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04/06/2011 21:24 CEST - ROLAND GARROS

Schiavo e Federer, emozioni immense!

TENNIS - E' Guga Kuerten a farci capire cosa vuol dire vincere il Roland Garros, e cosa significa per Francesca: "Tra 50 anni la gente si ricorderà del mio cuore disegnato e dei suoi baci alla terra."Schiavone parte favorita mentre Federer ha infilato una vittoria straordinaria, strozzando in gola l'urlo di Djokovic a un passo dal record di McEnroe. Da Parigi, Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato Ubaldo Scanagatta

PARIGI - E’ splendido poter scrivere di una seconda finale consecutiva giocata da una tennista italiana al Roland Garros. Dal 1976, quando seguii il mio primo Slam qui a Parigi (vinto da Adriano Panatta per chi non lo ricordasse o sapesse) avevo dovuto aspettare 35 anni per celebrare il trionfo di Francesca Schiavone. Un trionfo inaspettato, più ancora di quello di Panatta che avendo vinto Roma 15 giorni prima era comunque uno dei favoriti, e quindi ancora più bello, esaltante, memorabile. Ma mentre scrivo vedo anche un Roger Federer assolutamente straordinario, un Campionissimo che che non avevo più visto da tanto tempo, forse dal Masters dell’anno scorso a Londra quando aveva dominato tutti. Non un Federer 2007, ma quasi un Federer d’annata contro un Djokovic…2010. Almeno nei primi due set.

Il match è ancora in corso, non so come finirà (magari lo saprò alla fine dell’articolo), ma i primi due set di Roger sono da cineteca. Un macth stupendo. Ha conquistato 22 pallebreak e ha trasformato il sesto setpoint per andare avanti due set a zero, 7-6,6-3. Ne scriverà in un articolo dedicato Alberto Giorni. Ma se avete letto quel che aveva scritto Egidio Pinno nella rubrica scommesse, beh, ne potrete apprezzare l’originalità. Posso solo dire che Rafa Nadal ha fatto aspettare oltre 60 giornalisti in sala conferenze _ come abbiamo scritto in una flash _ per godersi il primo tiebreak in diretta. Abbiamo fatto sistemare uin televisore pure noi che lo aspettavamo. Rafa è arrivato in sala stampa sorridente, non so per il primo set vinto da Roger (per il quale secondo me nutre una predilezione, e non solo quando lo deve affrontare, ma proprio come rivale: “Stanno giocando il più forte giocatore di tutti i tempi e il migliore del 2011, se giocherò contro Djokovic domenica il favorito sarà lui….anche se ai favoriti danno più importanza i giornalisti ch i giocatori” aveva detto) certo per la sua vittoria assai convincente su Murray (“Sì, è vero che gli ho concesso 18 pallebreak e ne ho salvate 15, ma non ho solo vinto in tre set: sono stato sempre avanti nel punteggio in tutti i set…quando c’era un break lo facevo semrpe prima io. Sono stato 5-1 avanti nel primo, 3-2 e 4-3 nel secondo , 1-0 nel terzo…”

Alla fine della conferenza di Rafa l’ho informato io stesso che Roger era avanti 4-1 anche nel secondo set. Poi, vedi gli obblighi dei professionisti, anziché tornare a vedere il match fra Federer e Djoko, ha dovuto festeggiare il compleanno con la torta e il brindisi che avevano preparato per lui (come accadeva a Stefan Edberg ogni anno all’Australian Open e a Jimbo Connors all’US Open). Che anche Federer stesse per confezionargli il regalo di compleanno, battendo Djokovic e consentendogli di restare n.1 del mondo ancora per un po’? “Ma con due break o uno solo?” mi ha chiesto mentre andava…. E io: “Uno, ma è avanti anche 15-40 …”. Rafa non ha saputo trattenere un enigmatico sorriso.

