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21/06/2011 16:24 CEST - PREVIEW DAY 2

Roger & Nole: attenti a quei due

TENNIS - Tocca a Federer e Djokovic, attesi da impegni relativamente facili. Nel pomeriggio andrà in scena anche la rivincita del match dei record, Isner-Mahut. Tra le donne in campo Wozniacki, Li, Sharapova e Serena. Per gli italiani buone prospettive, infortuni permettendo. C'è attesa per l'esordio della Vinci e di Seppi. Samuele Delpozzi 

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TABELLONE MASCHILE

NO. 2 NOVAK DJOKOVIC (SRB) v JEREMY CHARDY (FRA)

Head-to-head: Djokovic leads 5-0
2009 Australian Open Hard (O) R64 Djokovic 75 61 63
2009 Marseille Hard (I) R32 Djokovic 76(4) 64
2009 Cincinnati-1000 Hard (O) R16 Djokovic 75 63
2010 Rome-1000 Clay (O) R32 Djokovic 61 61
2010 Toronto-1000 Hard (O) QF Djokovic 62 63

Dopo lo stop inferto da Federer alla fantastica cavalcata di 43 match vinti in successione, riparte da Chardy la rincorsa di Nole al numero 1, posizione che si garantirebbe in caso di accesso in finale o dalla mancata riconferma del titolo da parte di Nadal. L'erba storicamente è il terreno più difficile per il serbo, l'unico sul quale non abbia mai vinto un torneo – un paio di finali (Queen's 2008 ed Halle 2009) e due semifinali a Wimbledon (2007, 2010) i suoi migliori risultati.
L'avversario di oggi non è particolarmente proibitivo, il coetaneo francese Chardy, autore fin qui di un'annata pressoché disastrosa – battuto al primo turno 8 volte in 11 tornei. Tuttavia va segnalata una certa attitudine all'erba del francese, campione junior qui a Wimbledon nel 2005 e recente finalista al challenger di Nottingham. In ogni caso la disparità di forze in campo è troppa, come confermano i 5 precedenti nei quali Nole non ha smarrito neppure un set, pertanto potrebbe trattarsi di un buon allenamento agonistico per il prosieguo del torneo.


NO. 3 ROGER FEDERER (SUI) v MIKHAIL KUKUSHKIN (KAZ)

Head-to-head: first meeting

Anche per Roger c'è una possibilità di tornare in vetta alle classifiche: è obbligato a vincere il titolo con Nadal sconfitto prima della finale. Tra tutti gli obiettivi nel mirino dell'elvetico, però, spicca sicuramente la rincorsa al record dei 7 titoli di Wimbledon, detenuto in coabitazione da Sampras e Renshaw. Al debutto stagionale su erba, Federer si presenta a Londra come il più vincente sulla superficie dell'intera Open Era grazie ai suoi 11 sigilli “verdi” (6 Wimbledon + 5 Halle), oltre che da leader all-time per titoli (16) e finali Slam (23).
Il suo avversario, il 23enne russo naturalizzato kazako Kukushkin, è al debutto assoluto nel main draw dei Championships, ed ha appena vinto il suo primo incontro Slam al Roland Garros, dove comunque è caduto al secondo round al cospetto di Youzhny. Il buon Mikhail non può certo considerarsi un erbivoro navigato, avendo esordito sulla superficie appena due settimane fa (1° turno al Queen's, 2° a Eastbourne), ma sui campi veloci vanta comunque un curriculum di un certo rispetto: nel 2010 ha vinto il torneo indoor di San Pietroburgo, ed in Coppa Davis ha dato un grosso dispiacere proprio alla Svizzera (seppur orfana di Federer) battendo Wawrinka in 5 set nel trionfale 5-0 per il Kazakistan.


NO. 5 ROBIN SODERLING (SWE) v PHILIPP PETZSCHNER (GER)

Head-to-head: Soderling leads 2-0
2008 Halle Grass (O) R32 Soderling 64 46 64
2010 Miami-1000 Hard (O) R32 Soderling 61 62

Esordio complicato quello di Soderling, opposto al talentuoso ed imprevedibile “Picasso” Petzschner. Il tedesco infatti sull'erba ci sa fare, come testimoniano la recentissima finale di Halle – dove ha battuto tra gli altri Berdych, n°7 mondiale – ed il terzo turno di Wimbledon 2010 ceduto d'un niente a Nadal (con la complicità di un medical time out “tattico” del maiorchino...). Sempre a Londra, inoltre, Philipp è campione uscente in doppio assieme all'amico Jurgen Melzer.
Robin dal canto suo viene da un periodo di bonaccia dopo l'avvio scoppiettante di 2011 – 3 titoli nei primi 4 tornei giocati – anche se tutto sommato a Parigi non ha demeritato, uscendo ai quarti contro il solito Rafa. Qui a Church Road invece, nonostante il servizio devastante, non ha mai fatto sfracelli, vantando al massimo il quarto di finale colto un anno fa. Svedese quindi favorito, ma con moderazione.


