14/07/2011 14:40 CEST - COPPA DAVIS
Solo Gonzalez può farci paura
TENNIS - Mettendoci contro il Cile, il sorteggio di Londra è stato onesto. L'ideale sarebbe stato Israele in casa, ma potevano capitarci sfide ben più ostiche. A parte le difficoltà logistiche, il nostro spauracchio sarà Fernando Gonzalez. Se starà bene, potrebbe vincere i due singolari. Ma i suoi compagni sembrano nettamente inferiori e sono alla nostra portata. I ricordi del 1976. Rino Tommasi
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Non abbiamo pescato Israele che sarebbe stato l’avversario più comodo nello spareggio di settembre per poter tornare nel tabellone principale della Davis, ma non ci possiamo lamentare anche se la trasferta in Cile nasconde qualche difficoltà, più logistica che tecnica. Del sorteggio di Londra cerchiamo di cogliere l’aspetto scaramantico perché proprio in Cile, nel dicembre del 1976, l’Italia ha vinto la sua unica Coppa Davis. In seguito,pur raggiungendo quattro volte la finale (siamo stati battuti nel 1977 in Australia, nel 1979 a San Francisco, nel 1980 a Praga ed infine nel 1998 a Milano dalla Svezia) , non siamo più riusciti a ripeterci anche perché non siamo più stati competitivi ad alto lievllo.
Infatti abbiamo conosciuto anche l’umiliazione della retrocessione in serie C, un’altra l’abbiamo evitata per miracolo quando nel 2004 Potito Starace ha salvato a Livorno un match point contro il polacco Fyrstenberg, sta di fatto che dal 2001 non siamo più riusciti a risalire. Qualche volta per colpa nostra (abbiamo perso in casa dalla Finlandia sbagliando superficie), in altre occasioni perché siamo stati sfortunati con il sorteggio e con la formula della Davis, che ci ha proposto come avversarie due volte la Spagna ed una volta la Svizzera.
Questa volta il sorteggio è stato onesto, nel senso che ci poteva andare meglio (Israele in casa, la scelta più favorevole) , ma anche peggio perchè c’erano, tra le possibili alternative Russia, Svizzera e Repubbklica Ceka..
L’aspetto meno favorevole, è quello logistico perché il Cile è una trasferta complicata.
Sul piano tecnico preoccupa la possibile presenza di Fernando Gonzalez, che è stato fermo qualche mese ma che se ritrovasse una condizione accettabile potrebbe anche assicurare al Cile due punti nei suoi singolari. Come secondo singolarista il Cile potrebbe schierare Nicolas Massu (finalista alle Olimpiadi di Atene nel 2004) o Paul Capdeville , due giocatori che dovrebbero essere alla portata dei nostri singolaristi.
Per quanto riguarda le condizioni ambientali nel 1976 le trovai sorprendentemente tranquille. E’possibile che le polemiche che avevano addirittura messo in dubbio la nostra partecipazione abbiano suggerito al governo cileno di adottare misure di sicurezza delle quali però non ci siamo nemmeno accorti. In realtà da questo punto di vista è stata una delle trasferte più tranquille alle quali io abbia partecipato. Ben diverso il clima che abbiamo trovato a Praga o a Zagabria in altre trasferte di Coppa.
Di quella trasferta ricordo un trombettiere che faceva molto più colore di quanto desse fastidio. Il resto ce lo hanno assicurato i nostri giocatori, in particolare Barazzutti, molto attento e preciso nel primo difficile singolare contro Fillol. Panatta era nella sua stagione migliore (aveva vinto Roma e Parigi) e dominò un remissivo Cornejo e vinse anche, a risultato acquisito.la sfida con Fillol. Ai padroni di casa abbiamo lasciato solo l’ultimo singolare, perduto da Zugarelli contro Prajoux quando i festeggiamenti erano già cominciati.
C’è tempo per pensare alla trasferta che si colloca subito dopo l’Open degli Stati Uniti dove la nostra maggiore preoccupazione sarà quella di controllare la condizione di Gonzalez perché se ”mano di pietra” recupera può essere avversario pericoloso, quale che sia la superficie che i cileni decideranno di utilizzare.
Rino Tommasi
"Avevo deciso di smettere con i miei balletti, ma quando l'ho fatto ho perso due partite di fila giocando il tennis più orribile della mia vita. Così ho ricominciato a danzare"
Andrea Petkovic
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