ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Andy Roddick guerriero di Coppa

08/03/2011 14:19 CEST - COPPA DAVIS

Andy Roddick guerriero di Coppa

TENNIS – Battendo Paul Capdeville, Andy Roddick ha suggellato il passaggio del turno per gli Stati Uniti. Questa è la dodicesima vittoria per l’americano negli incontri decisivi di Davis (su dodici tentativi). Ma Andy non è il solo a trovarsi (o ad essersi trovato) particolarmente a suo agio nella più importante competizione tennistica a squadre. Karim Nafea

| | condividi

Andy Roddick è uno dei personaggi più commoventi (in senso strettamente sportivo) del panorama sportivo (non tennistico, sportivo) mondiale. Commovente perché innumerevoli volte gli avvenimenti tennistici lo hanno distrutto emotivamente (ha visto svariati treni passargli sopra, per ultima la finale di Wimbledon del 2009) ed innumerevoli volte è stato capace di ricostruirsi grazie allo spirito combattivo che lo contraddistingue (testimoniato anche dal calcio rotante alla Chuck Norris esibito per festeggiare la vittoria).
Troppe volte è stato dato per finito (ma questo è uno sport molto praticato) solo per riuscire a tornare di nuovo a buoni livelli.
Sicuramente ha ottenuto in carriera molto più di quello che il suo talento permetteva, ma questo è ben lungi dall’essere un insulto. E’ solo l’ennesima prova del cuore e della passione che l’uomo del Nebraska mette in campo.
Tutte queste doti sono utilissime, a volte determinanti in uno sport diabolico come il nostro, ma in Coppa Davis sono addirittura fondamentali.

Riuscire a dare il massimo ogni volta che si scende in campo per la propria nazione è una delle imprese più difficili (chiedete a Seppi). La difficoltà deriva dal fatto che l’avere una squadra sulle tue spalle (e contestualmente le speranze di una nazione intera) decuplica la pressione.
Ci sono due tipi di reazione a questa situazione:
Tipo A: il giocatore A viene preso dal panico e viene battuto emotivamente prima che tennisticamente (gli italiani ed i francesi sono un esempio lampante del giocatore di tipo A).
Tipo B: Il giocatore di tipo B sfrutta l’emozione e l’inerzia che questa gli offre come un’arma contro l’avversario. Quando anche tutto questo non basta riesce comunque a trovare delle ulteriori risorse per combattere fino alla fine.
Nel Tennis contemporaneo abbiamo due dei giocatori che meglio incarnano questo modello: Andy Roddick e Rafael Nadal.
Sono entrambi due protagonisti e due straordinari interpreti della Davis, ma lo sono in modo diverso.
Il primo come detto è straordinario per l’infallibilità al momento di chiudere, il secondo per l’infallibilità e basta.
Il record di Roddick nei singoli di Coppa Davis è buono ma non eccezionale (33 vinte 11 perse), ad essere eccezionale è il suo ruolino di marcia nei match decisivi (quelli che rappresentano dei match-point per la nazione): 12-0.
Il che vuol dire che Andy non ha mai sbagliato nulla quando si è trovato a dover rendere definitiva la vittoria per gli Stati Uniti. Molto più importante è che, come contro il Cile, lo ha fatto sempre cercando di far sentire all’avversario la maggiore determinazione e trasformando i match in vere e proprie lotte.
“I wanted to make it a boxing match”
“Volevo farlo diventare un incontro di boxe”

Rafael Nadal invece è, fin dall’esordio, praticamente intoccabile nei match di Davis con un record di 16 vittorie ed una sola sconfitta, avvenuta per mano di Jiri Novak (7-6(2) 6-3 7-6(3) in Repubblica Ceca).
Chiaro che anche Nadal si trovi alla grande nella competizione a squadre in quanto un giocatore così freddo (nella sua pur ostentata emotività) e così intimidatorio non può che essere dominante in un ambito nel quale spesso è più la condizione emotiva a decidere le partite (molto più che nel Tennis della “regular season”).

Va detto anche in passato i giocatori particolarmente forti in Davis sono stati quelli che riuscivano a portare in campo un’esuberanza che sovrastava l’avversario o una calma ed una decisione soprannaturali (Bjorn Borg pur non avendo vinto mai l’insalatiera si è sempre dimostrato uno dei migliori Davis Man possibili vincendo addirittura 3 match consecutivi).
Parlando di esuberanza non si può non citare Boris Becker.
Il roscio tedesco ha concluso la carriera con 52 vittorie su 62 partite in Davis, compreso un eccezionale 38/41 nei singoli.
Devastante in particolare nelle edizioni 1988 e 1989 (vinte entrambe) nelle quali vinse tutti gli incontri disputati (all’interno di una striscia di 22 vittorie consecutive nei singoli: dalla sconfitta con Casal nell’87 alla sconfitta con Haarhuis nel ’95) e distrusse in finale la Svezia dell’eterno rivale Stefan Edberg (battè Edberg sia nell’88 che nell’89 e Wilander nell’89).
.

Per finire è curioso notare come un italiano sia al top e detenga dei record almeno in una delle competizioni più importanti del Tennis.
Non stiamo parlando di nessuno dei vincitori del ’76 ma di Nicola Pietrangeli.
Il due volte vincitore del Roland Garros è il recordman di Davis per ben sei categorie: maggior numero di match vinti (120), maggior numero di singoli vinti (78), maggior numero di match al quinto set vinti (19), maggior numero di doppi vinti (42), maggior numero di doppi vinti dallo stesso team, con Sirola (34) e maggior numero di macth giocati (164)


 

Karim Nafea

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Kim Clijsters a Indian Wells

Quote del giorno

"Guardare un match tra Connors e McEnroe è come assistere alla 500 miglia di Indianapolis. Sai che buona parte del pubblico non è lì per vederli giocare: aspetta che esplodano"

John Feinstein

Partnership

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite