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17/02/2011 22:07 CEST - CIRCUITO ATP

Gasquet sceglie la "Cura Piatti"

TENNIS – Altro riconoscimento per un coach italiano: l'ex n. 7 ATP (oggi 31) proverà a risalire con l’aiuto del "nostro" Piatti, che si affiancherà a Sebastien Grosjean. Piatti ha chiesto preventivamente l’ok di Ljubicic. Mentre gli allenatori italiani spopolano, che ci fanno i migliori giovani azzurri in Argentina quando abbiamo Tirrenia? Riccardo Bisti

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Mentre i giovani italiani si trovano in Argentina da 45 giorni, i coach nostrani continuano a ricevere importanti riconoscimenti. Dopo Claudio Pistolesi e Davide Sanguinetti, “reclutati” rispettivamente da Robin Soderling e Dinara Safina (senza dimenticare i trascorsi di Alberto Castellani, che negli anni ha seguito gente come Schuettler, Karlovic, Alami, Arazi, Rosset, Tipsarevic e Stakhovsky), l’Italia dei coach trova un altro ruolo di prestigio. “Gasquet à l’italienne” ha titolato l’Equipe di oggi. Il nuovo coach di Richard Gasquet, infatti, è Riccardo Piatti. Il curriculum del coach comasco, capace di portare Ivan Ljubicic al numero 3 ATP, ha convinto Gasquet a sceglierlo per rilanciarsi. Il talentino di Beziers era seguito da Eric Deblicker e Gabriel Markus. Quest’ultimo (unico argentino ad aver battuto Pete Sampras) è saltato dopo lo Us Open. A fine gennaio si era appreso che al duo Gasquet-Deblicker si era aggiunto Sebastien Grosjean. Negli ultimi giorni è arrivato il colpo di scena: Deblicker è stato promosso direttore generale del club Lagardere Paris Racing SASP, dunque non poteva andare avanti con Gasquet. “Bisognava agire in fretta, poi non c’erano molti nomi disponibili” ha detto Gasquet. Gli hanno proposto due o tre nomi, ma uno è stato sufficiente. Deblicker e Gasquet hanno approfittato del torneo ATP di Zagabria per parlare con la loro “prima scelta”: Riccardo Piatti. “Si è subito mostrato interessato al progetto” ha detto Gasquet “Mi ha solo chiesto di aspettare perché prima voleva parlarne con Ljubicic. Ivan ha detto di si e così abbiamo raggiunto l’accordo”.

Grosjean: “Piatti ama il suo lavoro
52 anni, Riccardo Piatti è visto come un coach di lusso, uno da “5 stelle”. Per i francesi è l’ex coach di Renzo Furlan e Cristiano Caratti, capace di portare Ivan Ljubicic al suo “totem” tennistico. Hanno ricordato anche l’esperienza con Novak Djokovic, transitato in orbita Piatti nel 2005 e nel 2006. “E’ una sicurezza” dice Grosjean “Un coach di grande esperienza, discreto, aggiornato. E’ uno che guarda moltissime partite e ama il suo lavoro. E credo che l’esperienza di Ljubicic possa giovare a Richard. Ne vedrà il lavoro, parlerà con lui, avrà modo di imparare”. Dopo aver saltato i tornei di Zagabria e Rotterdam per un’infiammazione alla spalla destra, il francese tornerà a giocare a Dubai. “Ho visto il medico, procede tutto bene. Non riesco ancora a servire a 200 km/h, ma nei prossimi giorni andrà meglio”. I primi contatti con Piatti saranno a Indian Wells e Miami, ma nei due tornei americani, così come nell’estate, Gasquet sarà seguito da Grosjean. “Il vero inizio con Piatti sarà a Monte Carlo, dove prepareremo tutta la stagione sulla terra battuta, con Roma, Madrid e Parigi”. Nel frattempo, nei campi coperti del Roland Garros, Gasquet si sta allenando con Grosjean. “E’ una strana sensazione, perché da piccolo lo vedevo in televisione e adesso è il mio coach…e poi il suo dritto viaggia ancora parecchio!”.

