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21/06/2011 22:07 CEST - Wimbledon

Jankovic out! Serena va

TENNIS - Tanti i big in campo quest'oggi a Wimbledon. Qui le cronache dei match più importanti della giornata. A cominciare dalla sconfitta di Jelena Jankovic, battuta dalla spagnola Martinez-Sanchez. Passano Roddick e Serena, fuori Davydenko e Stosur. da Wimbledon, Alberto Giorni e Alessandro Mastroluca

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Jankovic out
Cambia la superficie, ma la Jankovic, uscita dalla top-10 per la prima volta da febbraio 2007 quando vede Maria Jose Martinez Sanchez vede rosso. La spagnola vince il suo terzo confronto diretto sui quattro giocati (5-7 6-4 6-3), l'ultimo dei quali nella finale al Foro Italico un anno fa. La regina di Roma, dopo aver conquistato il quarto titolo della sua carriera, ha vissuto un anno con più ombre che luci ma potrebbe rilanciarsi proprio a partire dal nuovo successo sulla serba. La Jankovic interrompe così una serie di 24 successi di fila nei primi turni degli Slam: l'ultima eliminazione al debutto in un major risaliva al Roland Garros 2005.

Lo schema del match è abbastanza chiaro da subito: la Jankovic prova a imporsi da fondo con il maggiore peso di palla e la capacità di aprirsi gli angoli. La spagnola torna a sfoderare il suo gioco tutto tagli e variazioni, back anche di dritto e sistematiche discese a rete. Peccato che una volée di rovescio scentrata le costi il primo break del match e contestualmente il primo set.

Nel secondo è la spagnola la prima a brekkare, ma restituisce la cortesia un paio di giochi dopo. Il secondo break arriva nel nono game: la prima chance sfuma insieme a una facile volée di dritto affossata a rete, la seconda è quella giusta. La Jankovic tenta di imitare l'avversaria, ma il suo senso della posizione a rete è notevolmente inferiore, e la volée "ombelicale" si ferma a rete.

Nel terzo c'è poca storia: due break valgono alla spagnola il secondo passaggio al secondo turno a Wimbledon in quattro partecipazioni. (AM)

Serena ce la fa
Ha un po' temuto Serena, quasi commossa nell'intervista a caldo dopo il match per il suo rientro a Wimbledon dopo un anno tanto difficile. La vittoria in tre set su Aravane Rezai, 6-3 3-6 6-1, vale molto più del risultato. Molto più dei record rifiniti: è infatti la 44ma su 44 al primo turno di uno Slam e la 200ma in carriera nei major, che la rende la sesta giocatrice nell'era Open a raggiungere questo traguardo. La francese, che si è da poco "separata" dal suo coach Alexia Dechaume, ha giocato alla pari per poco più di due set ma si è completamente sciolta nel finale di partita.

Serena ha dimostrato di avere ritrovato un buon servizio (13 ace, 3 doppi falli e il 71% di punti trasformati con la prima), ha chiuso con un bilancio di 24 errori e 18 gratuiti, contro il 22-22 della francese, ma soprattutto nel secondo set, nel momento migliore dell'avversaria, ha evidenziato qualche difficoltà a reggere gli scambi che superavano i quattro-cinque colpi.

Che Serena fosse un po' arrugginita lo si è capito fin dal primo game, quando ha subito ceduto il servizio dopo aver annullato tre palle break. Ma la Rezai difende il vantaggio solo fino al quarto gioco, quando si fa brekkare a zero complice anche un doppio fallo. E nel turno di battuta successivo la storia si ripete: la francese stavolta sale 30-0 ma alla fine si arrende di nuovo e Serena finirà per vincere il set 6-3.

Nel secondo la Rezai sale di tono, trova più anticipo e più angoli. Un doppio fallo, qualche errore di dritto e la maggiore solidità dell'avversaria nei colpi a rimbalzo portano Serena a cedere il servizio nel sesto gioco del secondo set. Aravane, sprecato il primo set point, chiude al secondo e porta il match al terzo.

Ma sul più bello il servizio la tradisce. Cede il servizio nel quarto gioco, con Serena che allunga 3-1, chiudendo con un passante che non aveva alcuna chance di entrare e si fa brekkare a zero nel sesto. Per Serena a questo punto chiudere è una formalità.

“Non mi aspettavo una reazione così emotiva” ha detto Serena. “Adoro Wimbledon, essere fuori per così tanto tempo tempo non è stato facile. “Amo il tennis, amo la competizione. Ma gli ultimi 12 mesi sono stati tutto fuorché normali, una strada dura, molto lunga”. Serena ha detto anche di aver imparato a “non dare niente per scontato”.

Dopo l’ultimo anno, ha spiegato, “per me non si trattava solo di vincere o perdere. In questi mesi mi sono sempre detta: non mollare, non mollare, ce la puoi fare, puoi ancora avere una straordinaria carriera. Devo mettermi alle spalle quello che mi è successo, lo sto ancora facendo, ma fisicamente mi sento bene”.

Serena ha spiegato inoltre di dover “indossare queste calze quando volo, così fashion” (calcando con una forte vena sarcastica) e ha spiegato anche le sue scelte per l’outfit di oggi: “Oggi l’ispirazione del look era essere classica, per quello ho scelto una linea sobria, un po’ anni ‘60 ma credo sia molto femminile”(AM)

Buon debutto per Roddick

Andy Roddick non ha mai perso sicurezza e fiducia nei suoi mezzi. Anche se il suo ultimo, e unico, successo in uno Slam risale agli Us Open del 2003. Il tre volte finalista a Wimbledon (battuto sempre da Federer) inizia con un successo in tre set su Andreas Beck, che si è rivelato un test già abbastanza probante. A-Rod ha chiuso 6-4 7-6 6-3, ma soprattutto nel secondo set il tedesco ha costretto Roddick a tirar fuori il meglio di sé.

Nel primo set si prosegue seguendo i servizi fino al 5-4 quando il tedesco scentra un paio di dritti e cede il servizio a zero e il primo set. Anche nel secondo il servizio la fa da padrone, e il tiebreak diventa una soluzione inevitabile. Beck spara un dritto a rete e regala il primo set point all'americano, che si carica con "pugnetto" e "c'mon", ma una volée bassa di rovescio fa saltare le sue speranze: si cambia campo per la seconda volta sul 6-6. Ma il mini-break arriva subito con Beck che sotterra un rovescio.

Terzo set più facile per Roddick, cui basta il break nel terzo game (decisivo ancora un errore di dritto del tedesco) per arrivare al secondo turno.

Altri risultati

Bernard Tomic, il più giovane in tabellone, conquista la sua prima vittoria in uno Slam fuori dagli Australian Open. L'australiano elimina in tre set Nikolay Davydenko, 7-5 6-3 7-5. "Credo che il mio gioco sia sempre stato adatto all'erba" ha commentato Tomic, "perché non mi dispiace giocare palle basse, liftare, poi lo slice mi riesce particolarmente bene". Tomic affronterà Andreev o Gabashvili e ha detto che li studierà su Youtube.

Fuori anche Sam Stosur, battuta dalla Czink 6-3 6-4. Questo torneo non è certo il preferito dell'australiana: in nove partecipazioni ha perso cinque volte al primo turno e non è mai andata oltre il terzo.

Vince facile Novak Djokovic che batte in 80 minuti Chardy 64 61 61: il francese in sei sfide non è mai riuscito a vincere nemmeno un set.

 

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