23/04/2011 18:20 CEST - ATP Barcellona

Nadal a un passo dal club delle 500

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Tanta pioggia e poco spettacolo nei quarti di finale del torneo di Barcellona, che vedevano in campo quattro top ten e cinque padroni di casa. Ma alla fine non ci saranno due semifinali tutte spagnole. L'intruso è infatti il croato in ascesa Ivan Dodig, che nel match più combattuto tra i quattro di oggi (nascosto alle telecamere e dirottato sul campo 1 a causa del maltempo), ha sorpreso Feliciano Lopez, dopo che nei turni precedenti aveva superato Soderling e Raonic.

Sarà allora lui domani a sfidare Rafa Nadal, messo in campo contro Gael Monfils nel primo match dagli organizzatori, che, consci della minaccia di pioggia, hanno forse voluto dare al numero uno del mondo la garanzia di concludere il suo match in giornata.

Nadal non ci ha messo molto a chiudere la pratica, lasciando al francese solo quattro giochi in un incontro caratterizzato da due set fotocopia con Monfils che tiene il primo servizio, prima di cedere i due turni di battuta successivi per poi conquistare un secondo inutile game a fine parziale. Il parigino, al suo secondo torneo dopo l’infortunio di due mesi e mezzo al polso sinistro, non è riuscito a fare meglio del colombiano Giraldo, che ieri aveva rimediato esattamente lo stesso misero bottino.

Monfils, sotto 7-1 nei precedenti con Nadal, è stato costretto a remare per tutto il match due metri dietro la riga di fondo, rincorrendo i drittoni dello spagnolo. Ha potuto opporre solo molti errori sia di dritto che di rovescio, qualche fucilata della disperazione e alcune sporadiche palle corte, sulle quali, peraltro, Nadal si avventava come una furia, conquistando la maggior parte delle volte il punto. Come nell’occasione che ha dato allo spagnolo la palla per il primo break nel secondo set, conclusa da una notevole soluzione di polso dopo un confronto ravvicinato nei pressi della rete innescato proprio da un drop di Monfils.

«Ho giocato il mio miglior match del torneo», ha detto Rafa in conferenza stampa, dopo aver ottenuto la 32ma vittoria consecutiva sul rosso, in una striscia vincente che risale alla famosa sconfitta contro Soderling al Roland Garros del 2009. Per lo spagnolo è anche la 28ma vittoria in 29 incontri a Barcellona e il 499mo match vinto in carriera. Non si vede come domani non possa ottenere il 500mo sigillo contro Dodig, entrando così a nemmeno 25 anni in un club che nell’era Open comprende solo altri 36 giocatori. Nadal sarebbe il secondo più giovane, dopo Borg, a raggiungere questo traguardo.

Il secondo quarto si è potuto disputare solo dopo più di due ore di interruzione per pioggia.

David Ferrer ha concesso a Jurgen Melzer solo un game in più di quelli che gli aveva lasciato una settimana fa nella semifinale di Monte Carlo.

L’austriaco avrebbe potuto almeno rendere più combattuta la partita, ma è stato tradito dai nervi nei momenti cruciali dell’incontro.

Dopo aver subito il break al quarto gioco, il neo numero 8 del mondo ha dovuto rimontare da 0-30 sull 1-4 e ha dovuto annullare due set point sul 2-5, ma ha avuto la chance di rientrare in partita quando, sul 3-5, ha conquistato i primi due quindici sul servizio di Ferrer. A quel punto, però, ha perso quattro punti consecutivi con altrettanti errori e ha scagliato la racchetta a terra per la frustrazione.

L’austriaco regala il break anche a inizio secondo set e il match sembra andare definitivamente dalla parte di Ferrer, ma poi, improvvisamente, arrivano le prime tre palle break del match per il semifinalista del Roland Garros 2010, anche grazie a un doppio fallo dello spagnolo. Melzer fallisce le prime due occasioni, ma si avvantaggia di un gratuito di dritto di Ferrer sulla terza.

Sul 2-1 Melzer, al cambio di campo, Ferrer si fa massaggiare a lungo sotto il ginocchio, all’altezza del polpaccio. Rientrato in campo con una fasciatura, annulla alla grande due palle break. Non succede nulla fino al 3-3, quando l'austriaco cede di nuovo la battuta, prima con un discutibile serve & volley sul 30-30 e infine con un rovescio scagliato in rete sulla palla break. Finisce con un altro break sul 5-3, con Melzer ormai mentalmente fuori dalla partita.

L’impressione è, comunque, che il giocatore che Melzer aveva battuto a Parigi l’anno scorso fosse molto diverso dal Ferrer di quest’anno che ha acquisito una grande continuità e, sulla terra, è come rendimento al momento inferiore solo a Nadal.

Domani per il valenciano ci sarà il neo top 10 Nico Almagro che ha battuto nell’ultimo match della giornata il rientrante Juan Carlos Ferrero, campione a Barcellona giusto dieci anni fa. Match dall’andamento schizofrenico in avvio, con Almagro che conquista i primi 11 punti e fallisce tre palle del 3-0 con due break, prima di subire il ritorno di Ferrero che realizza a sua volta un parziale di 8 punti consecutivi e rientra nel set. Si lotta fino al 3-3. L’ex numero 1 del mondo recupera ancora una volta da 0-40, ma poi inizia a farsi sentire anche la stanchezza dell’aspra battaglia di ieri contro il nostro Vagnozzi. Diversi, infatti, sono gli errori di misura di Mosquito, che cede gli ultimi due servizi del set.

Nel secondo Juan Carlos reagisce a un break dell’avversario, ma poi Almagro scappa definitivamente sul 5-2 e non ha difficoltà a chiudere un game dopo al primo match point.

Risultati:
(1) R. Nadal (ESP) b. (7) G. Monfils (FRA) 62 62
(4) D. Ferrer (ESP) b. (6) J. Melzer (AUT) 63 63
I. Dodig (CRO) b. F. Lopez (ESP) 64 26 64
(8) N. Almagro (ESP) b. J. C. Ferrero (ESP) 63 63

Mauro Cappiello