ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Evert scatenata: Più punti agli Slam!

16/02/2011 18:13 CEST - LA POLEMICA

Evert scatenata: Più punti agli Slam!

TENNIS – Nel suo editoriale pubblicato sulla rivista americana “Tennis”, la ex numero 1 del mondo si scaglia contro l’attuale sistema di classifica: “Favorisce la costanza e non le vittorie nei grandi tornei: gli Slam dovrebbero valere di più”. E dice che la Fed Cup dovrebbe tornare alla vecchia formula in sede unica. Ma sono idee di difficile applicazione. Vanni Gibertini

| | condividi

Con la finale conquistata al torneo Gaz de France di Parigi, Kim Clijsters si é issata al primo posto della classifica WTA, ponendo fine allo “scandalo” (come lo ritenevano in molti) di Caroline Wozniacki n.1 del mondo nonostante non abbia mai vinto un torneo dello Slam. Tuttavia, la rinuncia di Kim di giocare il torneo di Dubai in corso questa settimana potrebbe dare alla rivale danese la possibilitá di riprendersi il maltolto, con buona pace di chi vede la bionda Caroline in vetta al ranking come un pugno in un occhio. La questione é stata dibattuta in lungo ed in largo durante gli ultimi mesi, e l’incolpevole danese ha dovuto sorbirsi a quasi ogni conferenza stampa la quasi offensiva domanda “Ma tu ti senti veramente la n.1 del mondo?” , nonostante abbia raccolto vittorie su vittorie. Il problema peró, se mai di problema si deve parlare, é dovuto al sistema della classifica WTA, la quale premia oltremodo la costanza di rendimento ed i piazzamenti nei tornei cosidetti “Premier” piuttosto che i successi nelle prove del Grande Slam. Su questa cosiddetta anomalia si é espressa in maniera molto critica nientemeno che Chris Evert, vincitrice di 18 titoli del Grande Slam in carriera ed eterna rivale di Martina Navratilova, la quale nel suo consueto editoriale pubblicato dallla rivista americana Tennis si é scagliata senza mezzi termini contro il ranking WTA che permette a chi non arriva in fondo nei “major” di issarsi comunque in vetta alla classifica.

“La storia ricorda i vincitori. E nello sport questo significa che ricorda chi vince i tornei”. Cosí inizia il suo intervento la campionessa americana, che continua ricordando che “Non é colpa della Wozniacki, non é la prima a raggiungere la prima posizione mondiale senza aver vinto prove dello Slam”. Infatti prima di lei c’erano giá riuscite Jankovic e Safina. “Nonostante [Wozniacki] abbia raggiunto nel 2010 solamente una semifinale nelle prove dello Slam, é stata capace di vincere sei tornei su 22 giocati, mentre Serena Williams, che viene tuttora definita da molti la giocatrice piú forte in circolazione, ha giocato solamente sei mesi della stagione, a causa di un infortunio al piede, vincendo solamente due tornei, ma entrambe di questi erano tornei dello Slam [Australian Open e Wimbledon}”. Chris Evert ritiene che il sistema di classifica dovrebbe premiare Serena perché “Se ci si domanda quale sia stata l’annata migliore, o quale delle due giocatrici sia la piú forte, se considerate al meglio della forma, in entrambe i casi la risposta é Serena”. Prendendo poi esempio dal golf, dove Tiger Woods é stato capace di mantenere la testa della classifica fino alla fine del 2010 pur non avendo vinto alcun torneo durante l’anno e solamente grazie alle tante vittorie di prestigio ottenute nel 2009, Chris affonda il colpo dicendo che “Una delle questioni che mi stavano piú a cuore quando giocavo era che i tornei dello Slam dovrebbero assegnare molti piú punti. Attualmente nel tennis una giocatrice riesce a rimpinzare la propria classifica con gli eventi minori anche se “toppa” clamorosamente agli Slam. Ma in questo modo si snatura il senso del gioco, perché la maggior parte di noi sceglierebbe una vittoria in un major sulla possibilitá di diventare n.1”. Ció che Chris Evert non dice é che peró la soluzione non é cosí semplice dal punto di vista della WTA: il circuito femminile, cosí come la propria controparte maschile dell’ATP, non controlla direttamente le prove del Grande Slam, le quali sono rimaste sotto l’egida della Federazione Internazionale (ITF). Di conseguenza, nonostante l’evidente importanza che i quattro major rivestono nelle prioritá dei giocatori e nello sport del tennis in generale, la WTA é comprensibilmente riluttante ad ingigantirne l’ importanza in termini di punti validi per il ranking, preferendo invece spingere i propri tornei principali, i “Premier”, alcuni dei quali prevedono la partecipazione obbligatoria delle top player. In aggiunta, la WTA ha tutto l’interesse a premiare chi gioca con continuitá in quanto in questo modo ha piú occasioni per mostrare le proprie giocatrici di punta, che sono quelle che attraggono maggiormente l’attenzione del pubblico e degli sponsor. In altre parole, sarebbe molto difficile per l’associazione femminile adottare un sistema di classifica che incentiva le giocatrici piú forti a giocare quasi esclusivamente negli eventi che non sono sotto il suo diretto controllo, dovendosi cosí affidare alle giocatrici di seconda fila per “tirare la carretta” del tour durante i periodi tra gli Slam.

