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16/05/2011 19:04 CEST - Internazionali Bnl d'Italia

Djokovic padrone del Foro. A Parigi sarà il favorito...uno bis

TENNIS - In una finale leggermente inferiore a quella di Madrid, Novak Djokovic ha approfittato di un Nadal che giocava troppo corto. Il serbo si è imposto con un doppio 6-4. La nuova rivalità non ha un contrasto di stili come Federer-Nadal, ma è improntata sullo stesso fair play. Nadal: "Ero il numero 1 sulla terra". Djokovic: "Rafa resta il più forte terraiolo di sempre" Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato Ubaldo Scanagatta

ROMA - Temevo peggio. Temevo che con il Nadal sottotono di questa settimana romana _ senza nulla togliere al simpaticissimo Lorenzi…ve lo ricordate? _ e con il Djokovic logorato da 36 vittorie di fila e soprattutto dalla maratona notturna di sabato sera con Murray, non potessero offrirci una partita decente.

Sono uomini anche loro, non robot e non si poteva pretendere troppo. Ma, pur abbastanza modesta se consideriamo che la giocavano i primi due tennisti del mondo _ tutto è naturalmente relativo, qualche bello scambio c’è stato _ la finale non è stata pessima.

Certo Nadal ha giocato sempre molto corto, incredibilmente corto agli occhi di chi lo ha visto giocare centinaia di volte, e così ha consentito a uno stanco Djokovic di riuscire a comandare proprio nell’occasione in cui se Rafa fosse riuscito a tenere un minimo di iniziativa avrebbe potuto fare suo il match perché Djokovic non era nella condizione di poter giocare un match difensivo e di corsa.

Il loro modo di giocare è abbastanza simile, bombardano da fondocampo e cercando di aprirsi il campo. Non c’è quindi quel contrasto di stili che si può ammirare, ad esempio, quando gioca contro uno di loro Roger Federer. Ma a questo, penso, dovremo abituarsi perché Federer sulla terra rossa sembra inferiore sia a Djokovic sia a Nadal.

Nadal e Djokovic hanno dato prova di grande fairplay nelle dichiarazioni del post-partita. Nadal dicendo “I was the number one on clay”, ero il n.1 del mondo sulla terra in risposta a chi gli chiedeva se in prospettiva Roland Garros non dovesse essere comunque il favorito perché il più forte “terraiolo” del mondo, e Djokovic replicando pochi minuti dopo: “Io sono felicissimo per aver battuto due volte Nadal in 8 giorni perché per me lui resta il più forte tennista sulla terra di sempre, non ha vinto un paio di tornei, ha dominato la stagione sui campi in terra rossa per cinque anni”.

Djokovic e Nadal, a mio (im)modesto avviso hanno creduto di avere offerto uno spettacolo migliore di quello che a me è sembrato, di aver giocato meglio di quanto io ho visto. Djokovic è raggiante “Per aver giocato due match perfetti contro Nadal che mi aveva sempre battuto (9 volte su 9 sui campi rossi)”, Nadal si dice “Non deluso perché rispetto a Madrid ho saputo tenere più l’iniziativa, ho avuto diverse possibilità quando, oltre a strappargli il servizio nel terzo gioco sono andato ai vantaggi sulla sua battuta due volte sul 2 pari e sul 4 pari e sul 3 pari e sul 4 pari sono stato avanti 15-30”.

Però, ribadisco, quello di Roma non è ancora il vero Nadal, perché anche se Djokovic è sicuramente cresciuto in fiducia e quindi prende dei rischi _ soprattutto quanto monta sopra al rovescio quasi saltando sopra la palla sia in in diagonale sia in lungolinea _ il vero Nadal non gioca tanti colpi corti come gli ho visti fare stasera. Certo Nole è stato avvantaggiato, più che dalle 3 ore in più di recupero dovute alla pioggia, dall’aver giocato al fresco, cioè da una temperatura meno pesante (quando nei giorni scorsi di pomeriggio faceva un caldo pazzesco) e ancor più dal fatto che il campo allentato rendesse meno efficaci le rotazioni in top-spin di Rafa.