Le dichiarazioni di Piatti rilasciate a “L’Equipe”:
Come sei stato portato a lavorare con Gasquet?
“Eric Deblicker, il secondo padre di Richard, mi ha offerto l’incarico durante il torneo di Zagabria. L’idea mi è subito piaciuta, anche se voglio continuare ad essere il coach di Ljubicic. Ivan è un ragazzo maturo, e con l’aiuto di Christian Brandi, che potrà seguirlo, avrò modo di supervisionare entrambi. Naturalmente so bene che Richard continuerà a lavorare con Sebastien Grosjean fino alla stagione sulla terra battuta, quando inizieremo ufficialmente.
Non potrebbe esserci un rischio di incompatibilità tra le programmazioni dei due giocatori?
“Non per il periodo in questione. Da Monte Carlo, fino al Roland Garros e Wimbledon, i due avranno la stessa programmazione. Dopo faremo il punto”.
E’ stato facile prendere la decisione di allenare Gasquet?
“Tutti sanno che è un giocatore eccellente. Credo che sia ancora giovane e che abbia dovuto confrontarsi con una grande pressione, soprattutto dopo i suoi primi exploit. Bisognerà dargli tempo per crescere, per gestire le proprie emozioni. Ma confesso che prima devo imparare a conoscerlo bene. Inizieremo subito il lavoro a Indian Wells con l’aiuto di Grosjean.
Potrebbe essere compromessa la serenità di Ljubicic…
Ho avuto anche giocatori meno maturi. Ho allenato Djokovic mentre ero con Ivan, e credo sia stato un esperimento riuscito.
E se si dovessero affrontare in torneo?
Nessun problema, mi è già successo una volta a Zagabria tra Djokovic e Ljubicic. Durante il match ero tranquillamente in palestra a fare un po’ di cyclette in attesa che finissero.

TUTTI I COACH DI RICHARD GASQUET

Fino a ottobre 2001: Francis Gacquet
Novembre 2001 – luglio 2003: Eric Winogradsky
Settembre 2003 – gennaio 2004: Tarik Benhabiles
Febbraio 2004 – maggio 2004: Francis Gasquet
Maggio 2004 – giugno 2004: Andrei Chesnokov
Ottobre 2004 – aprile 2008: Eric Deblicker
Maggio 2008 – maggio 2009: Guillaume Peyre
Agosto 2009 – febbraio 2011: Eric Deblicker *
Febbraio 2011 - ?: Riccardo Piatti e Sebastien Grosjean

* da febbraio a settembre 2010, Gabriel Markus ha lavorato insieme a Deblicker.

Nell’augurare buon lavoro a Riccardo Piatti, si rileva ancora una volta l’enorme discrepanza tra i migliori coach privati e l’apparato federale, la cui base è il Centro Tecnico di Tirrenia. Da quando Renzo Furlan ha iniziato a lavorare con Simone Bolelli, chi è rimasto a Tirrenia? I migliori classe 1992 (Gaio, Colella e Micolani) più il 1990 Alessandro Giannessi sono andati a lavorare in Argentina accompagnati da Gabrio Castrichella, sotto la guida di Eduardo Infantino. Insomma, se Infantino non è venuto in Italia….i nostri migliori giovani sono andati da Infantino. Sono state settimane di lavoro intensissimo, ma senza impegni agonistici. Avrebbero dovuto cominciare con alcuni tornei Futures in Cile, ma i tornei sono stati spostati di un mese. L’unica partita ufficiale l’ha giocata Alessandro Giannessi, nelle qualificazioni del torneo ATP di Buenos Aires, in cui ha perso 6-2 6-3 contro Albert Ramos Vinolas (n. 1 del draw). A parte la decisione di tardare l’inizio della stagione agonistica, ci si domanda se andare in Argentina fosse l’unica soluzione possibile per le giovani promesse azzurre, chiamate a un 2011 importante senza più il…parafulmine dei tornei giovanili. Insomma: da una parte il successo di coach che in passato hanno avuto un qualche rapporto con la FIT (Pistolesi, Piatti) e, dall’altra, una federazione che ha portato i suoi migliori giocatori da un coach argentino e un Centro Tecnico rimasto senza Direttore. Furlan non lo è più (anche se il coach veneto dice: “Con la FIT non è cambiato niente, semplicemente farò il mio lavoro 24 settimane anziché 48”), e non è stato rimpiazzato. Sul sito federale è ancora considerato “Direttore Generale”, mentre gli altri tecnici sono Giancarlo Palumbo (coordinatore delle attività tecniche), Eduardo Infantino (“Tecnico Alto Livello”) e i responsabili dei gruppi Gabrio Castrichella (ex n. 207 ATP) e Antonio Cannavacciulo.
 

Riccardo Bisti

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