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08/06/2011 22:54 CEST - Nadal, Federer e Borg

I tennisti dicono la loro. E voi?

TENNIS - Il dibattito sul più grande tennista di sempre sulla terra battuta è aperto. Il record dello svedese eguagliato dallo spagnolo ha suscitato i commenti più disparati da parte degli addetti ai lavori. Dallo stesso Borg, a Safin, Wilander, Courier, Pioline, Moya, Boetsch, Ferrero, Santana, Dominguez, Mathieu, zio Toni, papà Federer e Roger stesso…Agassi Da Parigi, Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato Ubaldo Scanagatta

PARIGI - "Del mito de Borg al mito de Nadal". Così titola il principale quotidiano di Spagna, El Pais, che ha messo la notizia del sesto trionfo di Rafa Nadal in apertura di prima pagina, inserendo invece in una pagina interna i 26 Slam vinti dagli spagnoli in mezzo secolo, dal primo conquistato nel 1961 da Manolo Santana su Nicola Pietrangeli al n.26 di Rafa Nadal.

Eccoli qui riassunti: 4 Manolo Santana, 1 Andres Gimeno, 1 Manolo Orantes, 4 Arantxa Sanchez, 2 Sergi Bruguera, 1 Conchita Martinez, I Carlos Moya, 1 Albert Costa, 1 Juan Carlos Ferrero e 10 Rafa Nadal.

L’Italia ne può vantare 4: 2 Nicola Pietrangeli, 1 Adriano Panatta, 1 Francesca Schiavone.

Poiché il confronto Borg-Nadal è comunque un divertissement indubbiamente intrigante, al di là dei ragionamenti logici di chi giustamente sottolinea che i confronti fra campioni di epoche diverse hanno poco senso e soprattutto impossibile oggettività, io mi sono divertito a fare un collage di dichiarazioni rese da tanti tennisti e ve le propongo chiedendovi di commentarle, segnalando quella (o quelle) che condividete di più e quella (o quelle) che condividete di meno. Alcune hanno riguardato semplicemente la finale, altre il duello Nadal-Federer con opinioni espresse sul duo o anche singolarmente su l’uno o l’altro, altre ancora il duello ..,epocale a distanza fra Rafa e Bjorn.

ROGER FEDERER: “Contro Rafa ci sono sempre delle opportunità…perché non serve a 220 km orari. Magari ti sfuggono e ti senti frustrato se ti scappano via, ma Rafa ti fa giocare e per questo a me piace giocare contro di lui. Questa volta ho subito meno la sua potenza rispetto al 2008 quando finì in tre set netti. Ma con lui è semrpe la stessa storia…farà sempre un errore meno di te! Bisognerebbe non sbagliare mai in quelle opportunità…”.

JIM COURIER: “Roger è stato grande per orgoglio e volontà, non si è arreso quando altri al suo posto l’avrebbero fatto. Ma secondo me ha sbagliato a …nascondere troppo il suo dritto. Quando l’ha tirato, ben teso e rapido, ne è stato ricompensato. Avrebbe dovuto rischiare un tantino di più con quel colpo e proibire a se stesso di temporeggiare. Lo so che con la palla di Nadal è difficile farlo, ma sono convinto che lui avrebbe potuto farlo un po’ più spesso. Mi permetto di dire e pensare questo anche se…io ho vinto solo 4 Slam e lui 16! Quindi forse non dovrei permettermelo!”.

MARAT SAFIN: “Quando Roger ha perso il primo set a quel modo l’ho visto nervoso, faceva fatica a ritrovare il suo gioco e non mi sembrava neppure troppo convinto. E’ sempre la solita storia: Nadal lo fa soffrire troppo sul suo rovescio”.

ROBERT FEDERER (il papà di Roger): “Mi pare che mio figlio abbia fatto un gran bel match, nel complesso. Ma quel dritto di Rafa è un’arma terribile. Nessun campione di tennis ha mai saputo imprimere tanto effetto su una palla…E’ davvero molto difficile per Roger trovare il modo di arginarlo. Eppure il suo rovescio è molto migliorato anche rispetto a 2 o 3 mesi fa! Il problema è che Roger è cascato sul “big boss” della terra battuta”.

