13/05/2011 23:28 CEST - Internazionali BNL d'Italia

Schiavone, non riesce il miracolo

TENNIS - Francesca ha scelto le occasioni migliori, il Roland Garros e un incontro di Fed Cup, per battere Samantha Stosur, un'avversaria più forte di lei anche a giudicare dal bilancio dei confronti diretti. A Roma, Francesca non è riuscita a portare il match sul suo terreno preferito: andare fuori dall'ordinaria geometria di una partita di tennis. Rino Tommasi

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ROMA - Sul tavolo amico del Foro Italico il povero tennis italiano ha giocato l’ultima e purtroppo unica sua carta ma i miracoli sono tali perché non avvengono tutti i giorni.

Vista Francesca Schiavone perdere senza attenuanti contro l’australiana Samantha Stosur bisogna ringraziarla per avere scelto le due occasioni più importanti (la finale dell’anno scorso al Roland Garros ed un incontro di Fed Cup quest’anno) per battere un’avversaria probabilmente più forte come dimostra il bilancio complessivo dei confronti diretti.

Purtroppo Francesca non è riuscita a portare l’incontro sul suo terreno preferito che non è la terra battuta ma quello della battaglia fuori dagli schemi del tennis tradizionale per il quale non ha la base tecnica necessaria. E’ una grande agonista, è capace di confondere le idee ed il gioco ad avversarie più forti ma ha bisogno di poterle agganciare nel punteggio e di trasformare l’incontro in qualcosa di meno ordinato e geometrico di una semplice partita di tennis.

Nell’attuale situazione del tennis femminile, orfano delle Williams e della Henin, è legittimo che molte giocatrici tra le prime 10-15 del mondo possano sperare di vincere un grande torneo ed in questo gruppo la Schiavone ci sta benissimo ma i valori sono molto vicini ed i risultati vengono decisi da sfumature.

La dolorosa sconfitta di Roger Federer ha almeno regalato al torneo la presenza nella fase finale di uno dei talenti più puri, del tennis contemporaneo. Richard Gasquet aveva giocato poco e mai troppo bene a Roma ma gli è riuscita una difficile e delicata prova del nove, quella di confermare un grande risultato com’era stata la vittoria su Federer con un successo meno prestigioso ma per questo quasi più difficile com’è stato quello ottenuto su Tomas Berdych che ha una storia diversa ma è anche lui uno specialista nello spreco delle sue eccellente qualità tennistiche.

Sarà bello vederlo contro Nadal, del quale è quasi gemello poichè i due si conoscono da bambini e sono nati nel 1986 a quindici giorni di distanza.

Da non trascurare comunque la curiosa ed interessante candidatura di Andy Murray che si è concesso un set di vacanza contro il tedesco Mayer ma ha poi preso il controllo della partita lasciando al suo avversario solo le briciole.

Rino Tommasi