NO. 7 DAVID FERRER (ESP) v BENOIT PAIRE (FRA)

Head-to-head: first meeting

Esordio sulla carta morbido per il numero 2 di Spagna, opposto al semisconosciuto francese Benoit Paire. Ferrer, nonostante il gioco prettamente meccanico-difensivista, è uno dei 17 giocatori in tabellone ad aver già vinto un torneo sull'erba: nel 2008 si impose a 's-Hertogenbosch in finale su Gicquel, altro transalpino. A Wimbledon vanta al massimo un paio di ottavi di finale (2006, 2010), mentre a gennaio in Australia ha colto la seconda semifinale della carriera in un major (dopo l'US Open 2007). Ha invece piuttosto deluso a Parigi, dove era tra gli outsider più accreditati grazie al titolo di Acapulco e le finali di Montecarlo e Barcellona.
Paire, 22 anni, è al debutto assoluto nel Tempio, appena il 5° Slam della sua giovane carriera. Finora nel 2011 ha raccolto appena 3 vittorie in 7 eventi ATP, mentre a livello challenger vanta una finale (Saint Brieuc) ed una semifinale (Ostrava), risultati che gli hanno consentito di toccare la 98° posizione mondiale il mese scorso. Il match odierno sarà il suo primo confronto con un top-10, vantando al massimo una vittoria sul numero 33 Gilles Simon in quel di Rotterdam.


NO. 8 ANDY RODDICK (USA) v (Q) ANDREAS BECK (GER)

Head-to-head: first meeting

Match rinviato ad oggi per pioggia, in proposito vedere la presentazione pubblicata ieri


JOHN ISNER (USA) v NICOLAS MAHUT (FRA)

Head-to-head: tied at 1-1
2008 Queen’s Grass (O) R32 Mahut 75 64
2010 Wimbledon Grass (O) R128 Isner 64 36 67(7) 76(3) 70-68
*2011 Hopman Cup Hard (I) R2 Isner 63 76(5)

(*Hopman Cup is not counted in head-to-head total)

Non si tratta di un incontro tra top players, ma è sicuramente sulla bocca di tutti fin dal sorteggio, in virtù del pazzesco precedente di un anno fa sul Campo 18. Quell'Isner-Mahut infranse pressoché ogni record possibile: durata totale (11 ore e 5 minuti, spalmati su 3 giorni!), durata di un singolo set (8 ore e 11 minuti per il leggendario quinto), numero di games totali (183) e di un singolo set (138, sempre il 5°), numero di aces totali (216) e per un solo giocatore (Isner, 113, mentre Mahut è al secondo posto all-time con “solo” 103).
Di fronte a queste cifre, le carriere dei due protagonisti quasi scompaiono: lo statunitense vanta un solo titolo (Auckland 2010) e nella stagione in corso ha perso quasi 30 posizioni, scendendo dal numero 19 all'attuale 47. Mahut invece ha maggiore tradizione sull'erba, come confermato dal titolo junior a Wimbledon 2000 e le due finali da professionista – nel 2007 al Queen's, dove ebbe match point contro Roddick, e a Newport – conquistate proprio sui prati.


ANDREAS SEPPI (ITA) v ALBERT MONTANES

Head to Head: Montanes leads 1-0
2010 Montecarlo-1000 Clay (O) R32 Montanes 76 36 60

A parte Cipolla, che dovrà riprendere il match con Del Potro sospeso sul 6-1 1-3 per l'argentino, l'unico italiano in gara oggi sarà Seppi, freschissimo di primo titolo ATP proprio sull'erba di Eastbourne. L'altoatesino ha sempre mostrato un buon feeling con i prati, come dimostrano anche i due terzi turni centrati a Wimbledon nel 2008 e 2009. Inoltre, a Church Road non ha mai perso all'esordio tranne che nel 2005, al debutto nel massimo torneo mondiale.
Il suo avversario, il terraiolo catalano Montanes, vanta due analoghi piazzamenti qui a Londra (2009, 2010) ma nel complesso la sua attitudine alla superficie pare senz'altro inferiore a quella di Andreas. I precedenti, tutti sul rosso, sono però favorevoli allo spagnolo (uno lo scorso anno a Montecarlo e due a livello challenger-qualificazioni). Insomma, match aperto che però il Seppi di Eastbourne dovrebbe portare a casa senza troppi patemi.