PATRICE DOMINGUEZ : “E’ matematico. E’ sufficiente vedere Nadal che si allena prima di affrontare Federer. Ci vai e vedi le sequenze che metterà in atto durante il match. E’ terribile ma per Roger non c’è niente da fare. Federer ha…il “cancro Nadal” nella pelle! Certo che Rafa mi ricorda Borg: perché giocavi contro di lui, ti sembrava a momenti di saper giocare meglio di lui, però alla fine vinceva sempre lui, alla cassa era sempre lui che incassava”.

CEDRIC PIOLINE: “Quando è cominciato il quarto set Federer e Nadal avevano fatto un identico numero di punti…e questo la dice lunga su chi avesse fatto i più importanti. E anche che Roger ha fallito nei momenti più decisivi”.

MATS WILANDER: “Il problema è sempre lo stesso. Anche quelle volte in cui Roger batte Rafa tennisticamente non lo batte mai mentalmente. Perché una volta Roger possa sperare di vincere bisognerà che gli faccia ancora più male nella prima mezzora. Gli deve fare così male mentalmente da trasmettergli questo (duro) messaggio: “Giochi come una merda! Io ti faccio vedere coem si gioca a tennis, tutti i colpi che non hai e ti vado a fare il culo così”.

Il punto è che mezzora può non bastare. Perché Nadal ha una capacità incredibile di far girare le cose a suo favore. Ha cominciato il torneo in piena riserva e ha concluso il torneo con metà serbatoio. La prova è l’ultimo set, il migliore che ha giocato in tutto il torneo. Dal primo all’ultimo turno sa esattamente che cosa deve fare per vincere i suoi incontri. Sa che non serve essere al 100% per vincere il primo turno. Contro Andujar così decide di spendere poche energie. Contro Veic si impegna più fisicamente, ma meno mentalmente…Contro Ljubicic…il croato dichiara che Nadal è meno rapido. Ok, però ci perde 75 63 63. E’ esattamente il discorso di un Nadal che a Indian Wells in finale serve il 30% di prime palle e invece contro Federer in finale qui ne mette dentro il 72% (e decide di tirare l’ace, il quarto del match, quando deve annullare la pallabreak). Nella gestione degli incontri Rafa Nadal è il n.1, assai più di Roger Federer.”

CARLOS MOYA: “Ho visto giocare Bjorn Borg soprattutto nei video e da allora tutto è cambiato, materiali, preparazion fisica, palle, ma certo è che mentalmente e fisicamente Borg, che tutti hanno sempre definito come il più grande tennista della storia sulla terra rossa, ha in Nadal il tennista che più gli si può avvicinare. Io adesso penso che Rafa sia ancora più grande, che il Roland Garros sia davvero un suo…territorio. Ha battuto un Federer che, soprattutto all’inizio, era impressionante. Federer è il talento allo stato puro, il genio che se gioca bene ti azzera anche sulla terra battuta. In quei momenti è impossibile arrestarlo. Ma quando per pochi centimetri ha sbagliato la palla del set, sull’aspetto tecnico ha preso il sopravvento il fattore emotivo. L’allenatore di Federer dirà che Roger è calato, quello di Nadal dirà che è cresciuto Rafa: è una combinazione delle due cose. Da allenatore di federer mi domanderei com’è possibile che non abbia vinto quel set, da allenatore di Rafa come diavolo ha fatto a recuperarlo. Perché Federer è tornato a giocare ad un livello altissimo nel finale del terzo set e all’inizio del quarto. E c’è stata anche quella breve interruzione per la pioggia, sul 5-4 40-40 dopo che Rafa aveva mancato un setpoint. In teoria avrebbe potuto risentirne, ritornare in campo più nervoso del suo avversario. Invece quando succedono cose strane, il vento, la pioggia…si impone il più forte. E non c’è nessuno più forte di Rafa Nadal”.

