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04/06/2011 21:20 CEST - LE PAGELLE DI MARCOS

Fabretti e Grande per la finale

TENNIS - Riviviamo il pomeriggio di Rai Due con il racconto di Marcos: dal "Panta rei" sbagliato da Fabretti (ma puntualmente corretto) all'utilizzo forse eccessivo degli "alè", Alessandro Fabretti e Rita Grande offrono una telecronaca nazionalpopolare chiusa così: "In termini di ricchezza interiore e di gioco, Francesca è la numero 1 del mondo". Marcos

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Le immagini della Rai passano da un giovanissimo e scatenato Mick Jagger in abito di seta rosa, impegnato nella sua memorabile Brown Sugar, alla compostezza di Marco Fiocchetti, che da studio rapidamente presenta la finale, accompagnato dal pacato Stefano Pescosolido, tennista azzurro di buon talento, protagonista di parecchi incontri di Davis. La regia inquadra l’ingresso in campo delle finaliste: purtroppo, non si riescono a sentire le parole delle tradizionali interviste flash del pre-partita. Le immagini virano sul campo centrale: le ragazze entrano, osannate dal pubblico e, dopo la foto di rito vicino alla rete, iniziano il riscaldamento. Francesca veste la graziosa gonnellina bianca e la maglietta rosa, che l’hanno accompagnata per tutto il torneo. Louise Engzell, il giudice di sedia, è nel nuovo rosso Lacoste. Na, che sbaglia la prima risposta, è in gonnella ciclamino e maglietta bianca.

“Diciamo che le due giocatrici devono smaltire la tensione, come diceva Francesca nella classica intervista pre-partita”, la cronista esordisce bene, colmando l’iniziale lacuna di volume. Schiavone deve salvare una palla break, prima di vincere il primo gioco. “Il dritto è un po’ l’ago della bilancia della cinese: quando è in fiducia fa molti punti, quando è tesa ne sbaglia qualcuno”, continua Rita, tennista che colpiva la palla con grazia particolare. “Cerca di dare profondità alla palla, Schiavone, proprio per impedire che l’avversaria colpisca col suo dritto micidiale”, aggiunge Fabretti. Nel terzo gioco: “La cinese fa male con questi colpi profondi: Francesca deve servir bene per tenere lontana l’avversaria: 0015”. La nostra ascolta l’ex compagna di Fed Cup e sale 2 a 1, chiudendo il game con il classico schema servizio-dritto.

“Finale del Roland Garros, che la Rai trasmette ancora in diretta: la televisione a portata di tutti. Questo è un evento nazionale ed è giusto che la televisione pubblica possa dar modo a chiunque di poter gioire per le gesta di una propria atleta”, giustamente orgoglioso Fabretti. “Noi tennisti siamo molto contenti che il tennis sia trasmesso in chiaro”, anche noi appassionati, Rita! Ricordo che da ragazzo la Rai trasmetteva Parigi e Wimbledon sin dai primi turni, con Giampiero Galeazzi al microfono. La cinese sfodera un ottimo dritto e si porta sul 2 a 2. “In due, le tenniste hanno sessant’anni e qualche giorno”, ricorda Fabretti: se trovo un quindicenne all’altezza, l’anno prossimo potrei andare in finale anch’io! “Brava Li! Gioca sulle righe: 1530”, plaude il cronista. Nel punto successivo, Francesca prova di tutto per tamponare le geometrie della rivale, ma invano: due palle break. Esce la risposta della cinese: “Bene così, brava, bisogna recuperare un’altra palla break”. Ma: “La palla di Francesca finisce in corridoio e, quindi, c’è il break: 3 a 2, per la gioia dei cinesi presenti qui. Nel tennis femminile, il turno di battuta è meno importante rispetto al tennis maschile. Bisogna recuperare subito, per non lasciare andar via l’avversaria”, spera Fabretti.

