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30/05/2011 15:18 CEST - Roland Garros

Pavlyuchenkova, la predestinata

TENNIS - La prossima avversaria di Francesca Schiavone è una diciannovenne cresciuta a pane e sport. Mamma Marina è stata nazionale russa di basket e nuotatrice, mentre papà Sergey ha un passato da canoista a livello olimpico. N°15 del mondo, ha già vinto tre titoli Wta e battuto otto top ten. Non crede nell’utilità dei mental coach: “Il miglior allenatore è l’esperienza”. Da Parigi, Alberto Giorni

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Era scritto nelle stelle che Anastasia Pavlyuchenkova avrebbe avuto il tennis nel proprio destino. E’ nata a Samara il 3 luglio 1991, una data non banale per lo sport dei gesti bianchi. In semifinale a Wimbledon Michael Stich sconfisse Stefan Edberg in un match memorabile terminato 4-6 7-6 7-6 7-6, e proprio quel giorno morì James Van Alen, inventore del tiebreak. Fin da piccola, Anastasia è cresciuta a pane e sport. Mamma Marina è stata nazionale russa di basket e nuotatrice, mentre papà Sergey ha un passato da canoista a livello olimpico e arbitro di pallacanestro. E’ merito loro se la figlia, all’età di sei anni, ha preso in mano la prima racchetta: la scintilla è scoccata subito.

Ne ha fatta di strada quella bambina, fino a giungere a vent’anni non ancora compiuti nei quarti di finale del Roland Garros, il suo miglior risultato in uno Slam; agli US Open dello scorso anno si era fermata agli ottavi. E non ha alcuna paura di confrontarsi con Francesca Schiavone, la campionessa in carica: “Negli ultimi tempi sono migliorata – ha spiegato dopo aver fatto lo sgambetto negli ottavi alla connazionale Zvonareva –. In passato, quando mi trovavo sotto di un set mi demoralizzavo e finivo sempre per perdere. Ultimamente invece ho imparato a rimanere concentrata e a lottare su ogni punto. Il mental coach? Non ce l’ho, il miglior allenatore è l’esperienza, cerco di imparare dalle sconfitte per non ripetere gli stessi errori”.

La Schiavone ha tirato un sospiro di sollievo per l’eliminazione della Zvonareva, la sua bestia nera, ma sa che non può sottovalutare la Pavlyuchenkova, che conosce bene anche per aver giocato insieme a lei il doppio al Roland Garros e a Wimbledon nel 2009: a Parigi persero agli ottavi da Azarenka e Vesnina, mentre a Londra si fermarono al secondo turno, eliminate da Llagostera Vives e Martinez Sanchez. Nei precedenti Francesca conduce 2-1 e ha vinto l’unica sfida sulla terra battuta disputatasi in Fed Cup. “Lei si allena in Spagna – ha ricordato Francesca – e ha fatto grandi progressi: è più consistente, difende meglio e il suo tennis è basato sulla potenza. Dovrò essere intelligente e avere l’umiltà di difendere, per poi contrattaccare quando ne avrò l’opportunità”.

Anastasia ama la Francia, vi ha trascorso due anni a partire dal 2007 all’accademia di Patrick Mouratoglu e ha dichiarato più volte che il suo obiettivo è conquistare un giorno il Roland Garros. Per riuscirci, sta lavorando duro e l’anno scorso ha scelto di non essere più guidata dal fratello Alexandr per trasferirsi a Barcellona e affidarsi a coach Jordi Vilaro. Campionessa mondiale juniores nel 2006, all’inizio ha sofferto il brusco passaggio nel circuito maggiore, poi però si è ambientata alla perfezione, al punto di specializzarsi negli sgambetti alle top 10. Prima della Zvonareva, aveva fatto fuori tra le altre Stosur, Jankovic e Venus Williams.

E non è una che trema nei momenti importanti: ha vinto le prime tre finali Wta giocate, imponendosi a Istanbul l’anno scorso e a Monterrey sia nel 2010 che nel 2011. Alla vigilia del Roland Garros era n°15 del ranking, ma l’approdo fra le top ten è solo questione di tempo. La stagione sulla terra le sta procurando soddisfazioni: quarti a Madrid, terzo turno a Roma e secondo turno a Stoccarda prima dell’exploit parigino. Sempre molto disponibile in conferenza stampa, se non fosse riuscita a sfondare nel tennis le sarebbe piaciuto fare la giornalista. In futuro punta a realizzare anche questo sogno nel cassetto, non prima di aver lasciato un’impronta indelebile sul pianeta del tennis.

Schiavone-Pavlyuchenkova, precedenti 2-1
2009 Fed Cup: Schiavone 7-6 4-6 6-2
2010 32esimi Miami: Pavlyuchenkova 7-5 6-3
2010 ottavi US Open: Schiavone 6-3 6-0

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