PAUL HENRI MATHIEU: “Nadal gioca con una tale intensità, sempre, sempre, sempre, dal primo punto all’ultimo, che non appena Federer ha un calo di regime…ecco che Nadal se lo mangia. Se Federer avesse giocato contro un altro tennista, e non Nadal, nessuno se ne sarebbe reso conto. Ma Nadal invece gli monta addosso. E’ impressionante. Roger ha sì le armi giuste, ma il problema è tenerle in pugno tutto il tempo, senza mai mollare la presa. Tre su cinque è quasi impossibile. Considerata l’età di Nadal io credo che possa vincere 10 Roland Garros”.

JUAN CARLOS FERRERO: “Rafa ha cominciato come altre volte, un tantino indeciso. Forse per i dubbi che aveva sul suo gioco, non così solido come altre volte. Federer ha giocato invece all’inizio come sa soltanto lui. Però una volta fatto il break Roger non ha dato ai giochi successivi la stessa importanza. Contro Rafa è un errore che si paga sempre. Nel primo punto del nono gioco, sul 5-3, Federer è venuto a rete dietro la seconda di servizio e ha fatto il punto un po’ per caso…questa è la dimostrazione che non era così lucido, che i fantasmi…cominciavano a palesarsi. 5 punti su 6 li ha giocati affidandosi alla seconda di servizio. Così è cambiata la partita e Nadal ha chiuso il giro (la vuelta…) conquistando il primo set che non avrebbe potuto vincere se Federer fosse stato più attento e concentrato. Per battere Nadal Roger avrebbe dovuto essere perfetto sia con il servizio sia con il dritto. Ma gli è mancata la continuità, e forse la fiducia, per farlo. Ovviamente tutto ciò è facile a dirsi e molto, molto difficile a farsi. Federer è sicuramente il miglior tennista della storia…ma attenzione, Rafa ha appena compiuto 25 anni. Forse è presto per dirlo.”

ANDRE AGASSI : ANDRE AGASSI: “Il match Federer-Djokovic è fra i più belli che io abbia mai visto…Roger ha giocato il suo miglior match sulla terra rossa. Non pensavo che potesse giocare a un tal livello. Tutti credevano che Djokovic fosse imbattibile e che avrebbe vinto…Per battere Nadal però si deve cercare di giocare tantissimo con il dritto. Con il rovescio si soffre troppo…Con il passare degli anni Nadal è diventato sempre più astuto e intelligente. Ha gestito benissimo il suo torneo. Non c’è niente di peggio che giocare il proprio miglior tennis quando non se ha bisogno. Lui ha fatto esattamente quel che gli serviva. E più la pressione sale più lui prende dei rischi e più l’avversario l’avverte. La sua crescita via via che il torneo andava avanti mi ricorda quella di Sampras all’US open 2002. Non aveva fatto un gran torneo. Ma quando m’ha visto dall’altra parte della rete, in finale, non importava più quel che era successo prima. Era un altro giocatore, un giocatore nuovo. Nadal a previsto di vincere questo torneo e di ritrovarsi di fronte a un avversario contro il quale ha giocato tante volte. E si è trovato perfettamente a suo agio. Sembra facile dire che bisognerebbe attaccarlo di più: oggi quando sei a rete la palla ti arriva troppo veloce negli angoli, non riesci più a coprire le righe. Bisogna riflettere due volte prima di andare a rete a tentare una volee decisiva. Mi sono accorto di questa evoluzione a Montreal contro Nadal nel 2005 quando l’ho incontrato per la prima volta…Liftava talmente la palla, utilizzava talmente bene i cross stretti che il campo era diventato improvvisamente più grande da coprire..Mi ricordo di aver fatto degli sforzi incredibili di posizione e d’aver preso rischi enormi per cercare di arginarlo. Il tennis è diventato allora un altro gioco…”.

Seguiranno più tardi altri commenti raccolti da Ubaldo…(tornate a vederli)

Riguarda la puntata di diretta Ubitennis andata in onda martedì sera

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Audio: Nadal e Federer dopo la finale Ieri Na Li - Francesca Schiavone - Michael Mortensen (coach Na Li)Garbin

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Ubaldo Scanagatta

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