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13/03/2011 11:49 CEST - BNP Paribas open

Sharapova a fatica Kuznetsova fuori

TENNIS - Nella sessione serale Maria Sharapova, alla prima uscita ufficiale dopo Melbourne, impiega quasi tre ore per avere la meglio diella Medina Garrigues. La Kuztnetsova fuori al secondo turno per mano della wild card americana McHale. A notte fonda Soderling supera Berrer in due set. Da Indian Wells, Vanni Gibertini.

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Dopo una sessione pomeridiana da tutto esaurito (23.466 spettatori, record del torneo per una sessione diurna), conclusa con l’esordio vittorioso del numero 1 del mondo Nadal, il primo incontro serale sul centrale di Indian Wells tra Maria Sharapova e Anabel Medina Garrigues inizia un po’ in sordina: le tribune sono piene neanche a metà ed il cambio della guardia degli spettatori sugli spalti contribuisce a creare un’atmosfera quasi da smobilitazione. L’entusiasmo del pubblico è, infatti, ancora tutto rivolto al maiorchino, che ha concesso solo due giochi all’avversario De Voest, e che in conferenza stampa si mostra relativamente loquace nonostante le domande come al solito piuttosto banali. Visibilmente stanco nonostante l’impegno poco probante (forse non ha ancora recuperato le 9 ore di fuso orario tra qui e Charleroi), intrattiene i presenti parlando di come non sappia se è meglio un primo turno difficile o una vittoria veloce, di come da piccolo giocava di fatto due rovesci a due mani (uno a destra ed uno a sinistra) e di come non sappia bene se definirsi destrorso o mancino (noi un’idea ce l’abbiamo), il tutto in un inglese che sembra lievemente migliorato. Ma forse in questo caso siamo noi a non aver recuperato il fuso orario… In ogni modo, bisogna aspettare la fine della conferenza stampa, quando si passa dall’inglese allo spagnolo, per sentire un paio di risposte interessanti: “Avrei voluto provare qualcosa di diverso in questa partita, ma le condizioni sono molto diverse da Charleroi, non mi ci sono ancora abituato. Poi c’era vento, e non sono riuscito a testare qualche variante tattica. Anche se ho giocato poco adesso vado in albergo a riposarmi, niente allenamento supplementare”.

Onorato dovutamente il capo classifica, e sostituita la crema solare con una robusta felpa a maniche lunghe, ci avventuriamo a seguire il match di Sharapova, che durante tutta la prima partita si trova ad inseguire, perdendo spesso e volentieri la misura dei propri colpi. Rimane però in scia dell’avversaria e, come dicono da queste parti, “when the chips are down”, quando i gettoni sono sul tavolo, da combattente di razza qual è limita gli errori ed infila 4 giochi consecutivi aggiudicandosi il set per 7-5.

Nel secondo parziale, dopo un curioso infortunio della Medina Garrigues che si fa accudire la caviglia in campo per quasi 10 minuti, Maria perde la bussola, si perde in alcuni doppi falli da incubo (con la prima che finisce a metà del rettangolo di battuta nel suo campo) va sotto di un break e palla per il doppio break. Ma mentre gli spettatori danno fondo a tutte le loro risorse per tenersi al caldo (dalle coperte di pile ai cappotti), Sharapova ritorna sotto, recupera il break e si issa a due match point sul 6-5. Due rovesci però volano oltre la linea di fondo su quei due match point, si giunge al tie-break dove Sharapova, invece che far valere la sua maggiore attitudine alla “pugna”, combina una frittata dopo l’altra (inclusi due doppi falli) e consegna letteralmente il parziale alla tignosissima spagnola. Dopo 2 ore e 16 si va al terzo set, con Soderling e Berrer _ per Pistolesi un match...imbarazzante: il nuovo pupillo contro il vecchio _ che probabilmente vanno ad informarsi sugli orari di chiusura dei ristoranti della zona. Fanno però appena in tempo a procurarsi l’elenco telefonico che nel terzo set Sharapova si porta in un baleno 5-0, per poi concedere alcuni dei suoi ormai soliti errori non forzati,ma chiudere comunque per 6-1 quando mancano quattro minuti alle tre ore di gioco. Forse riusciremo a non arrivare svegli al momento del passaggio all’ora legale.

Nel frattempo dai campi secondari arrivano le notizie della sconfitta di Tsonga contro Malisse (7-6, 7-5), di quella di Monaco contro Sweeting, ma soprattutto sorprendente uscita di scena di Svetlana Kuznetsova per mano della wild card americana Christina McHale (7-6, 7-6). Un altro inizio d’anno in salita per “Kuzi”, sottolineato anche dallo scarso interesse dimostrato dai media per le sue partite: nessun giornalista ha infatti richiesto di parlare con la vincitrice di due tornei dello Slam dopo il suo incontro.

Nell’ultimo incontro del programma, giocato davanti ad uno sparuto manipolo di temerari che ha sfidato il freddo e l’ora tarda, Robin Soderling ha fatto del suo meglio per terminare la partita entro mezzanotte: sembrava sulla buona strada per riuscirci quando si era portato avanti per 6-3, 4-1 pesante, poi però ha allentato la presa ed ha consentito ad un volitivo Berrer di recuperare fino a portarsi sul 6-5. L’ex allievo di Pistolesi ora ci crede, si cambia persino la maglietta, sull’1-1 nel tie-break tira fuori un passante di rovescio da cineteca, ma alla fine, venti minuti dopo la mezzanotte, deve soccombere per 6-3, 7-6(4). 

Vanni Gibertini

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