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28/05/2011 19:00 CEST - ROLAND GARROS

L'Italia s'è desta? Avanti due azzurri!

TENNIS - L'accoppiata Schiavone-Fognini, anche in virtù dei propri avversari, sembra aver più chances per i quarti di quante se ne attribuirono a Garbin-Volandri sconfitti da Vaidisova e Robredo. Un tabellone promettente, soprattutto per Francesca dopo l'ecatombe delle teste di serie, n.1 e n.2 più la Stosur finalista un anno fa. Zvonareva prima candidata al titolo?. Da Parigi, Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato Ubaldo Scanagatta

PARIGI - Una programmazione folle - e non è la prima volta qui al Roland Garros - rischia di danneggiare seriamente chiunque sarà il vincitore del confronto più atteso della gionata, quello fra Djokovic e Del Potro. Potrebbero infatti servire tre set a designarlo e l'indomani, contro un Gasquet "caldo" come quello che abbiamo visto a Roma e anche oggi con il valido brasiliano Bellucci, il vincitore non avrebbe quel giorno di riposo che di solito hanno tutti negli Slam. L'argentino sembra recuperato, se non al 100 per cento, almeno al 90. Nei primi due set ha mostrato di non nutrire alcun complesso nei confronti del dominatore della stagione. Una bella partita, in uno stadio imprevisto e affollato in ogni ordine di posti dopo che la Federazione Francese è venuta incontro alle proteste degli spettatori consentendo a tutti i possessori del biglietto per il centrale di sedersi anche nel Suzanne Lenglen (che molti avevano ormai abbandonato non prevedendo che il match clou sarebbe finito lì).

È stato davvero un venerdì da ricordare per il tennis italiano questo. Sì, perchè il nuovo n.1 d’Italia Fabio Fognini è in ottavi di finale al Roland Garros, quattro anni dopo Volandri. E come Volandri allora incontrerà (domenica) anche lui uno spagnolo che può benissimo battere, Albert Montanes, 30 anni e n.38 del mondo, buon giocatore ma superabilissimo anche se quest’anno Fabio ci ha perso due volte. Volandri con Robredo fallì la grande occasione. Lui che aveva dominato Robredo in Coppa Davis a Santander, deluse e perse invece netto sul Suzanne Lenglen. Chissà allora che Fognini _ sconfitto in tre set da Montanes a Buenos Aires e in due a Casablanca _ non rovesci l’esito delle ultime sfide qui a Parigi. E’ un auspicio, non un pronostico. Ma Robredo era un giocatore di un altro spessore rispetto a Montanes. Ok il tennista di San Carlos de la Rapita che è rimasto fra i pochi a tirare ancora il rovescio ad una mano ha vinto cinque tornei sulla terra rossa, due volte Estoril (dovè battè anche il peggior Federer che io abbia mai visto) è salito fino a n.22 del mondo dopo tanti anni da routinier. Robredo è stato forse (con Gaudio, Schuttler e Novak) il più debole n.5 della storia del tennis, ma pur sempre un top-ten. Fra il tennis di Fognini e quello di Montanes mi piace molto di più quello di Fognini, ma non sempre chi ha il gioco più bello lo ha anche più redditizio.

Intanto gli ottavi d’uno Slam sono già un bel traguardo. Non l’hanno mai tagliato Seppi, Starace, Bolelli e chissà se ce la faranno mai. Bravo quindi Fabio cui non si toglie nulla se si dice che ha avuto anche un po’ di buona sorte a vedersi sparire Berdych e a trovarsi di fronte giocatori un po’ spompati come Robert e come Garcia-Lopez. Del resto ricordavo nei giorni scorsi come anche Furlan fosse stato incredibilmente fortunato quando giunse nei quarti qui nel ’95: battè Ondruska, Rikl, Meligeni e Draper, non un top-80! Ma se uno si presenta ad uno Slam dopo l’altro in buone condizioni, prima o poi l’occasione si presenta. Biosgna coglierla però. E non tutti ne sono stati capaci. Fabio lo è stato. Bravo. Spero non si fermi qui.

Fa meno notizia il fatto che agli ottavi sia approdata anche Francesca Schiavone, a conclusione di una partita a sprazzi di Francesca con la Peng (sotto 3-1 ha infilato 5 games di fila giocando alla grande, poi però ne ha semi-regalati due…) in un giorno straordinariamente favorevole per lei perché sono saltate altre due temibilissime candidate al successo finale, la n.1 del mondo Caroline Wozniacki ancora una volta inciampata in uno Slam e Sam Stosur, l’australiana a finalista lo scorso anno.

