ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Volandri in semi. Potito out

30/04/2011 03:54 CEST - TORNEI ATP

Volandri in semi. Potito out

TENNIS - A Belgrado Volandri si guadagna la semifinale su Granollers, battuto in due set 6-2 6-4. Adesso se la vedrà con Feliciano Lopez. In semi anche Djokovic. A Monaco, invece, Potito Starace si è dovuto arrendere 7-6 7-6 a Petzschner. Vincono anche Stepanek, Mayer e Davydenko. All'Estoril, infine, Del Potro doma Soderling in due set. Due quarti di finale non si sono conclusi per l'oscurità. Mastroluca, Pagani, Morra

| | condividi

ATP BELGRADO

Volandri b Granollers  62 64

Gioia azzurra. Volandri è in semifinale. E con una prestazione tutta da ricordare: Filippo è stato tatticamente ineccepibile e ha lottato punto su punto, senza mai avere passaggi a vuoto. Insomma, del Volandri di oggi bisogna essere felici. E che questo pomeriggio il livornese facesse sul serio lo si era capito subito: dopo i primi 2 game infatti trova il break che lo porta subito in vantaggio 2 a 1. Il quarto game, strano e inusuale dirlo, è quello che decide il primo set: sono 16 i punti giocati e Filo riesce a reggere all'assalto di un Granollers che piano piano inizia ad avere sempre meno fiducia nei suoi colpi e nel suo gioco. Le frequenti smorzate che aveva messo in mostra ieri contro Troicki oggi infatti non fruttano: Volandri c'è, è in condizione e sgroppa come un forsennato da una parte all'altra del campo, ribattendo di tutto. Un esempio calzante può essere il punto sul 3-1 15-40 con Granollers al servizio: recupera una smorzata e sul successivo pallonetto al volo dello spagnolo sforna un contro-pallonetto spalle alla rete che l'avversario può solo toccare e nulla più. Continua così il primo set, in cui Filo riesce ad attaccare, costruendosi i punti in ottimo modo, e a difendersi con i denti, ottenendo anche punti insperati. Ottimo anche il rendimento in risposta: non mancano infatti risposte vincenti sia di dritto sia di rovescio. Si chiude così il primo set, con il livornese che termina il parziale 6-2.

Nel secondo set Filippo riesce subito a portarsi in vantaggio ottenendo il break che lo porta 2 a 1 sopra. Nel cambio campo Granollers chiede l'intervento del fisioterapista per un fastidio al gomito e braccio destro, ma la pausa non manda fuori giri Volandri che continua con il suo gioco, muovendosi veramente bene e mantenendo lucidità e sapienza tattica. Si porta dunque 3-1 e da lì entrambi i giocatori tengono il proprio turno di servizio. Sul 5-4 Volandri va a servire per il match e dopo aver concesso 2 palle break riesce a chiudere al primo match-point.
Dunque quest'oggi abbiamo visto un Volandri di lusso, che arriva in semifinale per la prima volta dopo Buenos Aires nel 2008. Ora se la vedrà con Feliciano Lopez che nella partita precedente aveva sconfitto Albert Montanes 6-4 6-4.

Altri risultati:

Djokovic b. Kavcic 63 62

Lopez b Montanes  64 64

Tipsarevic b Devvarman 63 36 64

ATP MONACO

Petzschner b Starace 76(3) 76(8)

"Se si sa esattamente che cosa si farà, perché farlo?" diceva Picasso. A giudicare da questa sua filosofia, non è un caso se Philip Petzchner è soprannominato, appunto, Picasso. Potrebbe fare tutto, ma ha il merito, quando va bene, o la colpa, nelle giornate storte, di sacrificare il pensiero razionale per l'improvvisazione. Contro Starace, è in modalità positiva. Concede pochissimo al servizio (nove punti persi con la prima nel match), accumula vincenti di dritto e detta tempi e andamento del match. Poto, che in Baviera non ha punti da difendere, si adatta, mette in campo tutte le armi che ha, ma non riesce a spostare la partita dalla sua parte. Così il diritto di Petzschner scava la differenza e decide la vittoria: 76 76.