Ma io ora mi devo scusare con chi vuol leggere di Francesca e della sua finale e tornare a lei. Anche perché Djokovic è intanto salito 2-0 nel terzo. Torno a Francesca non senza raccontarvi di aver incontrato Guga Kuerten, tricampeon brasileiro qui, l’uomo che disegnò il cuore sul campo centrale quando rimontò l’americano Russell che aveva avuto contro di lui un paio di matchpoint. Quel disegno del cuore tratteggiato con la racchetta Guga lo avrebbe riprodotto il giorno della vittoria finale, quando battè Corretja nel 2001 realizzando il suo personale “triplete” parigino.

_Guga tu sei passato alla storia del Roland Garros non solo per averlo vinto tre volte, ma anche per aver espresso il tuo amore per questo torneo disegnando quel cuore, come non aveva mai fatto nessuno dal 1925….E Francesca Schiavone, che spero vinca questo torneo almeno due volte, forse ci passerà per i suo baci inginocchiati alla terra rossa, per quel suo portare la terra rossa alle labbra ad ogni vittoria…Che cosa ti fa pensare?_
“Che, appunto, siamo due esseri umani che hanno soprattutto amato il tennis. Si arriva a vincere un torneo come il Roland Garros dopo magari 15 anni di tennis …anzi Francesca che ha vinto la prima volta più anziana di me ancora di più. E sono stati tanti i sacrifici, tanti i sogni e diventi campione non all’improvviso ma sì…un po’ anche all’improvviso. E allora senti il bisogno di trasferire alla gente, a quelli che sono lì e ti hanno visto vincere e magari rimontare una partita che è un torneo ma anche una vita, le tue sensazioni, le tue emozioni, ilo tuo amore per il tennis, e anche per loro che sono lì, che dividono con te quella gioia. E’ la più grande ricompensa che la vita ti offre in cambio di tanti sacrifici, di tutti quegli amici che non hai potuto frequentare, di quelle mattine che ti sei svegliato alle sette per trovare un campo dove allenarti, delle ore in palestra, dei ritorni a casa la sera presto quando gli altri uscivano. Dei recuperi dagli infortuni. Francesca me la ricordo bene ancora quando giocavo io: era una lottatrice già allora, e quante volte arrivavo qui al Roland Garros al mattino presto per preparare le mie partite, per il riscaldamento, e lei era già qui. E’ bello vedere che una ragazza così determinata, così volitiva, raccoglie i frutti del suo… provarci sempre. E certi gesti che ha fatto spontaneamente lei, che ho fatto spontaneamente io, restano anche se noi non avevamo minimamente pensato di farli, non li avevamo certo calcolati: fra 50 anni credo che qualcuno ricorderà ancora il mio cuore disegnato sul Philippe Chatrier, il bacio di Francesca a quella terra rossa su cui ha realizzato il suo sogno più bello…”.

Beh, che magnifico ricordo questo di Guga! Ma anche le parole della Na Li meritano riflessione: “Come persi da Francesca rimasi molto male, un anno fa. Ero molto triste. Prima di giocare pensavo che avrei vinto…Però quando poi l’ho vista vincere il torneo mi sono detta: ma se ce l’ha fatta Francesca non ce la posso fare un giorno anch’io? Io spero che quel giorno sia arrivato…”. Ovviamente qui io ho fatto un sorrisino di circostanza, lei si è resa conto ed ha aggiunto: “Beh molti cinesi se lo augurano….”, come per dire “capisco che tu italiano speri di no ma…noi siamo un miliardo e 300 milioni di persone”.

Mentre noi italiani siamo solo 70 milioni anche se Francesca pensava che si fosse 20 milioni…”Ho pensato 2 milioni a Roma, 3 milioni a Milano…arriveremo a 20 milioni in tutto” e giù una risata quando ha scoperto che non s’era sbagliata di poco. Sulle sue possibilità confermo quanto detto nei giorni scorsi: in finale, sulla carta (che non è il campo, luogo comune ormai scontato e super-ribadito…) non poteva trovare un’avversaria più abbordabile. Sharapova e Azarenka sarebbero state più ostiche. Sorprende, semmai, che i bookmakers stranieri considerino favorita la ragazza cinese. Probabilmente si fanno influenzare dal fatto che la Na Li era arrivata in finale all’ultimo Slam, oppure _ più probabilmente _ dal numero degli scommettitori! Se scommettessero un bel po’ di cinesi…dovrebbero aggiustare le quote per scoraggiare scommesse economicamente troppo sbilanciate in una direzione.

