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05/06/2011 22:11 CEST - ROLAND GARROS

Federer perde ma offre buone notizie

TENNIS - La finale è stata bella soprattutto per merito di Federer, ma è inutile domandarsi come sarebbe finita se lo svizzero non avesse buttato alle ortiche il primo set. E' comunque riuscito a tenere duro, ed è un'ottima notizia in vista di Wimbledon. Con 10 Slam ad appena 25 anni, ci si domanda quale possa essere il palmares di Nadal e fine carriera. Rino Tommasi

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Ha vinto Nadal e non è una notizia se si pensa che in tutta la sua carriera il giovane giocatore spagnolo (25 anni appena compiuti) ha perso una sola partita in sette partecipazioni in questo torneo. A Roger Federer non è bastato l’orgoglio per invertire un rapporto di forze che, almeno sulla terra battuta, non è mai stato in discussione. Considerata una semifinale del 2005, ieri era la quinta volta che Federer e Nadal si trovavano di fronte in questo stadio ed il risultato è sempre stato lo stesso.  In questa occasione Federer può recriminare su un primo set malamente perduto malgrado un vantaggio di 5 a 2 ma in quel momento c’è stato un parziale di sette giochi consecutivi e di 10 punti a uno che avrebbero messo k.o. un giocatore con meno orgoglio e con meno armi di Federer. Insomma c’è stato il rischio di rivedere una partita come la finale del 2008, la peggior sconfitta subita da Federer in carriera. Invece il campione svizzero è stato capace di rendere equibrati il secondo ed il terzo set e solo nel quarto è stato costretto ad arrendersi.

Il pubblico lo ha sostenuto in modo quasi eccessivo se si considera che un giocatore che aveva già vinto cinque volte questo torneo meritava forse maggiori riguardi ma le scelte del pubblico sono difficili da analizzare e da spiegare. Il recupero di Federer su valori ancora molto importanti, soprattutto alla vigilia di Wimbledon, è una buona notizia per il tennis in attesa che Djokovic, battuto ma non bocciato da Federer, ci faccia sapere se è capace di essere competitivo anche sull’erba.

Come ho detto se la finale è stata bella ed equilibrata, almeno per tre set, il merito è stato sprattutto di Federer ma è inutile chiedersi some sarebbe andata a finire se Federer fosse riuscito a vincere il primo set sfruttando un vantaggio di 5 a 2. La verità è che Nadal è un guerriero le cui risorse agonistiche si sono ancora una volta rivelate la parte più importante del suo gioco. Ci sono stati momenti della partita in cui Federer era costretto a fare tre o quattro volte il punto per portarne a casa uno, un rapporto insostenibile anche per un campione come lo svizzero.

Per Nadal si è trattato della sesta vittoria in questo torneo (uguagliato il primato di Bjorn Borg) e del decimo successo in una prova del Grande Slam. Considerato che ha appena compiuto 25 anni c’è da chiedersi quale sarà il suo consuntivo a conclusione della carriera. Nel mandare in archivio questa edizione del Roland Garros registriamo una solida conferma dei valori tradizionali, il recupero interessante ad alto livello di Federer, ricondando che Murray e soprattutto Djokovic (e forse Del Potro) rimangono nel gruppo di testa. Si conferma invece la grande incertezza nel settore femminile. Avrebbe potuto approfittarne ancora una volta Francesca Schiavone il cui piazzamento in finale è comunque un grande risultato

Rino Tommasi

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