Varrà la pena di ricordare che ieri aveva perso anche la favorita n.2, Kim Clijsters,…insomma “Mors tua vita mea” è un proverbio crudele che ben si adatta però allo sport e Francesca adesso è _ sulla carta attenzione _ non più la quinta favorita del torneo ma la terza. “Anche se a me non è piaciuta tanto oggi…” mi ha detto Conchita Martinez che ha commentato la sua partita-spezzone con la Peng per Eurosport.

Davanti a Francesca ci sono la n.3 Zvonareva e la n.4 Azarenka.

La russa, purtroppo, potrebbe trovarla già nei quarti se Franci batte la Jankovic. La bielorussa invece non le toccherebbe prima dell’eventuale lontanissima finale.

Fra tutte… giustamente Francesca teme la Jankovic che non batte da 7 anni. Mentre ci ha perso l’ultima volta due anni fa. “Se alzo troppo la testa e comincio a guardare oltre la Jankovic commetto un grosso errore” il succo di una dichiarazione della Schiavo. “Sì ma la serba è l’ombra della giocatrice che era due anni fa” ha eccepito Sandrine Testud, ex signora Magnelli, incontrata nella players-lounge. Jelena è pur sempre un’ex n.1 del mondo, fa bene Francesca a non prenderla sottogamba. “Lei sa semrpe quello che deve fare, non si arrende mai, gioca in modo diverso da gran parte delle ragazze che tendono a incrociare i colpi, lei gioca di più i lungolinea…”.

Sono colpi che possono creare problemi a chi tende a spostarsi molto sull’angolo sinistro per giocare il dritto a sventaglio. “Tutto dipenderà dalla profondità dei miei colpi, se gioco pesante e lungo i suoi lungolinea faranno meno male…”. Ma, ammettiamo che Francesca riesca a superare la serba dagli occhi a mandorla, quella che fa più paura di tutte in chiave successo finale è la Zvonareva che pure qui si era presentata in forma malcerta. Fa paura perchè ha annullato un matchpoint sul 2-5 al terzo alla tedesca Lisicki e epidosi del genere (ricordate Panatta?) sa un po’ di segno del destino. Quando altre due russe hanno vinto qui, Myskina e Kuznetsova, avevano per l’appunto annullato un matchpoint cammin facendo.

Ma, al di dei presunti presagi nefasti, la Zvonareva fa paura ancora di più per i terrificanti precedenti: 10 vittorie su 10 incontri. Fra essi anche tre successi sulla terra rossa seppur datati, 2002 qui al Roland Garros campo n.7, partita drammatica, e poi due volte a Roma 2004 e 2005.

Per quanto concerne la Azarenka n.4 anche qui i precedenti sono poco incoraggianti, 1-2 e le ultime due partite facile appannaggio della bielorussa, ma quella è una partita ancora troppo lontana. Per adesso posso solo dire che la grande amica di Flavia Pennetta, Gisela Dulko, ha fatto un gran piacere al resto delle candidate sorprendendo la Stosur (la sua vittoria veniva pagata a 7), e altrettanto ha fatto la Hantuchova mettendo al tappeto la complessatissima (dagli slam) Wozniacki. Il tabellone femminile è ancora troppo giovane. Giocatrici come la Sharapova, terribilmente a rischio con la giovanissima Garcia (perdeva 6-3,4-1) possono perdere presto (esempio da chi vince fra Radwanska e Wickmayer) come arrivare in fondo con il trofeo in mano.

GLI ITALIANI NEGLI OTTAVI SLAM NEGLI ULTIMI 20 ANNI

Australian Open 1991 - Cristiano Caratti - Quarti di finale
Australian Open 1992 - Omar Camporese - Ottavi di finale
Roland Garros 1994 - Andrea Gaudenzi - Ottavi di finale
Us Open 1994 - Gianluca Pozzi - Ottavi di finale
Roland Garros 1995 - Renzo Furlan - Quarti di finale
Australian Open 1996 - Renzo Furlan - Ottavi di finale
Wimbledon 1998 - Davide Sanguinetti - Quarti di finale
Wimbledon 2000 - Gianluca Pozzi - Ottavi di finale
Us Open 2005 - Davide Sanguinetti - Ottavi di finale
Roland Garros 2007 - Filippo Volandri - Ottavi di finale
Roland Garros 2011 - Fabio Fognini - Ottavi di finale

Ubaldo Scanagatta

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