Così in Italia, infatti, le agenzie invece offrono quote alla pari, presumendo (comprensibilmente) che gli italiani puntino invece più sulla Schiavone. Io non credo di essere sciovinista nel creder che Francesca vincerà. Lo penso sulla base del risultato dello scorso anno, ma anche per le caratteristiche tecniche sue e della Na Li. Ma c’è sempre l’imponderabile. Come esser certi che non avrà una partenza Diesel come contro la Pavlyuchenkova?

(Intanto Djokovic ha vinto il terzo set ed è 3 pari al terzo, dopo essere stato 0-30 nel sesto gioco del quarto set. Vorrei vedere più questa partita…uffa! Primo inciso: che idioti gli organizzatori a non far cominciare le semifinali alle 13! E se non finisse stasera? Secondo inciso: ma lo sapevate che la prima vittima di Francesca Schiavone al Roland Garros fu una decina di anni a tal Mira Vavrinec, l’attuale signora Federer?)

Ma se Francesca invece comincerà come con la Bartoli, magari approfittando del vento (mai visto un Roland Garros più ventoso di questo in anni e anni, dicono che vogliono cambiare la struttura del Philippe Chatrier e farlo diventare stadio circolare, così non entreranno poiù spifferi mostruosi dagli angoli…ma la ragione è anche aumentare l’affluenza degli spettatori) allora la sua maggior varietà di gioco, di angolazioni, di ritmo dovrebbe essere sufficiente a controllare la maggior potenza della monocorde Na Li (sul cui conto vi rimando al profilo disegnato da Gianluca Comuniello, mentre la cronaca e le sensazioni di Federer-Djokovic, come anticipato sopra _ e scusate le ripetizoni chè saranno più d’una _ le descrive Alberto Giorni, il Live viene coperto a turno da più d’un …ubiboys).

La Na Li (il primo la è un articolo…) secondo me teme la Schiavone più di quanto la Schiavone tema la Na Li. Perché la terra rossa non è mai stata la sua superficie prediletta. Perché ci ha già perso. Perché è più facile che abbia alti e bassi nel corso di un match.

Intanto….scusate ma Federer ha 3 matchpoints dopo essere stato a due punti da match già sul 6-5…L’imbattibilità di Djokovic è a rischissimo. Ha salvato il primo con un net!! E Il secondo con un ace! Il n.7 (contro 17). 3h e 39 e ….ace n.18!!!!! Fantastico Roger che grida come se avesse vinto il primo Wimbledon. Grandissimo Roger….Clerici torna dicendo “Meglio di Tilden-Cochet!

Nadal resta n.1, gli svizzeri esultano e non solo loro. In sala stampa erano tutti entusiasti, I tre giornalisti serbi erano in tribuna…però. La vittoria n.42 non è arrivata per Djoko…”Ho appena detto a Djoko che non deve restarci male, il suo record resta grandissimo. Il primo set è stato mostruoso, ho avuto un po’ di fortuna, ha avuto due setpoints, all’US Open ho avuto matchpoint io…”.

“Ho fatto un regalo a Rafa perché ho battuto Novak nel giorno del suo compleanno!”. E io mi scuso per un pezzo così confuso, metà Schiavone, metà Federer …ma è stata una giornata pazzesca. Spero che il sabato sarà ancora più bello, e che si possa festeggiare insieme Francesca dopo aver festeggiato oggi Rafa per il suo venticinquesimo compleanno, la sua confermata leadership, e il ritorno di un grande Federer. Mi spiace solo per Djokovic che forse avrebbe meritato di conquistare il record di McEnroe...ma tutto non si può pretendere ed ottenere.

Ubaldo Scanagatta

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