20/06/2011 21:17 CEST - WIMBLEDON

Brava Schiavone Fognini corretto

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Tra i tornei dello Slam, Wimbledon è sempre stato il meno generoso con i nostri tennisti. Una volta avevamo l’alibi dell’erba che però conta di meno, perché sull’erba si gioca poco anche nei pesi anglosassoni. Tuttavia dai tornei di avvicinamento erano giunte notizie confortanti grazie alle vittorie di Vinci e Seppi per cui si spera che alla fine il bilancio azzurro sia migliore di quelli delle stagioni precedenti. Purtroppo torneo italiano è cominciato male con la notizia, non del tutto sorprendenete, della rinuncia di Fabio Fognini, che era stato sorteggiato contro il canadese Raonic. Fognini ha sperato fino all’ultimo momento di poter giocare. Era venuto a Londra ed ha provato ieri mattina prima di comunicare ufficialmente il suo ritiro.  Fognini avrebbe potuto andare comunque in campo ed intascare le 16 mila sterline che spettano agli sconfitti al primo turno ma correttamente ha lasciato il suo posto  al lucky loser francese Gicquel.

Il lucky loser (perdente fortunato) è il giocatore che viene sorteggiato tra gli sconfitti dell’ultimo turno di qualificazione una soluzione che ha premiato per la seconda volta consecutiva Simone Bolelli, che anche all’ultimo Roland Garros era entrato nel torneo utilizzando questa porta di servizio. Sconfitto in cinque set  dal francese De Schepper, Bolelli è capitato al primo turno contro un altro qualificato, l’austriaco Martin Fischer, numero 147 in classifica. Bolelli ha sfruttato l’occasione, ha vinto in tre set e si è guadagnato un appuntamento on lo svizzero Stanislas Wawrinka che ieri ha tenuto a distanza il nostro Starace. Potito gioca questi tornei per onorare la sua classifica ma con scarsa fiducia: i suoi punti li conquista e li difende solo sulla terra battuta. Oltre a Starace è andato in campo senza speranze Filippo Volandri, sconfitto in tre set dal ceco Berdych, finalista in questo torneo l’anno scorso. E’ vero che Volandri aveva battuto Berdych qualche anno fa al Foro Italico ma erano altri trempi ed altre superfici..

Francesca Schiavone, la punta della  pattuglia italiana, non aveva un compito facile contro Jelena Dokic, un ex bambina prodigio che a soli 18 anni aveva vinto nel 2001 gli Internazionali d’Italia e che nei confronti della nostra giocatrice vantava un bilancio di tre vittorie su tre incontri. Malgrado un passaggio a vuoto che le è costato il secondo set la Schiavone è riuscita a passare il turno in una partita sospesa all’inizio del terzo set per pioggia e conclusa dopo che il tetto del campo centrale era stato chiuso. Una bella e tutt’altro che scontata vittoria ha ottenuto Sara Errani che ha battuto in due rapidi set l’estone Kaia Kanepi, che nei tornei dello Slam vantava tre quarti di finale su tre superfici diverse. Come vuole la tradizione, Rafael Nadal (campione in carica) ha avuto l’onore del campo centrale per l’incontro d’apertura...Ha battuto in tre set l’americano Michael Russell che ebbe un quarto d’ora di celebrità quando ha sciupato un match point contro Guga Kuerten, che era il campione in carica al Roland Garros dieci anni fa.

Rino Tommasi