28/06/2011 23:56 CEST - PREVIEW DAY 9

4 match, otto osservati speciali

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Rafael Nadal – Mardy Fish
Precedenti 5-0
2006 Indian Wells R32 – Hard - Nadal 6-1 6-4
2006 London/Queen’s R32 – Grass – Nadal 7-6(1) 6-1
2006 Madrid R32 – Hard – Nadal 6-4 6-2
2007 Wimbledon R128 – Grass – Nadal 6-3 7-6(4) 6-3
2008 Us Open Q – Hard – Nadal 3-6 6-1 6-4 6-2

Con ogni probabilità è la partita più attesa del giorno. Gli organizzatori l’hanno programmata sul campo 1, dopo la sfida tra Djokovic e Tomic: in caso di tempo instabile come martedi, l’entourage dell’iberico (secondo match per lui su questo campo) avrà di che rosicare. Maltempo o non maltempo, saranno tuttavia le condizioni fisiche di Rafa il leit motiv della sfida: del presunto infortunio al piede rimediato nel match di ottavi ha parlato mezzo mondo (per non dire tutto), moltissimi tifosi e addetti ai lavori hanno criticato non poco lo spagnolo, per il suo comportamento e per la scelta di richiedere il MTO prima dell’inizio del tie-break nel primo parziale. Soprattutto, in molti hanno manifestato dissenso verso di lui: qualcuno ha addirittura ipotizzato che il problema fisico fosse in realtà una bufala. Nonostante tutto, Nadal ha superato l’ostacolo Del Potro in modo piuttosto convincente ed ora si appresta ad affrontare Mardy Fish (giustiziere di Tomas Berdych): sulla carta è un match a senso unico, nei cinque precedenti (di cui ben due sull’erba) lo spagnolo ha concesso all’avversario appena un set. Fish è migliorato molto in questi ultimi anni, ha raggiunto il suo best-ranking ed a livello atletico non è mai apparso cosi in forma: basterà tutto ciò a creare problemi a Nadal? L’americano dispone di un servizio bomba e sull’erba si disimpegna bene: per il numero 1 al mondo non sarà un test semplice, ma è difficile pronosticare una sua sconfitta. Bisognerà tuttavia verificare che tipo di ripercussioni avrà su Nadal tutto il polverone alzatosi intorno a lui lunedi: questo match offrirà molti spunti e molte risposte.

Andy Murray – Feliciano Lopez
Precedenti 4-0
2006 Washington R16 – Hard – Murray 7-5 6-2
2008 Montecarlo R64 – Clay – Murray 7-6(5) 6-4
2010 Los Angeles S – Hard – Murray 6-0 1-6 6-4
2010 Valencia R32 – Hard – Murray 6-3 7-6(1)

Secondo match in programma sul centre court. Lo scozzese Andy Murray è supportato in massa da tutto il Regno Unito, che aspetta da decenni un vincitore britannico nell’albo d’oro del torneo, dopo Fred Perry: nonostante l’enorme pressione, il numero 4 al mondo ha disputato fin qui un ottimo cammino (tralasciando qualche piccolo passo falso) e si presenta ai quarti di finale con una fiducia incredibile. Nei primi quattro match Murray non ha trovato avversari supertosti, tuttavia la prova offerta negli ottavi contro Gasquet è un ottimo biglietto da visita. Il suo avversario Feliciano Lopez, tuttavia, è uno di quei tipi da prendere con le molle: alla soglia dei trent’anni lo spagnolo sembra aver trovato una continuità di rendimento inaspettata e sui campi in erba è sempre un brutto cliente. Dopo aver schiaffeggiato Roddick al terzo turno, Lopez ha rimontato due set di ritardo a Kubot negli ottavi (il <vecchio> Lopez difficilmente avrebbe compiuto una simile impresa) ed ora si presenta al cospetto di Murray con la consapevolezza di avere pochissimo da perdere: l’iberico potrà giocare a braccio sciolto e per Murray le complicazioni non mancheranno. Con il suo gioco atipico, fatto di servizi velenosi e continue discese a rete, Lopez rappresenterà per l’idolo di casa un bel test. Nei precedenti, tuttavia, Murray non ha mai sofferto anche se il match di Wimbledon rappresenta il loro primo scontro in una prova dello Slam. Osservata speciale in tribuna, curiosamente, sarà la mamma di Murray: nei giorni scorsi la signora Judy, via Twitter, non ha lesinato complimenti di vario genere allo spagnolo (arrivando a ribattezzarlo <Deliciano>) e Lopez è stato al gioco. Tutto ciò ha mandato su tutte le furie il buon Andy, che ha definito la questione <vomitevole>: in campo ci sarà da divertirsi.

