15/06/2011 21:32 CEST - CIRCUITI ATP-WTA

Hewitt non riesce a risollevarsi

TENNIS - I tennisti danno gli ultimi colpi di lima al proprio gioco per non farsi trovare impreparati a Wimbledon. I due tornei combined di Eastbourne e s’Hertogenbosch, nella giornata di martedi, non regalano grosse sorprese: tutti i big hanno passato indenni il proprio ostacolo. Sempre più in crisi Lleyton Hewitt, nuovamente alle prese con i problemi ai piedi. Claudio Maglieri

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Ancora un po’ di attesa e poi, finalmente, scatterà il torneo di Wimbledon. Dai, ammettetelo: non vedete l’ora, vi fregate le mani con ansia, desiderosi di assistere ad un evento unico, irripetibile. Chi saranno i favoriti sui campi di Church Road? Federer? Nadal? Djokovic? Murray? Bene, mentre voi fate il conto alla rovescia e già vi fate la “guerra” sui forum, nessuno di questi quattro sta gareggiando questa settimana, in cui sono programmati i tornei di Eastobourne e s’Hertogenbosch. Le due competizioni, storicamente, non vedono mai ai nastri di partenza i top players: la distanza cosi ravvicinata con Wimbledon li penalizza, i tornei del Queen’s e di Halle possono vantare un campo di partecipanti di un altro pianeta (anche se curiosamente tutti e quattro sono eventi 250…stranezze dell’Atp). Vediamo cosa è successo nella giornata di martedi.

EASTBOURNE
Il torneo che pochi anni fa ha preso il posto di Nottingham non ha regalato grosse sorprese, in campo maschile. Jo-Wilfried Tsonga, finalista al Queen’s, ha superato in due set l’uzbeko Istomin, ostacolo mai facile (chiedere a Nadal). Il numero uno del seeding si è procurato un mare di occasioni (18 palle break in totale) ma ha dovuto lottare più del previsto nel secondo parziale (vinto 7-5). Più facile il compito del giapponese Nishikori, che in meno di un’ora si è sbarazzato del qualificato Kirillov: nel prossimo turno se la vedrà con il tedesco Schuettler, che di lasciare il tennis proprio non ne vuole sapere. Il buon Rainer, nonostante l’età, è ancora competitivo e nel match di esordio ha liquidato in 57 minuti Stakhovsky (che sull’erba fa ancora fatica). Vittorie in scioltezza anche per Kevin Anderson e Illya Marchenko (rispettivamente contro Slabinsky e Gil), mentre fa sempre più tristezza il lento declino di Lleyton Hewitt. L’australiano, che un tempo si faceva odiare da chiunque con i suoi fastidiosi “C’MOOOON!”, oggi appare sempre più un pulcino indifeso, incapace di fare paura. <Rusty>, inoltre, continua ad avere problemi fisici: ad Halle perse malamente nei quarti a causa di cronici guai al piede e ad Eastbourne, nel primo round, si è ritirato ad inizio secondo set contro Rochus per gli stessi dolori al solito piede. Hewitt, ormai, pare sempre più un ex giocatore: fa tristezza, ripensando soprattutto al grande guerriero che è stato.

S’HERTOGENBOSCH
Nessuna sorpresa di rilievo nemmeno al torneo olandese, dopo la grande vittoria di lunedi di Michael Berrer su Nicolas Almagro. Il numero 3 del tabellone ha dilaniato senza pietà Alejandro Falla, in appena 56 minuti, mentre il finnico Nieminen ha riservato più o meno lo stesso trattamento al malcapitato Maximo Gonzalez. I due giocatori se la vedranno al secondo turno rispettivamente contro la wild card Huta-Galung (vittorioso in tre set su Reister) e Gremelmayr. Sarà invece Alex Bogomolov jr l’avversario di Filippo Volandri al secondo round: l’ex mister Harkleroad (che ultimamente si sta rifacendo vedere dopo qualche anno di assenza) ha vinto il suo match d’esordio con le unghie e i denti. Bogomolov ha vinto il braccio di ferro contro il francese Chardy, dopo due ore e 25 di battaglia: 3-6 6-4 7-6(7) per lo yankee, capace di sopravvivere a statistiche negative. Chardy ha messo a segno 9 aces (contro i 3 del rivale), ha salvato 9 palle break su 11 ed ha conquistato due punti in più del rivale: non è bastato per vincere. Vittorie in due set anche per Giraldo (su Russell) e Haase (su Zverev), mentre nel secondo turno citiamo il bel successo di Ivan Dodig sull’austriaco Haider-Maurer e l’affermazione di Gabashvili sulla wild card Marti.

Claudio Maglieri