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27/02/2011 01:47 CEST - WTA Doha

Per Caroline la prova Vera

TENNIS - A Doha, la Wozniacki, dopo aver demolito Flavia Pennetta, lascia altri due giochi alla Bartoli. Ora sulla strada verso il secondo titolo in due settimane c'è solo Vera Zvonareva, che ha vinto un match bello e altalentante contro la Jankovic. La danese conduce 4-3 nei precedenti, ma la russa ha vinto la sfida più importante, la semi agli US Open 2010. Valentina Di Marcantonio e Mauro Cappiello

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Nella finale del torneo Premier di Doha, Vera Zvonareva proverà a fermare la corsa di Caroline Wozniacki che cerca il suo secondo titolo consecutivo. Sarà l’ottava sfida tra le due che si sono affrontate cinque volte solo l’anno scorso. La Wozniacki è in vantaggio 4-3 e ha vinto le ultime due partite, ma Vera si è imposta nel match più importante, la semifinale dello US Open 2010.

Oggi la numero 1 del mondo ha battuto in due set (61 61) la francese Marion Bartoli, attualmente numero 18 del ranking ed ex top ten (è stata numero 9 nell’ottobre del 2007). Caroline Wozniaki, alla ricerca del quattordicesimo titolo WTA della carriera, aveva già dimostrato di essere in un ottimo stato di forma imponendosi la settimana scorsa al torneo di Dubai, dove aveva sconfitto in finale Svetlana Kuznetsova.

Nel primo set, iniziato con la Wozniacki al servizio, la danese ha conquistato il primo break della partita sull’uno a zero in suo favore, sfruttando la seconda palla break concessa dalla francese che nulla ha potuto sul dritto in lungo linea della sua avversaria. Molto più lottato il terzo gioco, nel quale la Bartoli ha avuto due palle del contro break, che però la Wozniacki ha salvato in modo autoritario da fondo campo. Un inizio di partita piuttosto solido da parte della Wozniacki a fronte di una Bartoli troppo fallosa. Sul 3-0 per la Wozniacki, la Bartoli non è riuscita a prendere l’iniziativa ed ha offerto altre tre palle break, con la Wozniacki che ha convertito la prima, portandosi rapidamente sul 4-0. Nel game successivo la Bartoli è riuscita a giocare in modo più aggressivo ed ha conquistato il primo gioco della partita chiudendo un facile smash a rete. Sul 4-1 Wozniacki, la Bartoli non ha sfruttato il vantaggio sul 40-15 in suo favore ed ha concesso nuovamente palle break alla danese, che è riuscita a sfruttare la seconda grazie ad una cattiva prestazione a rete della sua avversaria. Sul 5-1 la danese ha servito per il primo set e non ha avuto difficoltà a chiuderlo sul 40-15 con il primo ace della partita. Un primo set senza storia, dominato dalla numero uno del mondo, che lo ha vinto per 6-1 in poco più di mezz’ora. La Bartoli non ha servito al meglio delle sue possibilità, ha messo poche prime ed anche con la prima ha vinto solo un punto su nove.

Anche nel secondo set la Wozniacki ha conquistato il primo break in apertura, approfittando di una Bartoli ancora molto fallosa. Sul 2 a 0 a favore della Wozniacki, la Bartoli ha dato segni di risveglio, servendo meglio e giocando bene da fondo campo, e riuscendo a vincere a 15 il suo miglior game della partita. Sul 3-1 Wozniacki, sul servizio della Bartoli, la francese ha ceduto per la quinta volta il servizio, consentendo così alla Wozniacki di portarsi sul 4-1 e servizio. Nel gioco successivo la francese è riuscita a conquistare la prima palla break del set, ma non l’ha sfruttata, e la Wozniacki non ha avuto difficoltà a portarsi avanti sul 5-1. Nel settimo gioco, la Bartoli ha provato anche a cambiare marcia avvicinandosi a rete, ma ha dovuto fare i conti con un grande passante in corsa di dritto della Wozniacki, che non ha voluto dare alla sua avversaria nemmeno la soddisfazione di vincere l’ultimo game al servizio ed ha chiuso anche il secondo set con il punteggio di 61.

Una partita decisamente senza storia, chiusa rapidamente dalla Wozniacki con due ace, zero doppi falli, 18 colpi vincenti e 13 errori gratuiti. Decisamente meno positive le statistiche della francese che ha chiuso con zero aces, un doppio fallo, 14 colpi vincenti e ben 23 errori gratuiti.

Si tratta della quarta vittoria in sei scontri diretti per la danese.

La seconda semifinale sembrava avviarsi anch’essa verso una rapida conclusione, ma mai 6-1 fu più bugiardo di quello con cui la Zvonareva ha avuto la meglio sulla Jankovic nel primo set. La serba, in vantaggio 40-0 sul suo primo turno di battuta, ha perso il servizio iniziale e nel quarto game ha mancato quattro opportunità del contro-break in un gioco in cui era avanti 40-0 sul servizio dell’avversaria.

Tre game ai vantaggi, tre game vinti dalla russa, con otto opportunità complessivamente sprecate dalla ex numero 1 del mondo, che però ha iniziato ad aggiustare il tiro nel secondo set, salendo col rovescio, specialmente quello lungolinea, che rappresenta un po’ il suo marchio di fabbrica. È questo colpo che le permette di strappare tre volte il servizio alla finalista di Wimbledon e US Open 2010 e di aggiudicarsi il secondo set per 6-2.

Non si fa nemmeno in tempo a pensare che la Jankovic non sembra risentire di un problema al ginocchio accusato nel match di ieri contro la ceca Klara Zakopalova che un nuovo incidente rischia di compromettere la partita della serba: nel primo game del terzo set, sul 30-30 un rovescio di Vera prende in contropiede Jelena, che sembra poggiare male la caviglia sinistra. Fortunatamente è solo lo spavento a farle chiedere l’aiuto del fisioterapista, la Jankovic si rialza e prosegue senza problemi.

Il match, fino ad allora caratterizzato da molti break, inizia improvvisamente a essere scandito dai ritmi del servizio. Si arriva al 4-4 senza l’ombra di una palla break, quando la Zvonareva va sotto 0-40 con un doppio fallo e due gratuiti. «In quel frangente ho cercato di non pensare al punteggio e di vincere un punto dopo l’altro», dirà la russa a fine partita. E così, con l’aiuto decisivo della battuta, Vera si tira fuori dai guai e poi al game successivo piazza il break che le vale la vittoria.

Risultati:
(1) C. Wozniacki (DEN) b. M. Bartoli (FRA) 61 61
(2) V. Zvonareva (RUS) b. (5) J. Jankovic (SRB) 61 26 64

Valentina Di Marcantonio e Mauro Cappiello

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