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16/07/2011 02:01 CEST - FORZA KLEYBANOVA

In bocca al lupo Alisa, siamo con te!

TENNIS – Alisa Kleybanova, numero 28 WTA, ha il linfoma di Hodgkin. Lo ha rivelato lei stessa in un’intervista che andrà in onda su Tennis Channel. Si sta curando in Italia, il paese in cui ha conosciuto il suo coach Julian Vespan. Ha vinto due titoli WTA, è stata numero 10 del mondo ed è una ragazza simpatica e brillante. Sta conducendo la sua battaglia con grande coraggio. Riccardo Bisti

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Una bruttissima notizia sta per diffondersi nel nostro ambiente. Alisa Kleybanova è stata colpita da una grave malattia, il linfoma di Hodgkin, giunto al secondo stadio. E si starebbe curando in Italia. A diffondere la notizia è stata una fonte attendibile come Tennis Channel. Nella mattinata americana, tra le news scorrevoli del canale è apparsa l’informazione ed è stata preannunciata un’intervista alla stessa giocatrice che verrà trasmessa in serata (dunque nella notte italiana). A effettuare l’intervista è stata Cari Champion, che ha già ufficializzato l’appuntamento sul suo account Twitter. Noi siamo in attesa di saperne qualcosa di più.

Nel giorno del suo compleanno
Oggi è il compleanno di Alisa. Compie 22 anni, essendo nata a Mosca il 15 luglio 1989. L’ultima apparizione nel circuito risale a maggio, quando ha perso contro Shahar Peer al secondo turno degli Internazionali d’Italia. Le ultime notizie risalgono alla vigilia del Roland Garros, quando diede forfait alla vigilia del torneo, ufficialmente per una malattia virale. Sono datati 21 maggio i suoi ultimi messaggi su Twitter, in cui annunciava il ritiro dallo Slam parigino e scriveva: “La salute è la cosa più importante per me. E grazie a tutti i miei fans! Con il vostro supporto tornerò presto nel tour”. Da allora nessun aggiornamento, almeno fino ad oggi. E’ una notizia che fa male. Si parla di una ragazza di 22 anni che peraltro è particolarmente legata al nostro paese. La Kleybanova è infatti allenata dal coach rumeno Julian Vespan, la cui base è a Perugia presso l’Accademia “The Art of Tennis” di Alberto Castellani. E la stessa Kleybanova è transitata spesso nel nostro paese. Fino a qualche tempo fa, tra l’altro, è stata rappresentata dalla GMC, società italiana di management la cui base è a Bergamo.

Giramondo sin da piccola
Professionista da quando aveva 14 anni, Alisa ha avuto il suo picco di popolarità due anni fa, quando all’Australian Open battè Ana Ivanovic, allora numero 1 del mondo. Tutti poterono ammirare il suo tennis potente e un’agilità sorprendente per una giocatrice della sua stazza. Ecco, pensi a una ventenne russa e immagini la classica pin-up, ottima per il tennis ma buona anche per passerelle e servizi fotografici. Niente di tutto questo: la Kleybanova fa parlare di sé solo grazie ai risultati e alle sue qualità tecniche e umane. Quando era piccola, capì subito che avrebbe dovuto imparare l’inglese. Studiò con un’insegnante privata, poi per qualche anno ha trascorso regolamente 1-2 mesi negli Stati Uniti per giocare ed allenarsi. All’epoca si allenava con mamma Natalia, una biologa. E insieme hanno girato il mondo “Ma per fortuna erano tutti contenti di me, quindi raramente ho dovuto pagare la frequenza nelle accademie. Certo, c’erano i viaggi e a volte gli alberghi: all’inizio, senza sponsor, non è stato facile. Sono andata via dalla Russia perché dovevo pagarmi ogni cosa ed alla fine era ugualmente dispendioso”.

L’Italia nel destino
Alisa è arrivata in Italia nel 2005: glielo consigliarono perché il nostro paese ospita moltissimi tornei ITF. Transitò a Perugia e lì conobbe Julian Vespan. “Lui mi ha davvero aiutato. Mi ha detto che gli sarebbe piaciuto viaggiare con me e aiutarmi a migliorare. Sono felice che abbia creduto in me in quel periodo, avevo davvero bisogno di qualcuno che mi desse fiducia, che stesse con me e mi allenasse. Siamo partiti così, e da allora non ci siamo mai lasciati. E pensare che fino ad allora lui aveva allenato solo giocatori uomini e mai nessuna tennista del circuito WTA. Ci siamo capiti fin dall’inizio, e mi ha aiutato a prepararmi, allenarmi e organizzarmi”. Sotto la guida di Vespan è riuscita ad arrampicarsi tra le prime 20, a vincere due tornei WTA (Kuala Lumpur e Seul, entrambi nel 2010) e a raggiungere gli ottavi di finale sia all’Australian Open che Wimbledon. Quest’anno aveva iniziato bene, perdendo al fotofinish una bella semifinale contro Kim Clijsters e Sydney e raggiungendo i quarti a Dubai. Era un po’ calata, scendendo al numero 28, ma età, talento e serietà erano dalla sua parte. Noi speriamo di cuore che sia ancora così, e che sia proprio lei (insieme ad Anastasia Pavlyuchenkova) a rappresentare il futuro del tennis femminile russo. Se lo merita. Perché, come dice Cari Champion, la giornalista che l’ha intervistata per Tennis Channel: “Ha parlato apertamente della sua battaglia con la malattia. E' una ragazza forte ed è stato un gesto di vera classe”

Riccardo Bisti

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