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25/06/2011 16:38 CEST - Prewiew DAY 6

Azzurre a caccia degli ottavi

TENNIS - Pioggia permettendo, si chiude la prima settimana del torneo più antico. Il classico Federer - Nalbandian è il clou della giornata maschile. Gonzalez - Tsonga e Baghdatis - Djokovic promettono spettacolo. Tra le donne, oltre alla prosecuzione di Schiavone-Paszek, la Pennetta dà la caccia alla seconda settimana. Scendono in campo anche Serena e Wozniacki. Alessio Morra

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La domanda che si pongono gli appassionati quando si arriva al sabato, della prima settimana di Wimbledon, è: ‘Dovesse piovere, gli organizzatori apriranno il tempio la domenica o rispetteranno la tradizione e sfalseranno il tabellone?’  Gonzalez – Tsonga e Federer – Nalbandian le sfide più interessanti in campo maschile. Tra le donne svettano Serena e Bartoli – Pennetta. Curioso notare che, con l’eccezione di Tomic (classe ’92), il più giovane tra gli uomini in gara domani è Baghdatis, classe ’85. E se pensiamo che a Roma, ma in semifinale, il più ‘vecchio’ era Nadal, all’epoca non ancora venticinquenne, il dato è ancora più curioso.

UOMINI

David Ferrer vs Karol Beck ( 2 – 0 ) E’ probabilmente la sfida più scontata della parte bassa del tabellone maschile. Lo slovacco Karol Beck è stato bravo a superare le qualificazioni; è stato bravissimo a raggiungere i sedicesimi, così ha eguagliato il suo ‘record’ a Wimbledon, ma è chiuso nel pronostico contro David Ferrer, che cerca di raggiungere per la terza volta il mitico lunedì della seconda settimana. Lo spagnolo, che a Parigi ha deluso, ha ricaricato le batterie, come ha dimostrato la vittoria ottenuta in rimonta, in due giorni, sull’americano Ryan Harrison.

Fernando Gonzalez vs Jo-Wilfred Tsonga ( 1 – 0 ) Si giocano tanto ‘El bombardero della Reina’ ed il sosia di ‘Mohammed Ali’. In palio non c’è il titolo dei pesi massimi (anche perché Gonzalez non ha il peso adatto), ma gli ottavi di Wimbledon. Traguardo che non sarebbe nuovo per nessuno dei due, visto che entrambi hanno già giocato i quarti nel torneo più antico. Il cileno nel 2005, il francese un anno fa. Gonzalez non vinceva due match consecutivi in un torneo da più di un anno, ed ha vinto l’unico confronto diretto, disputato agli US Open, negli ottavi 2009. Tsonga, finalista al Queen’s, sta giocando bene, come dimostra il match vinto sulla promessa bulgara Dimitrov.

Nicolas Almagro vs Mikhail Youzhny ( 0 – 2 ) Un favorito, piuttosto netto, questo match ce l’ha. E’ Youzhny. Il russo, che non sta disputando un’annata indimenticabile, bilancio in rosso ed una sola semifinale ottenuta a Marsiglia, prova a raggiungere per la sesta volta (in undici edizioni) gli ottavi. Gli head to head sono a favore di Misha che, però, ha vinto soffrendo sia a Miami (’08) che a Monaco (’09). Almagro, Re incontrastato dei piccoli tornei (ne ha già vinti dieci in carriera), prova a riscattare un deludente Roland Garros, dove ha perso al primo turno. La vittoria su Isner, che come un anno fa, dopo aver sconfitto Mahut, è crollato, potrebbe dargli fiducia. Youzhny vincendo, otterrebbe il settantacinquesimo successo in una prova dello Slam.

David Nalbandian vs Roger Federer ( 8 – 10 ) Quando raggiunse, a sorpresa, la finale nel 2002 Nalbandian provò il centrale la domenica mattina, perchè non vi aveva ancora messo piede. Nel 2005 battezzò Murray, sul Centrale, sotto gli occhi di Sean Connery. Domani sfiderà per la diciannovesima volta, la prima sull’erba, Roger Federer. Per tanti anni l’argentino è stato la bestia nera del sei volte vincitore di Wimbledon. Epica la vittoria di David nella finale del Masters di Shanghai (’05). Non si affrontano da oltre due anni e mezzo. Per colpa degli infortuni, che hanno impedito a Nalbandian di giocare le ultime sei prove dello Slam. Sarà la quinta sfida in uno Slam, il bilancio è in parità.  Ma il pronostico è tutto per Federer, favorito del torneo, che senza problemi ha superato Kukushkin e Mannarino, mentre Nalbandian, dopo aver sconfitto Reister, ha sofferto con l’austriaco Haider Maurer.