Ora gli basterà arrivare in finale a Parigi _ ma sono sei partite, non un paio… _ per battere il record delle 42 vittorie consecutive ottenute da McEnroe nel suo magico 1984 (quando in tutto l’anno avrebbe poi perso solo tre volte, da Lendl, Amritraj e Sundstrom). Ma è chiaro che lui, che fino a poco tempo fa veniva considerato uno specialista del cemento (soprattutto quello australiano…), adesso si presenta al Roland Garros almeno come favorito uno bis. Con Nadal. E questo onestamente fino a otto giorni fa nessuno, credo, lo avrebbe detto neppure in Serbia. Djokovic è attualmente il più forte tennista del mondo. Ciò non lo mette al riparo dalle sorprese, se pensiamo che sabato sera Murray è stato quattro volte a due punti dalla vittoria...e Murray fino a sabato veniva considerato un giocatore a malapena da top-ten sulla terra rossa. Proprio questa situazione, abbastanza imprevedibile poche settimane fa, rende ancora più avvincente l'attesa per il Roland Garros.

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IL LIVE DELLA GIORNATA

21.40: Grande gioia per Novak Djokovic durante la premiazione. Prendendo il microfono da Lea Pericoli, ha definito il Campo Centrale un "Colosseo del tennis" e ha ringraziato tutto il pubblico del Foro Italico, definendolo caloroso e competente. Nadal, dopo la delusione che ha sembrato trasmettere subito dopo il matchpoint, è sembrato più tranquillo e si è concesso ai soliti complimenti di rito.

LE STATISTICHE DELLA FINALE 

21.30 Tre match point Djoko (0-40): il primo se ne va, Djoko perde il campo sul lungolinea di rovescio: 15-40. Servizio vincente di Nadal in un momento chiave: 30-40. Gran punto di Rafa per annullare il terzo match point! Servizio centrale, due dritti in avanzamento ai due angoli del campo e Djoko non trova un passante disperato di rovescio incrociato in spaccata! I match point diventano 4! Nadal non trova la prima...E' FINITA! NADAL TROVA DUE NASTRI, MA DJOKO CHIUDE DI DRITTO DA TRE QUARTI! SETTE TITOLI IN SETTE TORNEI PER UNO STRAORDINARIO NOVAK DJOKOVIC!

21.20 Curiosità: per il secondo anno consecutivo la pioggia fa ritardare il programma e la finale maschile si sovrappone a un posticipo dell'Inter (l'anno scorso l'ultima parte di Nadal-Ferrer è iniziata quasi in contemporanea con il famoso Lazio-Inter 0-2, quello dello striscione "Oh nooooo" in Curva Nord). Il match prosegue ad alto livello. Il quinto game regala due perle: un rovescio lungolinea in recupero di Nadal sulla riga, e un rovescio cross in avanzamento del serbo che continua a caricarsi e fare la partita, anche se il livello di contrattacco di Rafa sale col passare del tempo. Djokovic a un game dal settimo trionfo del suo perfetto 2011!

21.06 Aumenta la presa di Nadal sulla partita. Djoko deve correre di più, gli scambi si allungano e diventano sempre più duri. Ma non molla il serbo, che resta avanti 4-3.

20.52 3-2 Djokovic. Il serbo vanifica due palle break nel quarto gioco (avanti 15-40), la seconda con un rovescio scarico, senza spinta di gambe, affossato a mezza rete. Nadal infila 4 punti di fila e si salva.

20.37 CONTROBREAK NADAL! Djokovic tenta una palla corta di rovescio a seguire un servizio piatto esterno ma esagera con l'effetto a uscire. Ancora una volta, viene fuori la capacità di reazione di Rafa.

20.32 BREAK DJOKOVIC! Djoko trova il sesto vincente di dritto, ma la terza palla break arriva con un rovescio incrociato devastante. Nadal però si salva d'autorità, tre colpi in progressione offensiva e smash a chiudere! Il vamos e l'applauso del pubblico dimostrano quanto tenga a questa finale. Nel punto successivo però scivola e Djokovic può chiudere a campo aperto: 4a palla break per il serbo. E ancora Nadal si salva con lo smash. Le palle break diventano tre nel game (mentre il gioco supera i 10 minuti) con Nadal che va fuori giri di dritto: davvero impressionante la capacità di Djoko di imporsi anche sulla diagonale destra, rovescio contro dritto. E alla terza palla break, Djoko strappa ancora il servizio. Rafa esagera con il sidespin del rovescio in back! 2-0 Djokovic

LE STATISTICHE DEL PRIMO SET

 

20.13 TERZO BREAK DI FILA E PRIMO SET DJOKOVIC! 6-4 Djoko sfonda sulla diagonale destra e si procura il primo set point (30-40) e con un rovescio incrociato stretto in avanzamento si porta avanti di un set! Negli scontri diretti Djokovic ha vinto il primo set in dieci occasioni con otto vittorie (tra le sconfitte anche quella per ritiro nel 2007 a Wimbledon).

