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28/06/2011 14:14 CEST - Wimbledon

Nadal batte anche il dolore

TENNIS - Il maiorchino gioca meglio i punti importanti e supera Del Potro 7-6 3-6 7-6 6-4 dopo quasi quattro ore. Entrambi hanno sofferto per problemi fisici: l’argentino all’anca dopo una caduta, lo spagnolo al piede sinistro: "Ho sentito molto dolore, forse si tratta dell’osso. Al più presto mi sottoporrò a un esame". In conferenza stampa Rafa polemico con l'arbitro e con l'ITF. Da Wimbledon, Alberto Giorni

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Dopo aver trasformato il matchpoint, l’esuberante esultanza di Rafa Nadal dice tutto sulle difficoltà affrontate nel match con Del Potro. Quasi quattro ore di spettacolare battaglia e alla fine il maiorchino l’ha spuntata 7-6 3-6 7-6 6-4, nonostante un problema al piede che l’ha colpito alla fine del primo set. “Non so di cosa si sia trattato – ha spiegato lo spagnolo a caldo, ho sentito molto dolore, forse si tratta dell’osso. Al più presto mi sottoporrò a un esame, fortunatamente sono riuscito a continuare”. Il numero uno del mondo, come spesso gli capita, ha fatto la differenza nei momenti decisivi e ai quarti se la vedrà con Fish, giustiziere di Berdych; finisce qui il torneo di Del Potro, che però appare definitivamente recuperato ad alto livello e può guardare con ottimismo al prosieguo della stagione.

L’inizio del match è molto equilibrato. Entrambi tengono i propri turni di battuta con pochi patemi. La prima svolta potrebbe arrivare al decimo game: lo spagnolo è avanti 5-4 e si procura due setpoint, che però Del Potro annulla aggrappandosi al servizio. Sul 5-5, si invertono le parti: è Nadal che cancella una delicata palla break. L’argentino si salva ancora sul 5-6 30-40 e agguanta il tiebreak, ma Nadal chiede l’intervento del medico per un problema al tallone del piede sinistro. La sosta si prolunga più del previsto e l’argentino, visibilmente infastidito, lo fa presente al giudice di sedia. Finalmente inizia il tiebreak, un concentrato di emozioni. Rafa va sotto 0-3, poi acciuffa il 3-3. Del Potro ha un setpoint, ma Nadal lo annulla con un servizio vincente. Il maiorchino va avanti 7-6 e uno sciagurato doppio fallo del sudamericano gli consegna il primo set, durato un’ora e venti minuti.

Del Potro tuttavia non si abbatte e continua a martellare con il servizio e il dritto, le sue armi migliori. E a forza di insistere, trova qualche pertugio del muro alzato dal maiorchino. Sotto 2-3, Rafa concede una palla break, annullata con un gran dritto applaudito anche dall’argentino. Sul 3-4 però si arrende: la Torre di Tandil gli strappa la battuta e non ha difficoltà nel game successivo a chiudere il set 6-3.

Nel terzo set, sul 2-2 30-15, Nadal coglie in contropiede Del Potro, che cade pesantemente a terra e si fa male all’anca sinistra. Aiutato a rialzarsi, l’argentino chiede immediatamente un timeout medico e zoppicando esce dal campo per ricevere il trattamento negli spogliatoi. Torna dopo pochi minuti e fortunatamente non risente della caduta. Con servizio e dritto continua a far male e non si vede più l’ombra di una palla break. Si va così al tiebreak, dove Nadal dimostra ancora una volta la maggiore freddezza nei momenti decisivi. Sotto 3-2, Del Potro mette lungo un dritto e non recupera più: il maiorchino chiude 7-4 al secondo setpoint con un dritto fulminante.

E’ la svolta decisiva: nel quarto set il numero uno del mondo aspetta solo il momento buono per piazzare la zampata definitiva, che arriva nel quinto game: sul 2-2, Del Potro gli concede un’occasione e lui se la prende con forza: il dritto lungolinea è da applausi. Poi Rafa mette il pilota automatico e il 6-4 finale è la logica conseguenza.

In conferenza stampa, Nadal ha dato qualche dettaglio in più: "Ho sentivo molto male, nel punto che poi mi ha dato il set point. Ho chiesto il trainer quando il game è finito, seriamente non sapevo in quel momento se avrei avuto chance di continuare il match"

"Ho spinto molto con un dritto difensivo sul 6-5 e ho sentito come qualcosa rompersi dietro il piede, all’esterno. Ho continuato a sentire dolore nel match, ma con la fasciatura e il supporto ho potuto giocare. Il grande problema era quando difendevo dalla parte del dritto, perché potevo correre bene sia verso destra che in avanti"

"Non ho preso antidolorifici" ha aggiunto un Nadal piuttosto infastidito sul punto "durante il match, ne avevo presi prima per l’altro infortunio. Domande sulla partita adesso?"

Rafa ha parlato anche del warning per time violation: "Penso che sia sempre lo stesso arbitro. L’ho detto mille volte: se io sono lento e mi danno time violation ammetto le mie responsabilità. Ma non credo che sia questo il caso oggi".

Sulle sue possibilità di giocare in Davis, negli Usa, Nadal ha riservato tutta la sua vis polemica: "Il problema è l’ITF, loro non vogliono cambiare niente nel calendario, nel formato della Davis. Ma se spesso i grandi giocatori non possono andare a giocare vuol dire che qualcosa non va bene. Ma finché ci sono i soldi, nessuno fa niente. Mi piacerebbe andare in Usa a difendere la Spagna, ma l’ITF non fa niente per aiutarci. Non posso essere competitivo sempre, non posso essere ovunque. Ho giocato tanto negli ultimi 5 mesi, è troppo, non è possibile essere n.1 e 2 ed essere ovunque, giocare sempre la Davis. Ho 25 anni non ne ho più 18".
 

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Nessun patema invece per Novak Djokovic, che con un periodico medio si è sbarazzato del francese Llodra: 6-3 6-3 6-3. Ora se la vedrà con Bernard Tomic, rivelazione del torneo, elogiato a più riprese dal serbo che si è allenato con lui un paio di volte a Wimbledon. “Non posso che parlarne bene – ha dichiarato il serbo –, è un grande talento e ama giocare sulle superfici veloci: ha colpi piatti e incisivi. L’ho incontrato anche in esibizione a gennaio a Melbourne. Che cosa ricordo? Che ho perso… Lui è un avversario pericoloso, dovrò stare attento”. 
 

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