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06/05/2011 00:03 CEST - Tennis Flash

Moya: "Federer può vincere un altro Slam"

5 maggio 2011

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Lo spagnolo Carlos Moya, ritiratosi dal tennis giocato lo scorso novembre, parlando di Roger Federer ha dichiarato di ritenere lo svizzero ancora in grado di aggiungere uno Slam alla sua già abbondante collezione. "Non c'è nulla da fare contro la genetica ed il corpo, invecchiando il corpo perde potenza," ha detto Moya. "Il caso di Federer mi ricorda quello di Sampras, quando tutti pensavano che si sarebbe dovuto ritirare e nel suo ultimo torneo, vinse gli US Open. Il più grande giocatore della storia non può mai essere dichiarato finito. Spero che Federer continui a giocare al meglio, perché è un piacere vederlo giocare. Spero che possa prolungare al massimo la sua carriera e non escludo che possa vincere un altro torneo del Grande Slam. Wimbledon è quello in cui avrà le maggiori chance. Quando si ritirerà, ci renderemo conto di quanto è grande il vuoto da colmare e quanto ci mancherà." Il primo numero 1 del mondo della storia del tennis spagnolo, ha poi detto che Rafa Nadal non è imbattibile sulla terra, aggiungendo che gli specialisti delle varie superfici non esistono più. "Nessuno è imbattibile su qualsiasi superficie," ha detto Moya. "Se chiedete ai giocatori chi otterrà più punti quest'anno sulla terra, ovviamente vi risponderanno Rafa. Ma una brutta giornata, una brutta nottata, una brutta partita può capitare a chiunque. Gli specialisti che abbiamo visto dieci anni fa non esistono più. Prima c'erano giocatori come Pete Sampras, Andre Agassi e Goran Ivanisevic, che erano specialisti dei campi veloci o dell'erba e giocatori come Guga Kuerten dovevano fare una gran fatica per ottenere buoni risultati sui campi duri. Ora abbiamo giocatori che possono fare bene sui campi veloci come sulla terra battuta, e viceversa. Coloro che possono dominare su tutte le superfici sono i top players: Nadal, Federer o Djokovic e prima questo non succedeva." Con queste dichiarazioni il vincitore del Roland Garros 1998, non ha fatto altro che aggiungere carne al fuoco ad un argomento sempre più tema di dibattito tra i fan del tennis, quello dell'uniformità delle superfici, ormai sempre più lente, con la (t)erba di Wimbledon a costituire l'esempio lampante di tale tesi.

Stefano Pentagallo

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