E’ peró altrettanto vero che con il sistema attuale il pubblico che non segue il tennis in maniera troppo attenta rischia di risultare confuso se la giocatrice generalmente ritenuta piú forte (come in questo periodo é Serena Williams) non si trova al primo posto del ranking: “E’ questo il motivo per cui i fans ed i media non specializzati non riescono a capire la logica della classifica – spiega la Evert – almeno non nella sua struttura attuale”. E partendo da questa premessa, Chris assesta un altro colpo all’organizzazione attuale del tennis femminile: “Oggi giorno il Tour é una gara di resistenza fisica, con un programma serratissimo e decisamente troppo lungo. E poi non riusciró mai a capire come una competizione come la Fed Cup si sia di colpo trasformata in una questione che si trascina per tutto l’anno: quando giocavo io era perfetta come competizione di una settimana in sede unica”. In questo caso la critica di Chris Evert si concentra sulla Fed Cup, una competizione gestita dall’ITF, che attratta dal successo della formula “home and away” della Coppa Davis, a partire dal 1995 ha abbandonato il formato della competizione di una settimana in sede unica, richiedendo in questo modo tre settimane del calendario anziché una, andando quindi ad ingolfare ancora di piú un programma dei tornei giá molto congestionato. “E’ naturale per le giocatrici che hanno sostenuto questo sport per parecchi anni cercare di ridurre il proprio programma per prolungare la propria carriera o per seguire altri interessi. Dovrebbero poterlo fare senza essere penalizzate in classifica. Non vedo nulla di sbagliato nel fatto che Venus e Serena, dopo tanti anni costantemente sotto la luce dei riflettori, riducano la propria attivitá per prepararsi alla vita dopo il tennis giocato. Ora tocca alle giovani leve ‘portare la torcia’ e promuovere il gioco in giro per il mondo. E dal punto di vista del marketing Wozniacki é davvero ció di cui il tour ha bisogno: é bella, alta, bionda, ha una personalitá spiccata ed é molto affidabile. E sarei sorpresa se in futuro non riuscisse a vincere un torneo dello Slam”.

La Evert quindi ritiene che dovrebbe essere consentito alle giocatrici cosidette “anziane” di giocare meno tornei senza per questo dover essere penalizzate in classifica. L’ATP ha un meccanismo simile, che consente a chi ha un certo numero di anzianitá nel tour ed una certa etá anagrafica di poter giocare meno tornei, ma si tratta di aggiustamenti abbastanza limitati: qui Chris suggerisce che si dovrebbe permettere alle veterane di giocare essenzialmente quando vogliono senza essere penalizzate in classifica. Onestamente credo sarebbe ingiusto nei confronti di chi si impegna settimana dopo settimana nel Tour, senza tener presente che nel caso specifico delle sorelle Williams, hanno sempre fatto piú o meno quello che hanno voluto e non si sono mai sovraccaricate di lavoro per la promozione del tennis. Credo che le Williams abbiano ottenuto dal tennis molto piú di quanto abbiano restituito, e non sono convinto che meritino particolari sconti a questo punto della loro carriera. Certamente questa presa di posizione cosí decisa da parte di un personaggio di grande rilievo come Chris Evert fará discutere e fará pensare qualche alta sfera della WTA, anche se non sono del tutto convinto che ci saranno cambiamenti sostanziali nel breve termine: alla fine dei conti il sistema di classifica é trasparente ed uguale per tutti, chi vuole salire nel ranking sa come deve fare (giocare parecchio e vincere), mentre chi vuole partecipare solo alcuni tornei sa a cosa va incontro e deve essere pronto a subirne le conseguenze.

Vanni Gibertini

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Caroline Wozniacki e Turkish Airlines

Quote del giorno

"Il tennis non è una questione di vita o di morte. E' molto di più"

David Dinkins, ex sindaco di New York, colui che impose agli aerei di non passare sopra Flushing Meadows durante lo Us Open.

Partnership

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite