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20/02/2011 03:29 CEST - CIRCUITO ATP

Tigre Raonic, bene Del Potro

TENNIS - A Memphis il giovane bombardiere (38 aces!) batte Stepanek 6-4 6-7 (10) 7-6 (1) dopo aver mancato 4 match point nel tie-break del secondo set, dimostrando sempre più una maturità importante. Avanti anche l'argentino (doppio 6-4 a Dodig), Roddick e Hewitt: sfida tra ex n.1 nei quarti. A Marsiglia esce Ljubicic, battuto da Tursunov. Riccardo Nuziale

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ATP MARSIGLIA

Cilic b. Petzschner 7-6 (3) 6-3
Tursunov b. Ljubicic (5) 7-6 (4) 6-3
Berdych (2) b. Roger-Vasselin 6-3 6-4
Llodra (8) b. Kamke 6-3 6-4
Soderling (1) b. Mahut 7-6 (8) 7-6 (5)
Youzhny (3) b. Simon 3-6 6-3 6-3

Curiosamente le prime quattro partite di giornata del torneo francese sono finite "a coppie", ovvero accomunate da un medesimo risultato: 7-6 6-3 le prime due, 6-3 6-4 le seconde. Nel match d'apertura Cilic ha confermato la sua superiorità su Petzschner, giocatore che aveva battuto nei loro due precedenti incontri. Partita senza grossi patemi per il croato che, aggiudicatosi al tie-break un primo set in cui c'è stato un break per parte, ha avuto vita più facile nel secondo, vinto grazie ad un unico break.

Continua invece l'ottimo momento di Tursunov: vinto il challenger di Singapore e giocato un notevole torneo la scorsa settimana a Rotterdam dove, superate le qualificazioni, ha battuto Golubev e messo in serie difficoltà Berdych, ha qui sconfitto al primo turno Dimitrov e oggi Ljubicic, in una partita dove c'è stato un solo break, nell'ottavo gioco del secondo set, game perso dal croato addirittura a 0. Ora il russo affronterà Melzer, contro il quale è in vantaggio per 2-1 negli head to head (US Open 2010 l'ultima vittoria).

Proprio dopo la partita contro Tursunov Tomas Berdych si ritirò dal torneo di Rotterdam e oggi c'era quindi curiosità nel vedere le sue condizioni. Pur non potendo considerare il qualificato francese Roger-Vasselin un test affidabile (ne sapremo molto di più domani nel match con Cilic, 2-0 Berdych i precedenti), il ceco è parso fisicamente recuperato; la partita è stata sapientemente condotta da Berdych, che ha alzato il livello di gioco quando andava fatto e non ha mai praticamente corso rischi nei propri turni di servizio, se non nel sesto game del secondo set, dove si è trovato 15-30. I due break sono arrivati federerianamente in entrambe le occasioni a metà set, più precisamente al sesto nel primo e al settimo nel secondo.

Bene anche l'ottava testa di serie e detentore del titolo Llodra, che ha agevolmente battuto il tedesco Kamke. Il francese ha faticato ad entrare in partita, sbagliando molto con il rovescio, sia da fondocampo che a rete; è stata di Kamke infatti la prima occasione, una palla break nel terzo gioco, annullata comunque con autorità da Llodra. La svolta è arrivata nel sesto gioco, con il break concretizzato dal francese a 15 con una bella volee di rovescio. Svolta che ha liberato Llodra dalla pressione e permesso di giocare sempre meglio: breakkato Kamke anche nel secondo set, al quinto gioco, il beniamino di casa è stato per 3 volte ad un passo dal doppio break nel settimo gioco (sebbene poi sia stato costretto ad annullare, nel game successivo, una palla del controbreak).

Llodra affronterà nei quarti Soderling in una doppia, reciproca vendetta: proprio qui nei quarti, infatti, lo svedese fu sconfitto da Llodra lo scorso anno, ma nel loro ultimo incontro il numero 4 del mondo ha vinto una partita che il francese probabilmente ancora si ricorda, la semifinale di Bercy, dove il numero 23 ebbe match point.

Soderling, pur non giocando il suo miglior tennis (e sembrando in difficoltà fisica, tanto che ha pure chiamato il medical time out a fine primo set), ha sconfitto Mahut, uno dei tanti rappresentanti della categoria che la Francia produce più di ogni altro Paese: quella dei bellissimi perdenti. Anche oggi Mahut ha dato sfoggio del suo tennis esteticamente lodevole, portando a casa i punti più belli del match, ma assumendo le sembianze di coniglio ogni volta che il punto scottava: procuratesi le uniche palle break del primo set (naturalmente non trasformandole) e arrivato due volte a set point nel tie-break (perdendolo poi con puntualità, per 10-8), nel secondo set, conclusosi anch'esso al jeu decidif, è riuscito a perdere da 5-2 con due mini-break. Troppo Paperino per non volergli bene.

In conclusione di giornata Youzhny ha vinto in recupero contro Simon, che nel primo turno di lusso del torneo aveva eliminato Davydenko. La partita è sempre stata condotta dall'estro delirante del russo, che nel primo set è andato avanti di un break al quinto gioco per poi subire un passivo di quattro giochi, lasciando il parziale al francese. Youzhny è stato però doppiamente bravo nel secondo set nell'aver prima confermato il break appena ottenuto recuperando da 15-40, nell'aggiudicarsi poi un secondo break vincendo un game da 40-0 sotto. Fattosi la sua normale (per lui) pennichella, che stava riportando in vita Simon (4-2 0-30), Youzhny ha chiuso il set e strappato immediatamente il servizio a Simon nel terzo set; break alla fine decisivo e bissato dal russo nel nono gioco. In regalo avrà domani Tsonga (precedenti 2-2, ma il russo ha vinto gli ultimi due).