Primo set senza break, e con una sola palla break salvata dall'azzurro, deciso al tiebreak vinto da Petzschner per 7 punti a 3. Nel secondo copione simile. Non ci sono break, ma sul 6-5 Starace si procura due set point sul servizio Petzschner, che estrae dal cilindro due ace uno via l'altro e allunga ancora al tiebreak che chiude per 8-6 al secondo match point

E' la quinta volta in stagione che Starace arriva almeno ai quarti di finale, dopo la finale di Casablanca, la semifinale di Santiago e l'uscita nei quarti a Sydney e Costa do Saouipe. Petzchner, mai oltre i quarti in stagione (ha perso da Berdych a Dubai), è al secondo torneo sul rosso nel 2011. A Montecarlo ha perso da Cipolla nel primo turno delle qualificazioni. Tra i due c'è un solo precedente, che risale al Challenger di Wolfsburg del 2003: vittoria per Starace in rimonta 46 62 60.

In avvio la partita è poco decifrabile. Starace si appoggia molto bene sul suo solido servizio kick esterno da sinistra e vince quasi tutti gli scambi medio-lunghi. Dei primi game, però, si ricordano più gli errori, soprattutto di dritto per entrambi, che vincenti: spicca il drop lungolinea di dritto che dà a "Picasso" il punto del 2-1. Con un'altra palla corta, nel game successivo, il tedesco si procura la prima palla break dell'incontro (e l'unica in tutto il primo set), che Starace annulla con una solida prima.

Petzschner inizia gradualmente a ritrovare il diritto, colpo con cui inizia a fare la differenza e che gli permette di giocare con più insistenza sull'uno-due e chiudere con l'accelerazione vincente, e quando può appoggiarsi al servizio non rinuncia all'idea di verticalizzare il gioco e chiudere a rete. L'impressione è che faccia un po' meno fatica rispetto all'azzurro a tenere i suoi turni di battuta. L'azzurro viene costretto due volte ai vantaggi nel set e fa solo cinque punti nei giochi di risposta. In più, spende più energie negli scambi da fondo.

Inevitabile, dunque, il tiebreak. E il primo minibreak è a favore di Petzchner che allunga 2-0 grazie anche al nastro che accorcia il suo diritto e lo rende irraggiungibile. Si gira sul 4-2 con Starace che si regala due punti da applausi: una combinazione drop-lob e una volée stoppata a seguire il suo consueto servizio a uscire dal lato sinistro. Ma un brutto errore di diritto dell'azzurro manda Petzchner a servire sul 5-2. Sul 6-2 Poto annulla il primo set point con una perfetta palla corta lungolinea di rovescio, ma è un'illusione. Petzchner si posiziona molto esterno per disinnescare la seconda di Starace, che prova a prendere la rete col back di rovescio, ma viene infilato dal passante di dritto anomalo a sventaglio di Picasso.

Deve ancora salvarsi ai vantaggi Starace, nel primo game del secondo set (era stato avanti 40-15), che non offre particolari variazioni tattiche rispetto a quanto già visto. L'azzurro, giocatore reattivo più che proattivo, più a suo agio nell'appoggiarsi all'energia della palla dell'avversario, fatica a leggere il gioco di Petzschner e ad aprirsi delle possibilità nei turni di servizio del tedesco. A parte le variazioni col drop, Poto subisce il maggiore eclettismo dell'avversario. L'azzurro non commette particolari errori, né sul piano strategico né su quello dell'esecuzione, ma la sua costanza oggi non è produttiva. In genere, contro un avversario discontinuo mantenere uno stesso livello di gioco nell'arco di tutto il match aiuta. Ma il tedesco riesce a contenere le pause e a trovare picchi di rendimento più alti. Conquista una nuova palla break nel settimo gioco (grazie a un notevole schema palla corta-pallonetto), che Starace di nuovo annulla appoggiandosi ancora alla prima kick dall'"ad side".