TABELLONE FEMMINILE

[1] CAROLINE WOZNIACKI (DEN #1) vs. ARANTXA PARRA SANTONJA (ESP #105)
First meeting

La danese, che rimarrà in vetta alle classifiche almeno fino al 1° di agosto, affronta l'unico Slam dove ancora non è riuscita a centrare i quarti di finale: i migliori piazzamenti londinesi restano infatti un paio di ottavi (2009, 2010). Sull'erba è comunque riuscita a vincere qui il torneo juniores (nel 2006) e tra le pro ha sollevato il trofeo ad Eastbourne due anni orsono. Per la prima volta in oltre 2 anni si presenta al via di uno Slam senza aver giocato la settimana precedente (il che potrebbe essere un bene), ma con il solo discutibile allenamento del torneo casalingo di Copenhagen, disputato sul cemento indoor (e questo invece, felicità degli sponsor a parte, non ha molto senso). Come al solito, comunque, Caroline si conferma reginetta di quantità: leader stagionale per numero di titoli (5) e di singole vittorie (45), sulla scia delle programmazioni bulimiche già esibite nelle scorse stagioni. Per la qualità, invece, tocca ancora attendere, e Wimbledon non sembra essere il terreno più adatto per spezzare l'incantesimo.
La sua prima avversaria, la valenciana Parra Santonja, sull'erba può sfruttare un servizio temibile, grazie al quale ha sfiorato il colpaccio contro la Wickmayer a 's-Hertogenbosch, ma anche una ridotta mobilità dovuta all'impostazione bimane da ambo i lati. A febbraio ha centrato la seconda finale in carriera ad Acapulco, ma da allora non ha mai superato il secondo round in qualsiasi torneo.


[3] LI NA (CHN #4) vs. ALLA KUDRYAVTSEVA (RUS #72)
Li leads 1-0

2010 BEIJING HARD O R64 LI 62 60

L'asiatica, fresca campionessa al Roland Garros, proverà a raggiungere la sua terza finale Slam consecutiva ( a Melbourne perse in 3 dalla Clijsters). Donna dei record per il suo paese – prima cinese ad aver... "inserire qualsiasi cosa" – ha sfatato il tabù dei major proprio sulla superficie teoricamente più ostica, la terra battuta. Sul verde aveva invece sempre dimostrato di andare a nozze, come testimoniano il titolo di Birmingham 2010 e i due quarti a Wimbledon (2006, 2010), torneo nel quale non ha mai perso all'esordio.
Sua rivale sarà l'imprevedibile Alla Kudryavtseva, tennista capace di accendersi e spegnersi come un albero di natale. Quando la modalità è ON, però, possono essere guai per tutte: la Sharapova, triturata proprio qui 3 anni fa, ne sa qualcosa. Ultimamente invece la russa ha tenuto l'interruttore pressoché spento, battuta al primo turno 8 volte in 13 tornei del 2011. Il miglior piazzamento in uno Slam lo ottenne a Wimbledon proprio nel 2008, quando alla vittoria su Maria seppe far seguire una corsa fino agli ottavi.


ANNA CHAKVETADZE (RUS #52) vs. [5] MARIA SHARAPOVA (RUS #6)
Sharapova leads 6-0

2005 ROLAND GARROS CLAY O R32 SHARAPOVA 6-1 6-4
2005 LOS ANGELES HARD O R16 SHARAPOVA 4-6 6-4 7-5
2006 MOSCOW CARPET I QF CHAKVETADZE W/O (not included in win-loss record)
2007 AUSTRALIAN OPEN HARD O QF SHARAPOVA 7-6(5) 7-5
2007 ROLAND GARROS CLAY O QF SHARAPOVA 6-3 6-4
2007 SAN DIEGO HARD O SF SHARAPOVA 6-3 6-2
2007 WTA CHAMPIONSHIPS HARD I SF SHARAPOVA 6-2 6-2

Interessante sfida, almeno per i nomi in campo, tra le due ex reginette del tennis russo. Ma se la Sharapova è ritornata di prepotenza nell'elite mondiale, la Chakvetadze si limita a vivacchiare nel ricordo di fasti un po' sbiaditi, risalenti ormai a 4 anni fa: lo straordinario biennio 2006-2007 le regalò infatti ben 6 titoli – tra cui il Tier I di Mosca – nonché le semifinali all'US Open e la posizione numero 5 in classifica. Pur avendo il bacheca un titolo sull'erba ('s-Hertogenbosch 2007), la moscovita Anna non ha mai superato il 4° turno a Wimbledon, unico Slam ad averla respinta in tal senso. Il suo 2011 è stato poi funestato da un'infezione all'orecchio che le ha procurato svariati svenimenti in campo, e di conseguenza numerosi ritiri: 6 forfait preventivi e 3 abbandoni a match iniziato per lei da inizio stagione, con appena 3 vittorie nei tabelloni principali.
La Sharapova dal canto suo arriva a Wimbledon nella miglior forma da almeno 5 anni a questa parte, costruita con un'ottima campagna anche sull'odiata terra rossa (vittoria a Roma e semi a Parigi). Di nuovo ad un passo dalla top-5, la siberiana è l'unica russa ad essersi mai imposta sui prati londinesi (2004, ad appena 17 anni), nonché l'unica ex campionessa in gara assieme alle sorelle Williams.
Il pronostico, anche in virtù dei precedenti a senso unico, appare quantomai scontato, benché si speri in una difesa quantomeno dignitosa da parte della Chakvetadze.