Lei: “Ho l’impressione che Francesca si stia un po’ troppo trattenendo: bisogna che liberi le sue genialità”. Lui: “Ho l’impressione che oggi la palla della Li sia particolarmente pesante”. Lei: “La palla della Li è sempre pesante!”. Lui: “Sembra che Francesca stia pensando al da farsi”. Lei: “Francesca sa cosa fare, ma la sua avversaria sta giocando molto bene”. A zero, la cinese tiene il servizio, subito imitata dalla nostra: 4 a 3. “Ora l’azzurra deve muoversi ancora più veloce perché si gioca con palle nuove”, annota Rita. “Che bella risposta: profonda, aggressiva, centrale!”, s’entusiasma Fabretti. Peccato che sia fuori: 5 a 3 per Na. Nel nono gioco: “Che bello! Applausi per Li: questo è un colpo magico!”, il cronista plaude all’ottimo lungolinea rovescio. Rita tifa e chiude il game: “E sbaglia un po’, finalmente…5 a 4”. Così riapre il successivo: “Alè!!”, complimentandosi per l’ottimo dritto anomalo della nostra. “E questo è un gran colpo: schiaffo di dritto vincente di Li, a due punti dalla conquista del primo set!”, Fabretti, che continua: “Ancora una volta credo che abbia toccato la riga…”. Rita lo corregge: “No, no..è lunga: 30 pari!”. “Non avevo sentito la chiamata: bene così”. Li non si scompone e chiude col dritto in diagonale: set point. “Chiamato l’out, la palla è uscita di un niente: in 39 minuti, col punteggio di 64, Na Li conquista il primo set”, Fabretti chiude la prima frazione.

“Francesca deve fare qualche vincente in più con le sue variazioni. Non è facile perché il ritmo della cinese è veramente alto. Però, bisogna provarci”, suggerisce Grande. “Sembra contratta…”, prova lui. “No, non è contratta…è che l’altra sta spingendo molto e lei non riesce a variare il gioco, a provare, ad esempio, qualche palla corta. Dritto per dritto, è avvantaggiata la Li Na”. Schiavone si trova subito in difficoltà: deve salvare tre palle break consecutive: “Nooo, questa non ci voleva! Errore assolutamente gratuito, grave, pesante”, s’inquieta Fabretti, vedendo il dritto della nostra finire a metà rete. “Il punteggio parla cinese: 6 a 4, 1 a 0 e servizio”. Troppi errori per Francesca, che sembra giocare sopra il suo solito ritmo, per fronteggiare i colpi della rivale. Ma: “Eccoci, finalmente…questa è la Schiavone che vogliamo vedere: 1530!”. “Forza Francesca, questo è il colpo!!”, straordinaria volée smorzata rovescia e in diagonale. Due palle break: “Guarda qui: ace”. “Ahi...e cos’è successo qui?”, chiede il cronista. “Ehhh…è successo che la Li gioca profondo. Francesca è in ritardo con le gambe”. Poco dopo, Fabretti si dispera: “Ma nooo…avrebbe anche potuto attaccare sul primo rovescio. Errore: 6 a 4 e 2 a 0 in 50 minuti di gioco”.

Nel terzo game, la cinese si rilassa un po’ e Francesca accorcia le distanze, chiudendo con un bel dritto in diagonale: 2 a 1. “Eppure io mi aspetto un break di Francesca. Non posso pensare che l’incontro finisca così…non sarebbe Francesca Schiavone”, sentenzia Fabretti. “Tradita dal nastro: 3015”. “Scambio faticosissimo, questo…”. La cinese continua a servir bene e vola sul 3 a 1. “Gli unici errori gratuiti della cinese sono le risposte al servizio, oggi”, spiega Rita. “Questa volta la linea è amica di Francesca: 3015”, Fabretti ci crede. Nello scambio ravvicinato a rete, la cinese ha la meglio: “30 pari, grande tensione…no, no, no, no. Questa non l’ha proprio sentita. La palla è morta prima della rete. Palla break”, ora è molto preoccupato. Li, però, sbaglia un facile dritto, forse determinante per l’esito dell’intero incontro: Francesca approfitta subito e, con grande esperienza, accorcia le distanze. 3 a 2.