Robin Soderling vs Bernard Tomic (nessun precedente) Il terzo turno a cui è approdato Tomic è la dimostrazione che è più utile giocare le qualificazioni che ricevere wild card a destra e a manca. L’australiano ha battuto due russi: Andreev e Davydenko e proverà a vendicare il connazionale Hewitt. Lo svedese, che nelle ultime nove prove dello Slam ha raggiunto almeno gli ottavi otto volte, è favorito. Ma deve giocare meglio di come ha fatto nei primi due set con Hewitt e nel match di primo turno con il tedesco Petszchner.

Xavier Malisse vs Jurgen Melzer ( 2 – 1 ) Il meteo per il sabato della prima settimana prevede possibilità di pioggia. Gli appassionati prevedono che il match tra Malisse e Melzer sarà spettacolare. L’austriaco che a trent’anni ha trovato la continuità a Wimbledon ha vinto in doppio, un anno fa. Malisse nel 2002 arrivò in semifinale. Entrambi stanno giocando bene. Nell’ultimo turno l’austriaco ha sconfitto Tursunov, vincitore ad Hertogenbosch, mentre Malisse ha messo al tappeto Florian Mayer.

Yen-Hsun Lu vs Michael Llodra ( 1 – 2 ) Dei cinque francesi approdati al terzo turno Llodra è quello che ha sulla carta l’incontro più semplice. Anche se Llodra, l’ultimo panda del Serve and Volley, a trentun anni ha raggiunto, quest’anno per la prima volta il terzo turno a Wimbledon. I confronti diretti tra le parisien e Lu sono tre, due a livello ATP. Entrambi sono stati giocati sull’erba. Nel primo, giocato in Olanda (’04), Mika lasciò quattro giochi al suo avversario. Tre anni dopo, al Queen’s, fece meglio, perché Lu perse 6 – 1, 6 – 1. In mezzo un successo dell’asiatico in un challenger, ma in Francia (a Besancon). Il giocatore di Taipei, che ad agosto compirà ventotto anni, però, negli Slam si esalta. Nel 2009 a Melbourne sconfisse Nalbandian e, soprattutto, a Wimbledon, un anno fa, raggiunse i quarti. Memorabile la vittoria con Roddick, 9 – 7 al quinto, negli ottavi.

Marcos Baghdatis vs Novak Djokovic ( 0 – 4 ) Hanno in comune il miglior piazzamente a Wimbledon: la semifinale. Marcos la raggiunse, a sorpresa, nel 2006, mentre Nole l’ha giocata sia nel 2007 che nel 2009. Poi le analogie tra i due terminano. Perché il serbo ha la possibilità, concreta, di diventare numero uno del mondo a fine torneo, grazie ai sette tornei vinti in stagione (su otto giocati), mentre il cipriota ha un bilancio negativo nel 2011 ed è reduce dalla sconfitta, subita da Dodig, ad Hertogenbosch.  Djokovic e Baghdatis a Wimbledon nel 2007 hanno dato vita ad un bellissimo match. Erano i quarti. Nole vinse 7 – 5 al quinto. Curioso che nei quattro confronti diretti i due abbiano giocato sei tie-break, in quattordici set.

DONNE

Caroline Wozniacki vs Jamila Gajdosova ( 2 – 0 ) Nei confronti diretti, giocati sul cemento, quando Caroline era ancora una bambina, nel 2007 e nel 2008, non ci fu partita. Ora, però, l’australiana Gajdosova rappresenta un bel test per la numero uno del mondo. Jamila è cresciuta moltissimo nell’ultimo anno e mezzo e può dare fastidio alla Wozniacki, ancora in cerca del primo Slam. Anche se la numero uno ha perso la miseria di sette games nei primi due match, seppur con avversarie non di prim’ordine come Parra Santonja e Razzano.

Dominika Cibulkova vs Julia Goerges ( nessun precedente ) A livello fisico è la classica sfida di ‘Davide contro Golia’. Le statistiche ufficiali danno 180 cm per la tedesca e 161 per la slovacca. La Cibulkova che, ha raggiunto i sedicesimi nelle ultime due edizioni, ha sofferto con la Lucic (8 – 6 al terzo), ma poi ha lasciato le briciole alla Hercog. Mentre la tedesca che si è fermata al terzo turno sia a Melbourne che a Parigi, ha marciato spedita, nonostante la pioggia le abbia complicato un po’ la vita.

