21/06/2011 21:58 CEST - Wimbledon
Tutti gli italiani minuto per minuto
TENNIS -Rinviato il match della Pennetta, sono sei gli italiani scesi in campo. La giornata è iniziata con il bel successo della Vinci sulla Dushevina e con la sconfitta della Giorgi con la Pironkova. Perde anche Cipolla con Del Potro. Bene Seppi con Montanes, niente da fare per la Brianti con la Kirilenko e la Oprandi con la Dominguez Lino. da Wimbledon, Alberto Giorni e Alessandro Mastroluca
Pironkova b. Giorgi 6-2 6-1
E’ durata solo 54 minuti l’avventura di Camila Giorgi a Wimbledon: l’italo-argentina ha racimolato solo tre game (6-2 6-1) con la Pironkova, che in questo torneo ha raggiunto la semifinale. Una severa lezione, ma la ragazza nata a Macerata era al suo primo Slam e non ci si poteva aspettare molto di più: sarà un’esperienza utilissima per il prosieguo della sua carriera.
Quando l’aveva vista giocare qualche anno fa, Adriano Panatta disse: “E’ la prima ragazza che gioca come Agassi”. Osservandola dal vivo sul campo n°19, in effetti, in lei si intravede qualcosa del Kid di Las Vegas: il suo gioco è molto aggressivo, da attaccante dal fondo: picchia a più non posso sia il dritto che il rovescio a due mani, senza però la necessaria precisione. Numerosi gli errori gratuiti e qualche doppio fallo di troppo, anche se ogni tanto qualche vincente ha strappato applausi al pubblico inglese.
“Go Giorgi!”, si sentiva sulle tribune, per incoraggiare la giovane in difficoltà sotto i colpi della bulgara. L’azzurra ha dato il meglio di sé negli ultimi game: sotto 5-0 ha annullato un matchpoint, vinto un game e impegnando l’avversaria al momento di servire per il match. Camila appare ancora acerba, ma ha grandi margini di miglioramento: il futuro è dalla sua parte. (AG)
Vinci b. Dushevina 7-5 6-2
Ottimo esordio di Roberta Vinci. La tarantina sul campo numero 15 ha avuto la meglio 7-5 6-2 sulla russa Dushevina, che al primo turno l’anno scorso aveva fatto lo sgambetto a Francesca Schiavone. Non è stata una passeggiata, perché la russa era partita forte portandosi avanti 4-1 con palla per il 5-1: da quel momento però Roberta ha cambiato marcia, riuscendo a capovolgere le sorti del set.
Reduce dal trionfo a Hertogenbosch e da sempre a suo agio sull’erba, Roberta ha sfoderato tutto il suo repertorio: rovesci tagliati, attacchi in controtempo e precise volée. Dal 5-5 in poi non c’è stata più partita: dopo aver concluso 7-5 il primo set, l’azzurra ha strappato il servizio alla Dushevina nel primo game della seconda frazione e da quel momento il match si è fatto in discesa. Un ulteriore break ha permesso a Roberta di accorciare i tempi per il 6-2 finale.
“Sto diventando forte…”, ha scherzato poi la tarantina, che al prossimo turno se la vedrà con la ragazzona canadese Rebeca Marino: “L’erba non mi è sembrata molto veloce, ma ora penso alla prossima partita, non guardo troppo avanti. La Schiavone si ispirava a Sampras? Io da piccola ammiravo Edberg e la Navratilova”. (AG)
Del Potro b. Cipolla 6-1 6-4 6-3
“Davide” Cipolla non ha potuto nulla contro “Golia” Del Potro. Nella prosecuzione del match interrotto lunedì per la pioggia, non c’è stata storia: l’argentino ha preso subito in mano il comando delle operazioni e ha chiuso la pratica con un perentorio 6-1 6-4 6-3. Al giocatore romano ha nuociuto l’interruzione a causa del maltempo: ieri era avanti 3-1 nel secondo set, mentre nella prosecuzione è partito male.
Del Potro ha conquistato subito il centro del ring, mettendo il nostro giocatore alle corde: con l’uno-due servizio dritto l’argentino ha messo in grande difficoltà Flavio, che non riusciva a trovare la chiave per uscire dal momento negativo. La Torre di Tandil ha strappato due volte il servizio al romano, chiudendo il secondo set 6-4.
Cipolla ha provato a variare il gioco con il rovescio in back e le palle corte, ma ormai Del Potro era lanciato e non c’è stato modo di fermarlo. Il 6-3 finale è stato la logica conseguenza. (AG)
Seppi b. Montanes 6-4 6-4 7-5
Albert Montanes avrà gli incubi la prossima volta che dovrà affrontare un italiano. Dopo aver perso da Lorenzi l’anno scorso a Roma, da Fognini qualche settimana fa a Parigi in un match epico (e sprecando sei matchpoint), non c’è due senza tre: anche Andreas Seppi lo ha costretto a fare le valigie. Successo di grande autorità quello dell’altoatesino: 6-4 6-4 7-5 dopo aver rimontato da 3-5 sotto nel terzo set.
“L’erba mi è sempre piaciuta – ha spiegato l’azzurro in conferenza stampa –, sinceramente non mi sarei mai aspettato di vincere un torneo su questa superficie, ma il titolo a Eastbourne mi ha dato grande fiducia. Anche oggi nei momenti importanti sono rimasto tranquillo e sono riuscito a spuntarla. Secondo me conquistare un titolo è più importante che battere un grande giocatore, come mi è successo con Nadal e Hewitt. Ora troverò Baghdatis: sull’erba gioca bene e tiene la palla bassa, darò tutto”.
Spesso un handicap di Seppi sono state le partenze lente: stavolta invece è partito subito forte, conquistando subito due break e portandosi sul 5-2. Al momento di servire per il set ha subìto la reazione dello spagnolo, che ha accorciato le distanze ma non ha potuto cambiare il destino del set, concluso 6-4. Stesso punteggio nella seconda frazione, mentre nella terza Montanes si era portato sul 5-3. Qui però l’altoatesino ha dato il meglio di sé, sfoderando alcuni vincenti con il dritto, raggiungendo il 5-5 e poi chiudendo 7-5 con un ace che gli ha regalato la standing ovation del pubblico inglese. (AG)
"Dare consigli a Na Li perchè ha alle spalle il peso di un'intera nazione? Veramente lei ha vinto uno Slam, quindi sono io che dovrei chiedere consigli a lei"
Andy Murray
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