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13/03/2011 13:13 CEST - Il rientro

Il ritorno di "Mano de Piedra"

TENNIS - Da Belgrado ricomincia la corsa di Fernando Gonzalez, da ormai quasi sette mesi fermo ai box per un'operazione all'anca. Vedendo l'anagrafe e gli infortuni sembra difficile ripensare a un suo ritorno nella top ten, ma il cileno, che si esalta sempre quando gioca per il suo Paese, ha un grande obiettivo: le Olimpiadi di Londra del 2012. Alessio Morra

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A Belgrado dovrebbe tornare in campo Fernando Gonzalez. Il ritorno del cileno è molto atteso, considerato che negli ultimi undici mesi ha giocato la miseria di sette partite (ne ha vinte solo due). Molti dubbi aleggiano sul "Bombardero de la Reina". Perché a luglio compirà trentuno anni, perché è in pista da tanto (il primo torneo lo vinse nel 2000 a Orlando) perché ci sono soprattutto infortuni in serie che portano a pensare che il cileno possa tornare ai livelli che gli competono.

All’orizzonte, però, c’è un grande obiettivo per Gonzalez, anzi l’Obiettivo, quello con la O maiuscola, le Olimpiadi di Londra. Perché "Mano di Pietra" ai Giochi Olimpici ha dato il meglio di sé. Nel 2004 ad Atene Massu vinse l’oro in singolare, Gonzalez conquistò il bronzo. Assieme vinsero l’oro in doppio. Per dimostrare che Atene non era un caso, ha fatto meglio a Pechino ’08 dove è arrivato in finale. L’epica semifinale vinta su Blake (che aveva sconfitto Federer), a cui annullò tre matchpoint, è una delle partite più belle della carriera di Gonzalez, che si arrese a Rafa Nadal, fresco vincitore di Wimbledon e da due settimane numero uno del mondo.

Seguendo la scia di Pechino, il cileno ha iniziato alla grande il 2009 vincendo per la quarta volta il "suo" torneo di Vina del Mar. Poi tanti piazzamenti lo hanno riportato nei pressi della top ten. A Parigi l’occasione della vita. Nadal è fuori. "Mano di Pietra" sembra perfetto per il ruolo di sfidante di Federer. Invece, la semifinale con Soderling diventa un incubo. Lo svedese vince i primi due set, il cileno non molla e si porta sul 4 a 1 al quinto! La luce si spegne.

Il 2010 è faticoso sin dall’inizio. A Vina del Mar perde da Bellucci. Dopo aver giocato a Miami, gioca solo tre match, si presenta a Parigi in condizioni deficitarie, perde al secondo turno da Dolgopolov e si ferma, per colpa di una tendinite rotulea bilaterale. Dal suo sito dice: "Mi fermo per dieci settimane, salto quattro tornei e tristemente dico addio al quarto di Davis".

La sosta risolve poco. Torna a New Haven, perde subito, poi a New York si ritira in avvio di secondo set con Dodig. Dopo gli Us Open Gonzalez decide di operarsi all’anca. Intervento delicato e stop lunghissimo. Dovesse tornare a Belgrado sarebbe rispettata la previsione iniziale che lo dava fuori per sette mesi. In questi ultimi mesi "Mano di Pietra" si è riposato ed ha seguito, da eroe nazionale, con grande attenzione la vicenda dei trentatré minatori cileni.

Da qualche settimana ha ricominciato ad allenarsi e lo ha fatto con l’argentino Horacio Matta, con cui intensificherà la preparazione negli Stati Uniti, prima di volare a Belgrado, dove sarà in campo grazie ad una wild card. Poi con il ranking protetto giocherà i grandi tornei sul rosso, prima di volare a Parigi.

Alessio Morra

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