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11/07/2011 14:02 CEST - COPPA DAVIS

Non è il caso di parlare di "gruppo"

TENNIS - Dopo la vittoria sulla Slovenia, i protagonisti del team italiano hanno diffusamente parlato di "gruppo unito". Però nessuno ci ha spiegato il perchè dell'assenza di Andreas Seppi, mai nominato durante la tre giorni di Arzachena. Situazioni di questo tipo sono abbastanza comuni nel tennis (basti pensare a Connors, Bartoli e tanti altri). Ma allora non bisogna parlare di gruppo. Rino Tommasi

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L’incontro di Coppa Davis con la Slovenia è andato in archivio con generale soddisfazione ed a questo punto c’è solo da attendere l’esito del sorteggio che dovrà stabilire quale sarà la squadra che dovremo affrontare in settembre se vogliamo tornare nel tabellone principale della Coppa dal quale manchiamo da oltre dieci anni. Le parole dei protagonisti azzurri hanno trovato un comun denominatore nella qualità del “gruppo”, una parola che troviamo spesso nelle dichiarazioni di Corrado Barazzutti e dei suoi giocatori. Nessuno però ci ha spiegato perché ad Arzachena non ci fosse Andreas Seppi che fino a prova contraria è il primo italiano nella classifica del computer. Non è stata una sorpresa perché Seppi aveva già fatto sapere, sia pure con motivazioni assolutamente inconsistenti, che quest’anno non sarebbe stato disponibile per la competizione a squadre. Più o meno – a parte i torni che erano stati più aspri – di quello che era accaduto due o tre anni fa quando abbiamo rischiato di perdere dalla Lettonia a Montecatini per la rinuncia di Simone Bolelli sostenuto dal suo allenatore di quel periodo, Claudio Pistolesi. Bolelli è stato escluso, Pistolesi non è più stato né intervistato né nominato a qualsiasi titolo da Supertennis, la televisione della Federazione che ha trasmesso quasi tutti gli incontri di Coppa Davis.

Bolelli, dopo una serie di risultati negativi che lo hanno fatto uscire dai primi cento della classifica mondiale, è finalmente tornato a vincere qualche partita dopo essere stato immediatamente perdonato a riammesso in squadra. Poi è scoppiata la grana Seppi ed anche su questa vicenda è calato il silenzio al punto che nelle telecronache dell’incontro di Arzachena nessuno, tra telecronisti, dirigenti e giocatori, ha mai fatto il nome di Seppi. Situazioni di questo tipo possono capitare e sono capitate in tante squadre ed in tante federazioni. Marion Bartoli, ad esempio, non ha mai giocato per la Francia in Fed Cup ma andando indietro negli anni Jimmy Connors in vent’anni di carriera ha giocato solo 13 incontri di Coppa Davis. Niente di drammatico, soprattutto in uno sport dove gli interessi individuali qualche volta non coincidono con quelli del proprio paese. Rafael Nadal non ha giocato nel recente incontro con gli Stati Uniti, Novak Djokovic si è concesso solo per un doppio . La nostra squadra di Davis si è imbattuta negli spareggi due volte nella Spagna ed una volta nella Svizzera solo perché Federer e Nadal rinunciando all’incontro di primo turno avevano costretto le proprie nazionali a giocare gli incontri di spareggio. Come ho detto, a medio (il nostro) e ad alto livello il tennis rimane uno sport individuale ma allora non parliamo di gruppo.

Rino Tommasi

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