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08/04/2011 10:37 CEST - LA CURIOSITA'

"Gillou", il conquistatore

TENNIS - Vincendo in gennaio il torneo di Sydney, Gilles Simon ha ultimato un'impresa: vincere (nel giro di quattro anni) tornei in tutti e cinque i continenti. Il francese ha compiuto un'impresa da numero uno, considerato che è riuscito ad emulare Rod Laver, Ivan Lendl, John McEnroe e John Newcombe che hanno vinto in ogni angolo del mondo. Alessio Morra

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Il tennis è uno sport mondiale. Si gioca (da sempre) in ogni parte del mondo. In Africa, però, si giocano solamente due tornei, Casablanca e Johannesburg. Uno la settimana successiva a Miami e l’altro dopo Melbourne. ll Sudafrica, tra l'altro, è tornato nel calendario ATP dopo un'assenza di molti anni. Va da sé che questi due tornei difficilmente avranno nell’albo d’oro (un giorno) né Nadal né Federer né Djokovic, che hanno vinto in ogni angolo del mondo, ma non nel continente nero. Oggi c’è solo un tennista che ha vinto in tutti i continenti, come Ivan Lendl, Jimmy Connors, John Newcombe e Rod Laver: è Gilles Simon, che, vincendo in gennaio a Sydney, ha ‘conquistato’ il mondo.

La conquista parte da casa, perché Gillou, come ogni francese che si rispetti, vince in patria. Il torneo di Marsiglia, nel 2007, è il primo. Battendo in Francia due che sono di casa, Soderling e Baghdatis. Nel mese di settembre vince anche sul rosso di Bucarest, in finale su Hanescu. Sulla terra di Casablanca, nel maggio 2008, vince il torneo ‘fondamentale’ per la conquista dei cinque continenti. Dove parte dalle qualificazioni, nonostante sia numero 36. Sul suo cammino trova quattro francesi, in finale sconfigge Benneteau.
Il terzo anello lo conquista, due mesi dopo, ad Indianapolis, dove batte Tursunov e si lancia soprattutto verso i piani alti del tennis. Perché pochi giorni dopo batte a Toronto Roger Federer! In Canada raggiunge per la prima volta le semifinali di un ‘1000’, dove perde da Kiefer. Simon torna a Bucarest e vince il quinto torneo della sua carriera, in finale l’avversario è Moya.  Il match con Nadal vinto a Madrid è epico, in premio la prima finale in un ‘1000’, persa con Murray.

Al Masters di Shanghai ‘Poussin’ Simon batte Federer e lo elimina assieme a Murray. In semifinale Djokovic lo batte in tre set. Il 2009 lo vede subito nei quarti a Melbourne, l’avversario è Nadal, che vince in tre set, ma arriva il best ranking: Simon è numero 6. L’annata non è da ricordare, ma vince un torneo a Bangkok, l’Asia è conquistata, dopo il successo su Troicki. Il 2010 è un anno difficile a livello fisico. Simon gioca poco e vince pochissimo, quando rientra.  La zampata c’è, a Metz: seconda vittoria in casa, nell’ultimo atto batte Zverev. Un buon finale di stagione convince Forget, che lo schiera nella finale di Belgrado, ma sul due pari gli preferisce Llodra, che perde tre set a zero. La delusione è tantissima, considerato che dall’altra parte della rete c’è Troicki, che Simon ha sempre sconfitto. Quando al torneo di Sydney Simon arriva in finale, senza perdere un set, trova proprio Troicki, e lo sconfigge per la quinta volta 7 – 6 7 – 5.

Nei quattro angoli del mondo hanno vinto in tanti: da Nadal a Federer, da Djokovic a Roddick, da Nalbandian a Gonzalez, ma tra i giocatori in attività quello più vicino ad eguagliare Simon, Connors, ma anche Muster e Krickstein, è stato Juan Carlos Ferrero, vincitore in Sud America, a Dubai, a Casablanca, naturalmente in Europa, ma è caduto nella finale di Auckland, nel 2008, sconfitto da Kohlschreiber.

Alessio Morra

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