ARAVANE REZAI (FRA #61) vs. [7] SERENA WILLIAMS (USA #25)
S.Williams leads 1-0

2010 SYDNEY HARD O SF WILLIAMS, SERENA 36 75 64

Un anno fa sarebbe stato probabilmente un match interessante, con la Rezai giovane rampante reduce da una grande vittoria a Madrid sull'altra Williams, Venus. 12 mesi dopo, la franco-iraniana si ritrova fuori dalle prime 60 a causa di un'annata fin qui disastrosa – appena 5 vittorie in 12 tornei – probabilmente causata dal drammatico inasprimento del rapporto col padre, di recente addirittura denunciato per violenze ed appropriazione indebita. Del ritorno di Serenona ad Eastbourne dopo quasi 1 anno di assenza si è parlato in abbondanza, e la forma esibita nei due match disputati sulla costa inglese è più che sufficiente a renderla favoritissima nell'incontro odierno. La Williams, ancora imbattuta nei match d'esordio dei major, va inoltre a caccia del terzo titolo consecutivo a Wimbledon, il quinto in totale che le permetterebbe di eguagliare la sorella Venus. Battendo la Rezai diventerebbe inoltre la 6° donna dell'Era Open a raggiungere le 200 vittorie nei tornei dello Slam.

IRINA-CAMELIA BEGU (ROU #78) vs. [21] FLAVIA PENNETTA (ITA #21)
First meeting

La numero 2 azzurra esordisce contro una giovane emergente, finora prevalentemente specializzata sulla terra battuta. La 21enne Begu vanta infatti la finale primaverile di Marbella – partita dalle qualificazioni e con lo scalpo della Kuznetsova – e la vittoria nel ricco ITF di Calì. Sempre sul rosso è inoltre reduce dalla finale a Marsiglia, risultato che l'ha proiettata al numero 78 del ranking.
La Pennetta vanta ben altra esperienza sull'erba – in particolare gli ottavi a Wimbledon 2005 e 2006 – e di fronte ha una rivale appena al secondo Slam della carriera, dopo il 2° turno al recente Roland Garros. Le uniche incognite gravano sulla salute di Flavia, problemi che ne hanno compromesso la stagione dopo un inizio brillante: se avrà recuperato anche solo il 60% del suo smalto, per la brindisina non ci saranno problemi.


LOURDES DOMINGUEZ LINO (ESP #48) vs. ROMINA OPRANDI (ITA #67)
Dominguez Lino leads 2-1

2006 BUDAPEST CLAY Q L.Dominguez Lino 6-3 6-0
2010 ROME TIRO A VOLO CLAY F L.Dominguez Lino 5-7 6-3 6-3
2010 CUNEO CLAY S R. Oprandi 6-0 6-1

Buon sorteggio per Romina Oprandi, protagonista di un'eccellente semifinale in Olanda la settimana scorsa, a patto che abbia recuperato dall'infortunio al polso sinistro costatole il ritiro contro la Dokic. L'italo-bernese, pur nata sulla terra battuta, ha i colpi per farsi valere anche sull'erba, come confermato dall'ottima vittoria sulla rampante Watson allo scorso Wimbledon.


[26] MARIA KIRILENKO (RUS #27) vs. ALBERTA BRIANTI (ITA #56)
Kirilenko leads 1-0

2011 PATTAYA CITY HARD R32 M. Kirilenko 6-0 4-6 6-2

Sulla carta sorteggio assai ostico per la Brianti, opposta ad una testa di serie dalla quale ha già perso in stagione. Tuttavia, la Kirilenko non è molto a suo agio sui prati, vantando al massimo un risicato terzo turno allo scorso Wimbledon e ben 4 eliminazioni all'esordio. Anche settimana scorsa è stata subito battuta da nonna Date a 's-Hertogenbosch.
Analogo destino olandese ha subito Alberta, ma di fronte alla poderosa Wickmayer. Inoltre la parmense sta vivendo la miglior stagione della carriera, che le ha regalato il primo titolo Wta a Fes ed il record in classifica al numero 55. A Wimbledon difende un secondo turno, e non è detto che non riesca a ripetere il piazzamento.


Per la presentazione dei match di Azarenka, Kvitova, Vinci e Giorgi, sospesi o rinviati per pioggia, rimando nuovamente al preview di ieri.

Samuele Delpozzi

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