“Che bello questo colpo!”, Fabretti si complimenta con Na, che chiude con uno stupendo vincente di rovescio. “E questa è larga…bene così: 15 pari!”. “Alè! Alè!!”, i cronisti provano a caricarsi. Li, però, smorza gli entusiasmi, giocando vincenti pesantissimi. Gli umori si alternano: “Alè, alè! Passante vincente: 4030!”. “Ne ha fatti di doppifalli, Alessandro?”, macchè, Li chiude con un altro vincente: 4 a 2. Nel settimo game, la nostra sbaglia una volée alta di dritto per troppa foga. “E’ un errore clamoroso. Questa volée non è da Francesca”, si rattrista Rita, che si riprende subito: “Comunque, bisogna crederci”. La cinese, però, trova un altro vincente di dritto: palla break, di nuovo malamente sprecata. Francesca, come nel suo precedente turno di servizio, ne approfitta ancora: 4 a 3. La cronista indica la strada giusta all’azzurra: “Bisogna andare nella lotta, dai Francesca!”.

“La leonessa torna a ruggire!”, Fabretti si carica e si fa coscienza della nostra: “Saltella, saltella…sciogli, sciogli i muscoli. E riproviamoci, ancora una volta!”.Nei momenti di tensione, Li può sbagliare un po’ di più. Dobbiamo arrivarci, però, a questa tensione”, auspica l’ex tennista, che continua: “Alè, alè! Brava Francesca a spingere con la risposta: 0030!”, “Alè, alè!”, Rita esulta sull’errore della Li, che tira un facile dritto in mezzo alla rete: 1540. Francesca ci crede e Fabretti esulta: “Spara completamente il dritto senza criterio tecnico: tutti in piedi i tifosi italiani. 4 pari, recuperato il break di svantaggio! Ha ritrovato se stessa, appoggiandosi alla criticità dei momenti vissuti dalla Li!”. “La cinese tira colpi meno profondi: Francesca può giocare il suo tennis. Se la cinese accorcia, Francesca gioca bene”, spiega Grande.

“Panta rei, cogliere l’attimo!”, in piena eccitazione, il cronista sbaglia la traduzione e confonde il motto. Na cerca di reagire e si porta sul 30 pari: la tensione si taglia col coltello. “Il braccio della cinese trema!”, commenta Rita. “E la palla se ne va! 5 a 4 per Francesca!”. Nella calma dei dispari, Fabretti si corregge: “Come detto prima: carpe diem, eh, cogli l’attimo!”. “E’ larga!”, la palla di Na, che rimbalza in corridoio. “Questa è sulla riga…15 pari”. Anche Francesca prende una riga, con una risposta molto profonda: 1530. “30 pari: ha giocato bene Li”, che chiude il punto con un ottimo rovescio lungolinea. “4030 Li: due punti consecutivi della cinese”, che ha ritrovato il servizio. “Brava Francesca a tenere questo scambio duro ed a tornare in parità!”, Fabretti si complimenta con l’azzurra. “Un aiutino qui…”, Rita spera ancora in un doppiofallo cinese, ma Na non l’accontenta e conquista il 5 pari. Il cronista accompagna la nostra con entusiasmo: “Grandissima volée di Schiavone!”. “E brava Francesca! Quanto pesa questa palla, quanto è profondo il tuo gioco: 3000!”. “E ancora con la volée vincente di rovescio: 4000. Quando riesce ad esprimersi, non ce n’è per nessuno!”. “Alè, alè, alè!”, Grande chiude il game: 6 a 5.

“La palla rimane in campo: quella di Francesca sì, quella di Li no. 0015, sale l’emozione!”.
“E’ larga!! Attenzione perché c’è set point per la Schiavone! Dimmi che è larga…”, Fabretti invoca la clemenza della giudice. Rita non vuole crederci: “Strano, perché Francesca è correttissima. Se dice che è larga, è larga. Non è possibile, non è possibile, non è possibile”. E, invece, è possibile: tie break. La cinese parte in quarta, come si diceva una volta: 3 a 0. “Quattro punti consecutivi della Li…”, Rita in pieno sconforto. “Bisogna crederci sempre…”, Fabretti prova a sostenerla. “E alla fine trova anche il 4 a 0 Li, venendo a rete a sorpresa! E’ dura, adesso è proprio dura…”. “Francesca prova a prendersi un po’ di tempo, con esperienza: si rende conto che ha perso 6 punti consecutivi”. “Nooo! 5 a 0”, la volée della nostra muore in rete. “Ora è molto difficile perché di là c’è una giocatrice solidissima”, l’ex tennista intravede la sconfitta.