Roger Federer – Jo-Wilfried Tsonga
Precedenti 4-1
2008 Madrid R16 – Hard – Federer 6-4 6-1
2009 Montreal Q – Hard – Tsonga 7-6(5) 1-6 7-6(3)
2010 Australian Open S – Hard – Federer 6-2 6-3 6-2
2011 Doha S – Hard – Federer 6-3 7-6 (2)
2011 Roma R32 – Clay – Federer 6-4 6-2

Sarà il primo incontro sul campo centrale, nonché la prima sfida tra i due sull’erba. Azzardando un pronostico, lo svizzero non dovrebbe avere grossi problemi a sbarazzarsi di Cassius-Jo, anche se ovviamente in questo sport nulla è mai scontato. Federer, tuttavia, è sempre il numero uno su questa superficie e nei primi quattro match ha destato buone impressioni: se escludiamo un paio di dormite (come ad esempio il primo set dell’incontro con Youzhny) l’elvetico ha concesso ben poco agli avversari e francamente pare lanciatissimo verso un’altra semifinale contro Djokovic. Il francese, dal canto suo, non avrà molto da perdere e potrà scendere in campo con la consapevolezza di aver meritato fino in fondo i quarti di finale: Tsonga ha eliminato nell’ordine Dimitrov (il prescelto secondo i più), Gonzalez e Ferrer (sempre due cagnacci, che non regalano mai niente) per cui il suo torneo è già abbondantemente positivo. Nonostante l’erba non sia la superficie più congeniale al suo gioco, Tsonga ha raccolto una finale al Queen’s ed ora può attaccare a testa bassa sua maestà Federer. Sicuramente vedremo qualche colpo ad effetto, ma il risultato finale pare già scritto al 90%. Tutto è nelle mani di Roger: se lo svizzero non avrà cali di concentrazione la pratica verrà archiviata senza patemi.

Novak Djokovic – Bernard Tomic
Nessun precedente

Ecco, questa è forse la partita più attesa, dopo Nadal-Fish. Non tanto per l’esito (Nole dovrebbe condurre in porto la vittoria senza troppo dispendio di energie), quanto per verificare nuovamente le potenzialità del giovanissimo australiano: dopo una carriera giovanile ricca di <questo diventerà un fenomeno>, <questo è veramente forte>, Tomic ha scelto il palcoscenico più prestigioso per dare il primo vero segnale della sua presenza nel tennis che conta. Partito dalle qualificazioni, Bernard ha spazzato via vecchie volpi del circuito come Davydenko, Soderling e Malisse ed ora è atteso dall’esame più duro che potesse capitargli. L’erba non sarà la sua superficie prediletta, ma Novak Djokovic è sempre sulla cresta dell’onda e nella prima settimana di torneo ha asfaltato chiunque senza affanni (tralasciando il match contro Baghdatis, dove Nole ha mostrato qualche piccola crepa). Djokovic sa che non può fallire: dopo la bruciante sconfitta patita al Roland Garros, il serbo avrà una voglia matta di riscattarsi e forse già pregusta la rivincita con Federer in semifinale. Per quanto talentuoso, Tomic non sembra ancora in grado di poter impensierire i fab four, Djokovic in particolare: l’australiano ha già messo in mostra un’invidiabile forza mentale ed uno spiccato acume tattico, ma il suo gioco fatto di colpi piatti non dovrebbe scalfire più di tanto la resistenza del numero 2 al mondo. Tra i due non ci sono precedenti, ma nel corso di questi giorni si sono allenati spesso insieme per cui si conoscono bene: Tomic ha dichiarato di non volersi porre limiti e di puntare al successo, ma Djokovic è troppo furbo per farsi sorprendere dal giovanissimo rivale. Certamente assisteremo ad un bell’incontro: con la vittoria, Tomic diventerebbe il secondo giocatore di sempre ad arrampicarsi fino alle semifinali di Wimbledon dopo essere partito dalle qualificazioni (il primo fu McEnroe nel 1977) ma, con tutta onestà, non sembrano granchè elevate le chances di vittoria dell’aussie. Staremo a vedere.

Claudio Maglieri