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08/03/2011 11:40 CEST - DAVIS CUP

Spagna, esame a casa Roddick

TENNIS - I quarti di Davis propongono una finale anticipata: Usa-Spagna. Gli americani giocano in casa dopo 2 anni e c'è attesa per Nadal e Roddick. Si potrebbe giocare ad Austin, dove risiede A-Rod. Rafa avrà voglia di anticipare la trasferta americana 5 giorni dopo Wimbledon? Le altre sfide: Svezia-Serbia, Argentina-Kazakistan e Germania-Francia. Teo Gallo

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Si è chiusa la prima settimana di Coppa Davis, che per noi italiani equivale al nulla e serve a ricordarci quanto siamo scarsi in campo maschile. Giocheremo contro la Slovenia, a quanto pare. Quando? E per quale motivo? E’ come un mondiale di calcio per il quale non ci classifichiamo da 10 anni. Ma pur sempre di tennis si tratta e a dir la verità il prossimo turno (quarti di finale in programma dall’8 al 10 luglio) mette di fronte due squadroni per quella che potrebbe benissimo essere una finale: gli Usa di Roddick e i gemelli Bryan contro l’Armata Rossa di Nadal e i suoi amici top ten (occhio ad Almagro, se tiene botta nei 3 Master 1000 sulla terra, è dentro anche lui). Si giocherà in suolo americano, e questo non fa altro che rendere più difficili i pronostici; se A-Rod e compagnia fossero costretti a venire nella Plaza de Toros di Madrid a giocarsela sulla terra rossa, beh davvero le loro chance sarebbero minime. In questo modo invece, potendo scegliere cornice e superficie, credo si possa dire che le due squadre partiranno alla pari, o quasi.

La città destinata ad ospitare l’evento non è ancora stata scelta ma le possibilità sono tre o quattro: Austin (Texas) sembra favorita per vari motivi, in primis le dichiarazioni di Roddick, che ad Austin ci vive: “Tutti sanno che mi piacerebbe giocare lì, sarebbe un sogno, è casa mia” ha detto a Santiago del Cile subito dopo aver raggiunto la qualificazione. “La presenza di un giocatore come Nadal ci darà ancora più energia e voglia di vincere. Credo che sia un quarto di finale fantastico, come se ne sono visti pochi finora”. Roddick ha giocato contro Capdeville la partita numero 44 in Davis, a soli 5 match dal recordman John McEnroe. Il bilancio è di 33 vittorie e 11 sconfitte. Inutile dire che muore dalla voglia di essere il giocatore americano con più presenze e possibilmente più vittorie (Big Mac è a quota 41)

Altre sedi possibili sono Albany (New York) San Josè (California) e San Antonio (Texas). La federazione americana ha tempo fino al 21 marzo per comunicare la propria scelta. Austin sembra la più ragionevole per accontentare il proprio numero 1, ma in ogni caso sarà una eliminatoria caldissima, se consideriamo che da quasi due anni gli Usa non affrontano un turno di Davis davanti al proprio pubblico. L’ultima volta fu nel marzo 2009, quando eliminarono la Svizzera per 4-1 a Birmingham (Alabama). Ovvio che a 4 mesi dall’evento le incognita sono molteplici. Giocherà Nadal? Come starà Rafa a una settimana dalla fine di Wimbledon? Da qui alla eliminatoria, Nadal difende 5 titoli e un totale di 7.765 punti: come direbbero in Spagna, “una barbaridad”.
E Ferrer e Verdasco, avranno voglia di lottare? Il primo non si discute, ma Fernando? Il doppio è un punto già perso in partenza? In quel caso Rafa sarebbe decisivo. Si è vociferato della possibilità di giocare sull’erba, per dare via libera al servizio dei giocatori americani e facilitare ancora di più il compito dei Bryan brothers. Secondo il capitano iberico Albert Costa , “Avremo bisogno di una squadra che sia al 100% (lasciando intendere che se Rafa è stanco, meglio rimanga a casa a riposare per l’eventuale semifinale, ndr) Avrei preferito non incrociare gli Usa, ma il tabellone è quello che è. Siamo pronti per qualunque sede e qualunque superficie; ci sarà da soffrire in ogni caso, ma andremo lì con lo spirito giusto”. Dall’altra parte Courier parla poco.

Dunque le incognita più importanti sono due:
-La superficie: nelle ultime tre occasioni in cui gli Usa hanno affrontato la squadra spagnola ( 1991, 2002, 2007) , si è giocato sul rapido (addirittura sull'erba nel 1991 e nel 2002). Gli yankees cercano velocità, rimbalzi bassi e una montagna di aces. Per questo anche giocare indoor è una possibilità.
- La presenza di Rafa: tanto per essere chiari, se Rafa è in finale a Wimbledon, troverà le forze per scendere in campo pochi giorni dopo ed essere presente al 100% e con la fame necessaria per battere Roddick a casa sua? A luglio le sue ginocchia avranno macinato già migliaia di km, tra Indian Wells, Miami, il tour sulla terra, ( pare voglia giocare anche il Conde Godo…) Parigi e Londra. Il baleare non ha dato risposte definitive: “Non so come mi sentirò a luglio, se sarò fresco o stanchissimo. Vedremo. Posso scegliere quanti tornei giocare, ma non il numero di partite”. Nadal ha sempre amato sinceramente questa competizione, perché gli permette di vivere lo spirito di squadra e di dividere la pressione con altri tennisti cresciuti insieme a lui. Non ha nascosto però che la formula attuale non gli piace, perché propone partite faticose in momenti cruciali dell’anno. Ha proposto di giocare la Davis ad anni alterni, ma le sue parole non hanno trovato sponde nemmeno in federazione. Come successo a tutti (o quasi) i grandi del passato, arriverà il momento in cui dovrà decidere tra il circuito e l’insalatiera.

COPPA DAVIS 2011 - QUARTI DI FINALE

Svezia-Serbia
Argentina-Kazakistan
Stati Uniti-Russia
Germania-Francia

Teo Gallo

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