“Lunga…sei a zero. Sei match point. Sei palle che valgono il titolo del Roland Garros. A un passo dalla storia, questo immenso paese, che nel 2008 ha ospitato i Giochi Olimpici. Questa Cina laboriosa, che ha fatto dello sport uno degli elementi di traino per la sua rinascita. Esce il colpo di Francesca Schiavone: col punteggio di 64 76, Na Li vince il Roland Garros. A lei gli applausi anche di tutti noi, dell’Italia intera, che ha sognato fino ad un minuto fa di poter toccare ancora la terra con un dito. Siamo stati abituati a vedere Francesca assaporare la terra rossa di Parigi. Oggi ha dato tutta se stessa nel secondo set, recuperando una situazione difficile…”, Francesca interrompe il lungo epilogo di Fabretti, intervistata a bordo campo: “Oggi, Li ha meritato di vincere”. Quasi al termine della cerimonia di premiazione, il cronista dichiara tutta la sua stima alla campionessa italiana: “Anche se oggi non è andata come voleva…in termini di ricchezza interiore e di gioco Francesca è la numero uno del mondo”.

Gli appassionati che seguono il tennis quotidianamente sono abituati ad un altro tipo di cronaca. Sky, Eurosport e Supertennis affidano il commento a telecronisti specializzati, che si occupano costantemente di tennis. Le loro telecronache sono rivolte ad un pubblico piuttosto ristretto, per non dire élitario, che conosce perfettamente le regole, i protagonisti ed il ritmo del gioco. Questi canali possono permettersi le prestazioni di tali professionisti perché la loro offerta di tennis televisivo è continuativa, ormai da molti anni. Il tennis occupa buona parte del loro palinsesto sportivo, se non tutto, come nel caso di Supertennis. Il disimpegno della Rai nei confronti del tennis è argomento assai dibattuto tra gli appassionati e tale tendenza trova splendide eccezioni solo in casi molto particolari: per tornare a trasmettere il tennis in chiaro sui primi canali della Rai ci sono voluti i risultati straordinari di una nostra atleta. Nella speranza che il movimento tennistico italiano trovi spunto anche da trasmissioni in diretta così eccezionali, che non solo Francesca ma anche altri atleti azzurri sappiano raggiungere risultati così prestigiosi in campo internazionale e che la Rai decida di trasmettere qualche partita in più, senza più aspettare il prodigio, mi auguro che tra i giovani giornalisti sportivi delle rete pubblica televisiva si trovi un telecronista in grado di soddisfare il palato talvolta sin troppo fine degli appassionati del tennis e di competere con i suoi colleghi specialisti delle reti private.

Per una telecronaca di tennis rivolta ad un pubblico molto esteso, come nel caso di oggi, la Rai dovrebbe richiamare Giampiero Galeazzi, l’unico a sapersi destreggiare con semplicità, leggerezza e simpatia tra la passione per l’azzurro in campo ed il racconto della partita. In certe occasioni, lo spirito del tennis torna ad essere istintivo e popolare come nei gloriosi anni di Panatta e, un po’ più avanti, di Paolino Canè e le sue imprese in Davis, quando, in Italia, tutti seguivano il tennis e tutti lo praticavano. Solo Giampiero, a mio parere, sarebbe ancora in grado di trasferire quel tipo di spirito in telecronaca, senza indurre gli appassionati a chiedere ai giornalisti sportivi della televisione pubblica un tipo di cronaca che non appartiene allo loro formazione.

Complimenti a Na Li per la splendida vittoria ed a Francesca per l’ottimo torneo. Ringraziamenti ad Eurosport per aver seguito il torneo dal primo quindici ed alla Rai per aver trasmesso in diretta la finale. Grazie anche a Rita Grande ed a Fabretti per il loro contributo.

Marcos

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