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17/02/2011 22:06 CEST - CIRCUITO ATP

Seppi non canta la marsigliese

TENNIS - Ennesima sconfitta al secondo turno del torneo di Marsiglia per l’atleta di Caldaro, autore di una buona partita ma incapace di concretizzare le sue chance contro un avversario più forte e decisamente più freddo. E pensare che Seppi aveva preso un break di vantaggio nel primo set...Adesso è atteso dal torneo ATP di Dubai. Da Marsiglia, Christian Turba

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MARA MAIONCHI SBROCCA A X-FACTOR (chiedo scusa per il contenuto del video)

Questo sfogo di Mara Maionchi, nel momento in cui dice “Mai una novità, c…o!!”  riassume perfettamente la sensazione che si prova nel seguire le partite di Andreas Seppi contro giocatori più forti di lui: il copione, nel 90% dei casi, si può già intuire in partenza. Chiariamoci, il bolzanino è bravo, gioca bene, tiene benissimo il palleggio da fondo e all’occorrenza attacca con efficacia prendendosi rischi tutt’altro che scontati: al momento di sfruttare le occasioni o chiudere un match, però, si scioglie inesorabilmente finendo sconfitto. Seguo Seppi con costanza da almeno 6 anni, ed è sempre, sempre stato così: oramai, Andy sembra condannato all’eterno ruolo di giocatore da 2°turno e di top 50 basso. Non ha certo fatto eccezione il match di chiusura della sessione serale dell’ATP 250 di Marsiglia, che opponeva l’atleta tricolore al suo quasi “ vicino” Jurgen Melzer, neo top 10 alla seconda partecipazione al torneo provenzale. Arrivando subito dopo l’” affiche” del giorno - il match vinto per 7-6 6-4 dall’idolo locale Gilles Simon su un Nikolay Davydenko apparso più che mai svogliato-, l'incontro non richiamava certo l’attenzione del pubblico transalpino, che l’indole un po’chiusa dei due protagonisti non avrebbe svegliato dal torpore: col senno di poi, il momento più vivace del match sarebbe stato il richiamo dell’arbitro a due spettatori che, incuranti, continuavano a discutere in piedi alla ripresa del gioco..

Passando al tennis giocato, subito ci si poneva la seguente domanda: riuscirà l’altoatesino –vincitore del sorteggio- a subire il break in apertura? Per compiere l’impresa Andreas sciorinava il meglio del suo repertorio, scagliando in faccia a Melzer una palla alta da chiudere tranquillamente e buttando in corridoio un dritto a campo aperto: l’austriaco, da subito fallosissimo, si dimostrava però magnanimo e sprecava due palle break. Così, a balzare in testa era l’allievo di Massimo Sartori, che sul 2-1 40-40 in suo favore, dopo aver trovato uno splendido passante incrociato, approfittava dell’ennesimo errore del numero 10 mondiale per strappare il 3-1. Quando tutto sembrava volgere al meglio, però, ecco materializzarsi un altro classico seppiano: il contro-break (subito) immediato, frutto dell’iniziativa di un Melzer che offriva alla platea una volée smorzata in controtempo ed una splendida palla corta di rovescio con effetto ad uscire.
L’atleta di Caldaro, comunque, non si scomponeva ed anzi cercava di riprendersi il break di vantaggio, ma il semifinalista del Roland Garros, attento, annullava tutto con un ace. In questo momento il match raggiungeva il suo apice: Seppi conduceva lo scambio da fondo prendendo sovente l’avversario in controtempo con ottimi piegamenti sul dritto, mentre un nervosissimo Melzer –autore di un’imprecazione in austriaco incomprensibile ai più, dopo che il nastro aveva trasportato la sua palla in corridoio- non perdeva la testa e restava nel set con 2 aces e un servizio vincente. E proprio questo game, apparentemente innocuo, mandava fuori giri il nostro: bastavano 2-3 appoggi persi sul dritto, con altrettanti errori, ed ecco il break austriaco. Per continuare a sfoggiare il suo campionario di situazioni tipiche, a questo punto, Andy si procurava e sprecava due occasioni del contro-break, “aiutato” da un Melzer che veniva a prendersi due punti a rete. 7-5 e tutto da rifare.

Galvanizzato dalla vittoria del primo parziale, il 29enne viennese aumentava il ritmo e cercava di uscire dallo schema ”palleggio da fondocampo”, intortando il re di Bergamo coi suoi rovesci tagliatissimi: quest’ultimo, però, non cadeva nel tranello ed anzi alzava il livello di servizio e scambio da fondo. Sul 3-2 in suo favore, il numero 2 d’Italia si gettava all’attacco, procurandosi 3 palle break: Melzer sentiva la pressione e sbagliava tre prime consecutive, ma sulle seconde Andreas si faceva ipnotizzare, consentendo al suo avversario di rientrare e chiudere con l’ennesimo (11 alla fine) ace. Come ampiamente prevedibile, la triplice occasione fallita dava il via all’ultimo topos seppiano: la sciolta finale. Forse provato psicologicamente, l’altoatesino iniziava infatti a sbagliare dritti e rovesci che non aveva sbagliato per circa un’ora, e la strenua difesa del viennese faceva il resto: sul 3-5 15-40, Andreas osava –per la prima volta nel corso del match- levare la mano per richiedere l’Hawk-Eye, ma nel contempo si dirigeva a rete, già conscio dell’esito della chiamata...Si concludeva così, in un’ora e mezza circa, una partita sicuramente piacevole ed equilibrata, ma vinta alla fine dal più forte e,soprattutto, da quello più lucido nei momenti topici. Al nostro restano i soliti rimpianti e ben 7 palle break non concretizzate su 8: a noi, la sensazione che quel passo in più necessario per vincere match come questi –nel caso specifico, ad esempio, essere più reattivo in fase di risposta- Andreas non riuscirà mai a farlo.

Jurgen Melzer (Aut-4) b Andreas Seppi (Ita) 7-5 6-3
 

Christian Turba

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