Melinda Czink vs Shuai Peng (nessun precedente) Non è proprio la stessa cosa, ma la Cina, persa la Na Li, non ammaina la bandiera rossa e resta nel torneo con la Peng. La numero venti del mondo, che in ventitre partecipazioni non ha mai raggiunto i quarti in uno Slam, parte ampiamente favorita con la Czink. L’ungherese, numero 262, ha giocato tantissimo, nei tornei minori, particolarmente sull’erba, Ma prima di Wimbledon aveva perso sedici delle ultime diciassette partite giocate nel circuito maggiore, tra 2010 e 2011. Al primo turno ha sorpreso la Stosur, poi si è confermata con la Yakimova.

Klara Zakopalova vs Maria Sharapova ( 1 – 0 ) Spulciare i confronti diretti avvolte può essere interessante. Masha è sotto negli head to head con la ceca Zakopalova. Ma quel match si perde nella notte dei tempi. Si giocò a Melbourne, era il 2003, la Sharapova non aveva nemmeno sedici anni! Di acqua sotto i ponti ne è passata. La Sharapova ha vinto a Wimbledon nel 2004 ed è una delle favorite anche in questa edizione. Klara, all’epoca giocava ancora come Koukalova, è reduce da un bel successo sulla connazionale Safarova. A Wimbledon gli ottavi li ha già raggiunti un anno fa e dovesse continuare a vincere potrebbe andare vicina al suo best ranking, ottenuto nel 2006, quando ancora non era moglie del signor Zakopalov.

Sabine Lisicki vs Misaki Doi (nessun precedente ) Resta nel Far East la Lisicki, che dopo Li Na sfida la Doi.
La tedesca, che sorprendentemente giunse ai quarti qui nel 2009, ha vinto una splendida partita con la campionessa di Parigi, esaltando gli appassionati, ieri. L’erba è la sua superficie. Lo conferma il torneo vinto a Birmingham due settimane fa. Le lacrime mischiate ad un bel sorriso che sono state immortalate alla fine del match con Li Na, mescolano la gioia attuale e la sofferenza per l’infortunio alla caviglia, che l’ha tenuta fuori allungo. La giapponese, proveniente della qualificazioni ha vent’anni ed ha perso in cinque partite ‘solo’ due set. Uno nel primo match giocato a Roehampton, l’altro con Betthanie ‘Lady Gaga’ Mattek-Sands.

Ana Ivanovic vs Petra Cetkovska (1 – 0) Una sola volta si sono incontrare la bella Ivanovic e la ceca Cetkovska. Sono passati tre anni, ma per Ana sembra passato un secolo. Si affrontarono nel 2008 a Parigi, finì 6 – 0, 6 – 0! Era il primo, dei sette match che vinse la Ivanovic in uno splendido Roland Garros. Ora la Ivanovic punta agli ottavi e sarebbe già un buonissimo risultato. Perché negli ultimi quattro Slam la serba, che ancora non ha ventiquattro anni, ha perso per ben tre volte nel match d’esordio. Petra è reduce da un bel successo contro la Radwanska ed è certamente ‘gasata’ dal risultato raggiunto, considerando che non ha giocato le ultime sette prove dello Slam e che nelle precedenti quattro aveva perso al primo turno.

Marion Bartoli vs Flavia Pennetta ( 2 – 1 ) La sfida mediterranea tra la corsa e la brindisina è il match clou per noi italiani, domani, ma è probabilmente il match più equilibrato tra quelli del terzo turno femminile. Curiosi i precedenti. Bartoli e Pennetta incroceranno le racchetta per la quarta volta, la terza sull’erba! Nel 2004 vinse la Pennetta, a Birmingham, ma per ritiro, la Bartoli abbandonò dopo due giochi. Tre anni dopo a Wimbledon, al primo turno, con un netto 6 – 3, 6 – 1, la francese iniziò la rincorsa ad un’inaspettata finale. In mezzo un altro successo di Marion, in Canada, in quel caso si ritirò la Pennetta. Match aperto. Se la Pennetta avesse la chance di chiudere il match, come è capitato alla spagnola Dominguez Lino, non se la lascerebbe scappare.

Maria Kirilenko – Serena Williams ( 0 – 3 ) Dopo essersi lamentata per il match sul campo due, soprannominato ‘la tomba dei campioni’ è probabile, se non certo, che Serena e Kirilenko giocheranno su uno dei due campi principali.  La Williams detentrice, e vincitrice quattro volte a Wimbledon, non dovrebbe avere enormi problemi con la Kirilenko, affrontata e battuta in tre occasioni. Solo nel primo scontro, a Parigi nel 2004, l’americana perse un set.  Inoltre la russa non sembra portata per l’exploit. Nelle trenta prove dello Slam giocate ci sono tante vittorie, tanti piazzamenti dignitosi, ma solo un quarto di finale.

Alessio Morra

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