La contabilità del secondo set racconta un andamento perfettamente speculare al primo, con la sola differenza che Starace serve per primo nel parziale, almeno fino al 6-5 Starace. Qui si apre uno spazio di cambiamento. Starace si procura le prime palle break del match, che potrebbero valere il secondo set. Petzschner, costretto a ripetere la prima tre volte, annulla la prima con un'ace e siccome il suo soprannome è Picasso e non Paganini sulla seconda si ripete. Starace avrebbe anche un rovescio non difficile per aprirsi una terza chance, ma stringe troppo e sbatte a terra la racchetta. Il diritto vincente di Petzschner vale il secondo tiebreak.

Petzschner si esibisce in un serve&volley e in un gran dritto in corsa, ma l'azzurro tiene bene il campo e risponde con un rovescio stretto e un attacco di dritto da sinistra all'incrocio delle righe sull'angolo del rovescio. Si gira sul 3-3 dopo un errore di diritto dell'azzurro. Al cambio campo primo minibreak, ed è per Starace che approfitta di un regalo del tedesco che manda lunga una volée di diritto a campo aperto. Non siamo ai livelli di Roddick in finale a Wimbledon, ma il primo vero errore "molto gratuito" del tedesco è potenzialmente pesante. Il minibreak, però, dura lo spazio di due punti: il tempo di trovare un'accelerazione di dritto dal centro in avanzamento e riportare il punteggio in parità (5-5), con una circolarità non priva di qualche significato, proprio con una volée di diritto. Il settimo ace vale il primo match point Petzchner, che lo gioca alla risposta: Starace attacca il rovescio del tedesco, che gioca in back difensivo, Starace entra col dritto anomalo a uscire e si gira sul 6-6. Come prima, al cambio campo è minibreak. Ma stavolta lo conquista Picasso, che costruisce bene il punto e chiude con la volée bassa lungolinea. E stavolta va. Attacco in back di rovescio per l'8-6 finale.

Picasso, oggi in giornata da periodo rosa, conquista la prima semifinale del suo 2011.

Mayer b Dimitrov  76(4) 36 64

Se avevate già preparato i pop-corn per un'eventuale semifinale tra il tennista cubista Philip Petszchner e il bulgaro coi movimenti stilisticamente perfetti Grigor Dimitrov non vi resta che buttarli. Eh sì, il talento cristallino del giovane bulgaro quest'oggi ha dovuto soccombere al padrone di casa Florian Mayer, 27enne 35esimo al mondo. La partita potrebbe essere così definita: da una parte lo stile e la perfezione tecnica, dall'altra la mancanza totale di questi (in mano, al posto della racchetta, sembra abbia una zappa). Ma passiamo alla cronaca.
Il primo set è caratterizzato dalla regola del servizio: entrambi i giocatori tengono il proprio turno di battuta fino al tie-break dove il tedesco si impone 7-4. Dimitrov fatica eccessivamente in risposta e sbaglia qualcosa di troppo con il rovescio ma dopo essersi trovato sotto a inizio secondo set 2-0 si riprende, portandosi 2 a 1 contro-brekkando il tedesco. Una grossa mano gliela dà il servizio: quando questo colpo gira non c'è gioco e anche la seconda palla è particolarmente efficace. Il bulgaro così, dopo essersi portato 2 a 1, riesce a rimettersi in carreggiata e successivamente a staccare Mayer concludendo 6-3 (brekkando il tedesco altre due volte).
La partenza del terzo set è una fotocopia del secondo, con il giovane bulgaro che prende il break in apertura. Sotto 2 a 0, nonostante alcuni colpi veramente strepitosi con qualche sublime soluzione di tocco qua e là, non riesce a riportarsi in parità e cede 6-4 a un Mayer sulle ginocchia.
 

