. Nel nono gioco l'australiana si procura sul servizio dell'azzurra tre match points dopo una gran risposta, un gratuito dell'azzurra e l'immancabile doppio fallo. Qui si rivede la Schiavone degli Australian Open, con grande autorità Francesca annulla le tre palle match (ormai una specialità della casa) e fa sperare i tifosi italiani. Addirittura ci sono due aces e Francesca ha la palla del 4-5. Ci si mette però anche la pioggia che interrompe per una decina di minuti il match. Al rientro in campo la Schiavone commette un gratuito, subisce una risposta aggressiva della Groth ed offre il quarto match point, che però viene ancora annullato grazie ad un errore dell'australiana. Poi però il nastro non aiuta Francesca ed al quinto match point l'azzurra cede le armi con un brutto errore di volo sintesi di un match con poche luci e molte ombre.

PENNETTA-STOSUR 7-6(5) 6-7(5) 6-4

Che Flavia in Fed Cup dia il meglio di sé non è una novità, ma uscire fuori da una battaglia di oltre due ore in terra australiana contro la miglior giocatrice di casa non è sicuramente cosa da poco. Se consideriamo che Flavia è scesa in campo con uno 0-1 sulle spalle da recuperare, il valore della sua prestazione assume ancora più prestigio. Pennetta perfetta al servizio considerando che ha servito la bellezza di 8 aces, ma soprattutto abile tatticamente nel cercare di continuo il rovescio della Stosur, che durante il match è andata talmente in confusione da tirare il colpo solo in back, offrendo il fianco al rovescio bimane incrociato dell'azzurra che in alcuni momenti è stato letale.

IL MATCH

Pronti via, 1-1 ed arriva un violento scroscio che fa sospendere il match per una quarantina di minuti. Al ritorno in campo le due giocatrici si mostrano molto concentrate e per niente infastidite dall'interruzione. La Stosur concede poco sul suo servizio e quando può con i suoi sventagli di diritto lascia sul posto la Pennetta. L'azzurra però è in giornata di grazia al servizio, non molla mai da fondo campo rimandando a volte dall'altra parte palle impossibili, insomma è li, attaccata al match, pronta a dare tutta se stessa. Nell'ottavo gioco Flavia però accusa un piccolo passaggio a vuoto sul suo servizio, risale da 0-30, ma poi complice un doppio fallo ed un paio di errori gratuiti cede il servizio all'avversaria. Ma la Stosur non ne approfitta e si incarta nel seguente turno alla battuta, due errori gratuiti, una grandissima risposta di rovescio di Flavia e siamo di nuovo in equilibrio sul 4-5. Ora la Pennetta pare sicura di sé, vola 40-0, poi si ferma un attimo, ma con grande pazienza sposta la Stosur per il campo e si porta sul 5 pari. Partita vera, non c'è che dire, le due concedono poco nei loro turni seguenti e si va al tie break. Qui è bravissima Flavia, perchè la Stosur per ben due volte va avanti di un mini break (2-0 e 4-2), ma l'azzurra vince un paio di scambi durissimi, ha un piccolo aiuto dal nastro e si riporta sul 5 pari, prima di piazzare un ace per salire 6-5 e poi chiudere con un'altra grande risposta sul servizio dell'avversaria.
Insomma l'impresa che appariva disperata ora sembra alla portata.
Flavia riparte alla grande nel secondo set, va sul 2-1 pur se fatica un po' nel terzo game dove sul suo servizio va ai vantaggi (complice anche il suo primo doppio fallo). La Stosur al cambio di campo pare sconsolata, non sa che pesci prendere e si lamenta con il capitano Taylor. Ma l'incontro è ben giocato da entrambe le contendenti e basta un niente, un calo di concentrazione perché la partita cambi di direzione. Ed infatti sul 2-2, Flavia commette qualche errore di troppo (tra cui un rovescio comodo a metà campo sparato in mezzo alla rete) e cede il servizio. La Stosur ora procede spedita, nei due turni successivi alla battuta concede un solo punto e va sul 5-3. Flavia nel nono gioco commette qualche errore gratuito di troppo, sbaglia una facile voleé sulla rete, ma con un altro ace mantiene il servizio. Al cambio di campo l'azzurra chiama un medical time out per farsi applicare un bendaggio alla parte alta della coscia sinistra, ma poi rientra in campo tranquilla. Chi si distrae è invece la Stosur che commette due doppi falli di fila (ecco la fragilità mentale di cui parlavamo in precedenza) e cede a zero il servizio. Nei restanti due turni nessun problema per chi batte e secondo tie break. Flavia sbaglia un'altra facile voleé e va sotto di un mini break sull'1-3, poi la Stosur va nuovamente in crisi, perde spesso il campo con il diritto e l'azzura infila quattro punti consecutivi salendo 5-3, a due punti dal match. Qui però la Stosur approfitta di un gratuito dell'azzurra, sfrutta bene i suoi due turni al servizio e si aggiudica il set quando Flavia forza la seconda commettendo doppio fallo.
La Pennetta però non si disunisce e non sembra preoccupata per l'occasione mancata. Sempre solida al servizio regge alla grandissima all'avversaria che sembra ora più in palla. Anzi, l'australiana ha sicuramente alzato il livello del suo gioco, ma Flavia è lì e siamo 3-3. Il settimo gioco sembra come al solito decisivo, perchè la Stosur subisce un gran diritto di Flavia, commette tre gratuiti e concede il break all'azzurra. Ma l'australiana ha sette vite come i gatti, si gioca il tutto per tutto, Flavia ha una palla per il 5-3 (conquistato dopo aver vinto uno scambio molto lungo ed altrettanto duro) ma la spreca, tira un diritto appena fuori e sulla palla break commette un errore gratuito di diritto. 4 pari, è tutto da rifare, sembra Italia-Germania mondiali di calcio Messico '70. Ed infatti come Rivera dopo il 3 a 3 mise la palla a centrocampo ed andò a segnare il gol decisivo, Flavia ricomincia a picchiare sul rovescio della Stosur, che cala al servizio, va in sofferenza negli scambi e sotto pressione commette un gratuito di rovescio ed una steccata sulla palla break che mandano la Pennetta a servire per il match. Si soffre ancora, due colpi fuori di un niente, 30 pari. Ma Flavia non trema più, prima gran servizio e rovescio a chiudere ed infine un servizio vincente. Siamo 1-1, ma che sofferenza!

Ci attende un'altra lunga notte (ore 01.00) di passione, con gli ultimi due singolari ed il doppio....probabilmente da non consigliare a chi soffre di cuore.......
 

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