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26/06/2011 23:39 CEST - WIMBLEDON

Campo 12, il cimitero azzurro

TENNIS - Francesca Schiavone e Flavia Pennetta sconfitte una dopo l'altra nello stesso campo: l'Italia resta senza rappresentanti nei due tabelloni di singolare. Nessun rimprovero per le ragazze che da anni mantengono in alto le sorti del nostro tennis. Esce Soderling con Tomic, mentre Nadal e Federer approdano agli ottavi di finale senza cedere alcun parziale. Rino Tommasi

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Una volta il campo numero 2 di Wimbledon era chiamato il “cimitero” dei campioni per l’alto numero di favoriti che negli anni vi sono stati eliminati. Ieri purtroppo questa etichetta può essere applicata al campo numero 12 dove in dolorosa sequenza hanno perduto le ultime due rappresentanti del nostro tennis. Non mi pare sia possibile rimproverare Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, che tante volte hanno salvato e reso accettabile il bilancio italiano nei tornei dello Slam, per due sconfitte che non erano preventivate ma che tutto sommato hanno valide giustificazioni, non ultima quella che entrambe sono state subite alla fine di lunghe e sfortunate maratone.

Francsca Schiavone a veva mancato il giorno prima di chiudere in due set la partita contro l’austriaca Tamira Paszek contro la quale aveva vinto il primo set ed era stata in vantaggio per 4 a 3 e servizio nel secondo.
Per contro Francesca aveva anche rischiato di farsi staccare in maniera definitiva quando si era trovata 0 a 3 nel terzo prima di riuscire a ridurre lo svantaggio in un più accettabile e rimediabile 2 a 3. Ieri alla ripresa Francesca ha perso subito il servizio ma dal 2 a 4 è risalita fino al 4 pari mancando addirittura due palle break che l’avrebbero portata a servire per il match sul 5 a 4. Una situazione che comunque la Schiavone si è procurata due volte, sull’8 a 7 e sul 9 a 8 senza peraltro riuscire a chiudere l’incontro. Alla fine però ha prevalso la freschezza della Paszek, dieci anni più giovane della Schiavone.  Malgrado l’esperienza la Schiavone non è mai riuscita a trovare sull’erba lo stesso rendimento raggiunto sulle altre superfici.

Prima della Schiavone era toccato alla Pennetta perdere male una partita nella quale è stata in vantaggio, contro la francese Marion Bartoli, per 5 a 3 nel terzo set arrivando per tre volte a due punti dal match. Sul 7 pari la Pennetta ha sbagliato un dritto facilissimo (una specie di rigore senza portiere), ed ha concluso ingloriosamente l’incontro con un doppio fallo sul match point per la sua avversaria. A conclusione della prima settimana l’Italia rimane senza rappresentanti nei due tabelloni dei singolari. Ci aveva abituati bene la Schiavone ma questa volta i modesti limiti del settore maschile ci hanno condannato.

Rafael Nadal e Roger Federer sono gli unici, tra le porime quattro teste di serie, ad ave r chiuso a punteggio pieno, cioè senza aver ceduto un set, la prima settimana. Lo svedese Robin Soderling, che si era salvato rimontando uno svantaggio di due set contro l’Australiano Lleyton Hewitt, non ce l’ha fatta contro un australiano più giovane, il diciottenne Bernard Tomic, ex vincitore del Torneo milanese dell’Avvenire.
Rafael Nadal ha dovuto superare il fastidio di due tie-break prima di punire con un 6-0 nel terzo set il lussemburghese Muller che lo aveva sconfitto qui nel 2005. In altri tempi la sfida tra Roger Federer e David Nalbandian aveva scritto pagine importanti nella storia del tennis, ma Federer sta evidentemente invecchiando meglio e questa volta ha vinto in tre rapidi set.

Rino Tommasi

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