ATP MEMPHIS

Querrey (5) b. Dabul 6-3 7-6 (3)
Raonic b. Stepanek 6-4 6-7 (10) 7-6 (1)
Del Potro b. Dodig 6-4 6-4
Russell b. Serra 6-4 6-4
Roddick (1) b. Tipsarevic 6-1 7-6 (8)
Hewitt b. Mannarino 6-7 (9) 7-5 6-0

A Memphis il grande eroe è nuovamente Milos Raonic, sempre più candidato a miglior new entry del 2011. Si poteva ipotizzare stanchezza notevole per il canadese, sia fisica che mentale: ha infatti vinto il primo torneo della carriera e ieri ha superato Verdasco al tie-break del set decisivo. E invece il novello "palla di fuoco" ha non solo vinto allo stesso modo del primo turno, ma anche dando un'ulteriore prova della sua solidità mentale. Per quattro volte ad un passo dalla vittoria già nel secondo set il canadese, perso un set che avrebbe tagliato le gambe a tantissimi giocatori, non solo suoi coetanei, non si è minimamente demoralizzato, giocando un terzo set intensissimo. D'altra parte pure Stepanek è stato lodevolissimo nell'essere rimasto attaccato alla partita, soprattutto dopo la partenza shock con un 3-0 pesante (i tre break iniziali, due a favore di Raonic, uno di Stepanek, sono stati gli unici di tutto il match); sempre sull'orlo del baratro, con quattro palle break salvate nel secondo set e due nel terzo, ha lottato strenuamente, per poi capitolare al traguardo, perdendo nettamente il tie-break finale. Domani Raonic affronterà Kendrick.

In apertura il detentore del titolo Sam Querrey aveva sconfitto senza grossi problemi l'argentino Dabul: troppo più solido e potente lo statunitense. Gli unici patemi sono arrivati nel secondo set dove, in vantaggio di un break, Querrey si è addormentato, restituendo malamente il servizio e commettendo, sul 5-4 Dabul, tre doppi falli (non concedendo comunque set point). Al tie break si è issato 5-0 in un baleno, chiudendo a 3. Nei quarti Querrey darà vita, assieme a Mardy Fish, ad un interessante derby a stelle e strisce.

Del Potro ha messo un altro mattone , vincendo agelvomente contro il croato Dodig. Doppio 6-4 per l'argentino, che ha strappato il servizio all'avversario nel primo game del set iniziale e nel settimo del secondo. Sempre più convincente Del Potro, che al servizio si avvicina ormai ai numeri che gli competono: ancora mediocre l'attivo aces-doppi falli (4-2) ma 59% di prime con 85% di resa (57 con la seconda) sono numeri già considerevoli. L'ex numero 4 del mondo affronterà nei quarti Russell, che con il medesimo risultato ha battuto Serra.

Dovesse battere Russell (com'è probabile), Del Potro affronterà il vincente tra il big match vintage tra Roddick e Hewitt. Il padrone di casa ha vinto in due set contro Tipsarevic, mentre Mister C'mon ha dovuto annullare due match point al francese Mannarino che, per lo shock, non ha più fatto un game dal 7-6 5-4 15-40 in suo favore.

Se si esclude un game, il sesto del secondo set, perso a 0, A-Rod è stato ingiocabile al servizio, con 14 aces, il 79% di resa con la prima e il 55 con la seconda. E' stato un Roddick attento, senza sbavature, concentrato nel vendicarsi di un giocatore che gli ha dato due brucianti sconfitte in carriera, Wimbledon 2008 e US Open 2010.

Hewitt invece si è trovato di fronte un ottimo Mannarino, 22 anni e numero 61 del mondo; l'australiano ha sofferto il solido gioco da fondocampo del francese, spesso non riuscendo a rispondere alle accelerazioni dell'avversario. Hewitt è stato però bravo a non mollare, mai come suo solito (lo stesso primo set poteva finire prima, avendo Mannarino servito per il parziale sul 6-5), e ha atteso/sperato nel calo dell'avversario, arrivato inesorabilmente, come già ricordato, una volta falliti i due match point (fortunato l'australiano nel primo, dove un suo colpo è rimasto in campo dopo la deviazione del nastro).

Gli head to head tra i due ex numeri 1 dice 6-6, con Roddick vittorioso nelle ultime 5 occasioni (Hewitt non vince da Indian Wells 2005). Gli appassionati ricorderanno ancora volentieri l'ultimo confronto, i quarti di finale di Wimbledon 2009, dove Roddick vinse 6-4 al quinto la partita forse più bella del torneo.

ATP BUENOS AIRES

Almagro (1) b. Mayer 6-7 (3) 6-1 6-3
Acasuso b. Cuevas 6-7 (2) 7-5 6-1
Nalbandian (3) b. Brzezicki 6-1 6-2
Robredo (6) b. Ramos-Vinolas 6-3 7-5

Riccardo Nuziale

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