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09/02/2011 11:26 CEST - Wta Universe

La russa che
non ti aspetti

TENNIS - Se in Fed Cup troveremo la "solita" Russia questa volta il merito non è delle sue altisonanti campionesse ma di una giocatrice inaspettata alla vigilia e che, anche grazie al recente best ranking, sta diventando "one to watch" nel circuito: Anastasya "Nastya" Pavlyuchenkova, decisiva nella rimonta contro la Francia Elisa Piva

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Mi perdoneranno gli italiani se per una volta non si elogiano solo (e meritatamente) le nostre azzurre per un’impresa di Fed Cup, ma la vera protagonista del weekend è stata Anastasia Pavlyuchenkova.
A scanso di equivoci, diciamo che non vogliamo certo sminuire o sottovalutare i risultati delle nostre ragazze. Sia Flavia che Francesca sono state senza dubbio autrici di prestazioni eccezionali, ma questa ormai non è una novità, si esaltano così tanto in Fed Cup e da così tanto tempo che ormai queste vittorie diventano quasi scontate. Ma la vera novità che ci ha regalato questo fine settimana di competizioni è una giocatrice giovane e con poca esperienza nei match importanti, che si è caricata sulle spalle la responsabilità di una nazione intera ed è riuscita a reggerne il peso. E forse di tale impresa non la si credeva capace. Magari, come è già successo per altri, questo risultato le farà scattare la famigerata molla per il saldo di qualità.

Già, e chi l'avrebbe mai detto che sarebbe toccato ad Anastasia Pavlyuchenkova, un giorno, salvare l'onore della super potenza Russia? Eppure è quello che è successo nel weekend di Fed Cup appena concluso. Nastya, 21 anni ancora da compiere, in campo non doveva nemmeno scenderci, ma avrebbe dovuto osservare le sue compagne più grandi gareggiare per il suo paese. Davanti a lei nomi altisonanti come Maria Sharapova e Svetlana Kuznetsova, cinque slam in due su ogni superficie.

Invece nella giornata dei primi singolari le due punte di diamante hanno vinto 1 set in 2 partite, spingendo la Russia sull'orlo del baratro. I mezzi disastri delle due hanno dunque convinto Tarpishev - che il favore olimpico agli sponsor sharapoviani l'aveva già fatto - a cambiare: fuori Sharapova dentro Pavlyuchenkova.

E così alla domenica, sotto 0-2, la giovane tennista di Sumatra è scesa in campo contro Alizè Cornet con tutta la pressione del mondo. Il classico match del dentro o fuori. Il primo di Anastasia è un po’ titubante, e la francese è ancora caricata a 1000 dopo il successo in tre set sulla Kuznetsova del giorno prima. Basta un set alla Francia ed è finita, addio semifinale per la Russia, eppure la 20enne trova la forza per continuare a crederci, per reagire e recuperare lo svantaggio dando così il via alla remontada.

Al termine di tre set, e cedendo meno ai nervi della sua avversaria, la Pavlyuchenkova riesce dunque a riaprire il confronto, fornendo così alla Kuznetsova la possibilità di riscattarsi contro la Razzano per il ko del sabato. Sveta non fallisce l’occasione e riporta l’incontro sul 2-2.

Le stesse due giocatrici scendono poi in campo in doppio e completano la rimonta. Ma è ancora una volta la Anastasia a rendersi protagonista dopo un avvio stentato. La russa gioca alla perfezione il tie-break, rivelatosi decisivo, quasi trascinando la più esperta collega, per poi dilagare nel secondo set.

Insomma, la giovane speranza russa ha messo lo zampino in due dei tre punti che hanno permesso alla Russia il ribaltone. Ha salvato la sua nazionale e, ciliegina sulla torna, dopo gli Australian Open ha raggiunto il suo best ranking di numero 14. Non male come inizio di stagione, e Tarpishev le deve molto.

Elisa Piva

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