Stepanek b Kohlschreiber 6-4 6-0
Il terzo quarto di finale della giornata si è giocato tra Radek Stepanek, che al secondo turno aveva eliminato l'imprevedibile D.Brown, e il tedesco Philipp Kohlschreiber. A vincere è stato Stepanek con un sonoro 6-4 6-0. Molto cinico il ceco Stepanek che è riuscito a realizzare cinque delle sette palle break concesse dal tedesco e a concludere la partita in 1 ora e un quarto.

Davydenko b Cilic 75 63

L'ultimo quarto di finale della giornata vedeva impegnati il russo Nikolay Davydenko e il croato Marin Cilic, l'anno scorso giunto in finale. Se l'aggiudica Davydenko 7-5 6-3 in un'ora e 49 minuti, servendo molto bene (70% di prime in campo) e realizzando 3 break all'avversario. Un buon segnale di ripresa dunque per il russo che dopo la finale di Doha quest'anno non aveva più brillato.

Da segnalare inoltre che la coppia Bolelli/Zeballos è giunta in finale e incontrerà la coppia vincente tra A.Beck/Kas e Cerretani/Shamasdin.

ATP ESTORIL

Soderling e Del Potro si sfidarono un anno e mezzo fa in semifinale al Masters, poi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. L’argentino ha perso un anno, mentre lo svedese è diventato numero quattro del mondo.
I due hanno dato vita ad un bellissimo match all’Estoril, interrotto dalla pioggia proprio mentre stava per cambiare padrone. Ma partiamo dall'inizio. Soderling ha fatto la partita, ma Del Potro, più pratico, ha vinto il primo set. Sembrava una di quella partite di calcio dove c’è una squadra che con maggiore facilità crea occasioni da gol, ma alla fine perde. Perché, in genere, per vincere bisogna essere pratici, solidi e giocare bene nei momenti importanti. L’argentino nel primo set ha dovuto fronteggiare ben quattro palle break, annullandole. Alla prima occasione ha tolto il servizio alla prima testa di serie. Soderling spesso ha provato ad attaccare, ed ha fatto bene, ma con il rovescio Del Potro, di verde vestito, ha fatto spettacolo.
La splendida Jenny guardava preoccupata il suo Robin e forse anche le nuvole minacciose che si avvicinavano. La pioggia, puntuale, è arrivata sul 4 a 1 per Soderling, con lo svedese vicino al doppio break (si trovava avanti 30-15 e serviva l'argentino). Alla ripresa delle ostilità, tre ore e mezza più tardi, il match è però tornato nelle manone di Del Potro, che, una volta recuperato il servizio perso, ha poi brekkato di nuovo lo svedese ed ha chiuso per 6-4 7-5 in poco meno di due ore.
In semifinale incontrerà Pablo Cuevas, che nel primo match della giornata ha sconfitto Bellucci, in una sfida tutta sudamericana. Un break ha deciso il primo set. Cuevas, dove aver annullato due palle break nel quarto gioco, ha tolto il servizio a Bellucci sul due pari e senza pericoli ha chiuso la prima frazione. L’uruguagio in apertura di secondo set ha strappato il servizio al brasiliano. Senza ostacoli ha portato a casa il match ed ha confermato il buon momento di forma. Per lui seconda semifinale dopo quella raggiunta, tre settimane fa, ad Houston.

Gli altri due quarti, cominciati in forte ritardo a causa della pioggia, non si sono conclusi. Kevin Anderson e Fernando Verdasco sono stati stoppati giusto al termine del primo set, che il sudafricano si è aggiudicato al tie break, mentre Raonic e Simon hanno lasciato il campo sul 6-5 in favore del francese, servizio Canada.

Risultati:

Del Potro – Soderling 6-4 7-5
Cuevas b Bellucci 6-4, 6-2
Anderson – Verdasco 7-6(2) sospesa
Raonic – Simon 5-6 sospesa
 

 

 

 

Alessandro Mastroluca, Francesco Pagani, Alessio Morra

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Gioco di prestigio di Agassi

Quote del giorno

"Roma o Parigi? Se dovessi scegliere, vi dico subito che punto a vincerli entrambi"

Francesca Schiavone