20.05 Djokovic stecca due dritti dal centro, colpiti andando col corpo indietro, e concede due palle break a un Nadal che al momento giusto ha alzato i giri, la profondità dei colpi e la solidità dello sbarramento difensivo anche dalla parte del rovescio. Djoko annulla prima con un serve and forehand che forza Nadal all'errore, ma dopo uno scambio intenso non riesce a ripetersi. CONTROBREAK NADAL, che servirà sotto 4-5

20.00 BREAK DJOKOVIC! Il serbo risponde aggressivo a una seconda centrale di Rafa e lo costringe a steccare di rovescio. Break a 15. 5-3 Djokovic

19.50 Continua la gran battaglia a syuon di dritti e scambi da fondo ad alto ritmo. 4-3 Djokovic senza break e senza palle break. Si esalta Djoko per gli ultimi due punti del settimo game, due vincenti di dritto (lungolinea il primo, incrociato stretto il secondo) e chiama il sostegno del pubblico. Il serbo appare centrato e regge bene il braccio di ferro da fondo.

19.30 2-1 Djoko senza break. Il serbo lascia 3 punti a Rafa nei primi due turni di battuta, il maiorchino tiene a zero. Tatticamente la chiave del match è abbastanza chiara. Djoko si tiene più vicino alla riga, quando può stringe gli angoli sulla diagonale destra, quella a lui più favorevole, dritto contro rovescio, per aprirsi il campo. Rafa gli toglie ritmo e lo allontana dalla riga con i "frulloni" di dritto.

19.00 Come a Madrid, Nadal e Djokovic si ritrovano in finale. E' il ventisettesimo capitolo nella rivalità tra i due migliori giocatori del mondo (16-10 per Rafa i precedenti). Nadal, per la prima volta nella sua carriera, riesce a giocare sei finali consecutive. Questa finale è per lui la quinta nei primi cinque Masters 1000 stagionali.

18.40 La Sharapova è regina di Roma! Battuta la Stosur 6-2 6-4. Vittoria molto netta, solo al momento di servire per il match la russa ha avuto qualche difficoltà: l’australiana è arrivata a 30-30, ma alla fine la siberiana ha chiuso con l’ennesimo dritto vincente. Durante la premiazione, ha rilasciato le prime dichiarazioni al microfono di Lea Pericoli: “Sono contentissima, amo Roma e questo è un torneo speciale: l’anno prossimo tornerò a difendere il titolo”. Poi si è guadagnata un boato con un “grazie mille!”, in italiano.

18.05 La russa continua a martellare da fondocampo e strappa il servizio all’avversaria anche nel primo game. Partita già finita? No, perché la Stosur con uno scatto d’orgoglio ottiene il contro break, confermato nel game successivo: 2-1 per l’australiana. Ma la tigre siberiana continua a ruggire: un dritto fuori di metri della Stosur le permette di ottenere un altro break. 3-2 e servizio per la russa.

17.45 La Sharapova va di fretta. Ha vinto il primo set 6-2, convincendo come nella semifinale con la Wozniacki. E’ lei a tenere sempre in mano il pallino del gioco, mentre la Stosur non riesce a tenere il ritmo elevato impresso dalla russa da fondocampo. Maria era andata sul 4-0, Samantha le aveva recuperato un break (4-2), ma poi ha ceduto due giochi consecutivi.

Ore 17.15 Dopo più di tre ore di attesa a causa della pioggia, finalmente Maria Sharapova e Samantha Stosur sono scesa in campo. Il sole è tornato a splendere sul Foro Italico e a partire con il piede giusti è subito Maria: strappa un break in apertura e un altro nel terzo gioco: vola sul 3-0 e ilprimo set sembra già ipotecato.

Ubaldo Scanagatta

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