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23/04/2011 01:17 CEST - CHALLENGER NAPOLI

Volandri in finale a Napoli

TENNIS - A Napoli la finale sarà Volandri - Schoorel. Il livornese ha sconfitto l'austriaco Haider Maurer in due set, 6-4 6-0, mentre l'olandesone ha dovuto faticare parecchio per piegare la resistenza di Ivo Minar, del quale è venuto a capo solo dopo 3 sofferti parziali. Ma il challenger partenopeo è anche curiosità e aneddoti, scopriamone alcuni insieme. Giuseppe Porcelli e Alessio Morra

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Vola Volandri in finale a Napoli con il gigante olandese Schoorel.
Un torneo perfetto fino ad ora quello del livornese che ha sofferto solo nel primo set per sconfiggere l’austriaco Haider Mauer
che aveva già affrontato e sconfitto due settimane fa a Barletta.
Il primo set è stato molto equilibrato con Filo che provava a scappare e l’austriaco pronto a reagire. Il pubblico ha sostenuto Volandri dal primo punto anche perché Haider Mauer, con i suoi continui lamenti, le racchette spezzate e le palline spedite in orbita, non suscita molta simpatia.
Il n.95 del mondo ha cercato di restare aggrappato al match punto dopo punto. Ha annullato ben 8 set point ma nel finale del set l’esperienza e la maggiore tenuta mentale di Volandri hanno avuto la meglio (6-4).
Haider Mauer è poi crollato denotando i suoi evidenti limiti psicologici. Un crollo verticale e un secondo set praticamente buttato, 6-0.
Sono legatissimo a Napoli e sto giocando molto bene – ha dichiarato il livornese a fine match – il sostegno del pubblico è molto importante per me, ora bisogna fare un ultimo passo”.

L’ultimo passo sarà con Schoorel, recente vincitore del Challenger di Roma, in gran forma, che ha però dovuto faticare molto per superare un Minar redivivo. Dopo un primo set deciso da un break a favore di Schoorel (6-4), il ceco ha imposto il suo gioco, è stato preciso nei momenti decisivi ed ha conquistato il secondo parziale al tie break.
Durante la partita un frastuono ha fermato i giocatori …. un incidente sul lungo mare di via Caracciolo. Tanto rumore, ma niente di grave. Breve interruzione, poi tra un “mi hai tagliato la strada” ed un “eri tu che andavi troppo veloce”, i due tennisti, immersi nella realtà caotica e folkloristica di Napoli, hanno deciso di riprendere il gioco nonostante le interferenze.
Un rush finale tutto per l’emergente olandese capace di chiudere 6-4 sfruttando al meglio il suo rovescio mancino ad una mano e i tanti errori di Minar che, forse per la stanchezza, è diventato molto falloso. 
Oggi alle ore 11.00 si assegna il titolo. Mare e sole sono già li, di sicuro le tribune saranno gremite. Si attende lo spettacolo di una sfida senza favorito.

Risultati:

Volandri b Haider Maurer 64 60

Schoorel b Minar 64 67 64

PILLOLE DAL DIETRO LE QUINTE

Non bisogna scavare troppo per trovare immagini belle o curiose, relative alla Napoli Cup.

Anche se fa piacere pensare a quello spagnolo che diede vita ad uno splendido match assieme all’esperto Kenneth Carlsen, che nonostante fosse infilato con puntuale regolarità, prendeva sempre la rete. Quello spagnolo, allora numero 199, era David Ferrer.

Due anni fa Dick Norman si presentò con moglie (incinta), figlio e mamma, una signora di mezza età, che non smetteva mai di incitarlo. Esattamente due mesi dopo, in doppio, giocò la finale del Roland Garros.

Sempre due anni fa, il martedì, la pioggia travolse il torneo, tutti gli stand si popolarono. In uno c’era una (splendida) ragazza, che provava a studiare, con la pioggia scrosciante ad un passo, e con almeno una cinquantina di persone in sei o sette metri quadri. Un’immagine meravigliosa.

L’anno scorso si presentò Igor Kunitsyn, perse subito e raccolse pochi games. Il motivo? Era troppo impegnato a leggere Agatha Christie.

Quest’anno, oltre al sosia di Toni Servillo, si è visto il serbo Nikola Ciric giocare, nel primo turno contro Sijsling, a maniche lunghe, con abbondanti venticinque gradi. Forse pensava di giocare il challenger di Tampere.

"Alors on Dance" è stato uno dei grandi successi della scorsa Estate, la cantava un belga Stromae. Sarà per questo che Steve Darcis ha passato gran parte del tempo con le sue enormi cuffie, che vanno tanto di moda, ad ascoltare musica?

Mentre Haider Maurer, potrebbe essere ribattezzato ‘l’uomo telefono’. Quando non era in campo, era sempre al telefono. Quando ha abbandonato il cellulare è passato all’iPad.
 

Alessio Morra

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