ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > La pesantezza del genio interrotto

19/07/2011 21:48 CEST - Foot Fault

La pesantezza del genio interrotto

TENNIS - Prendendo spunto dai tormenti esistenziali di Agassi e della sua biografia, sorge una domanda a tratti Queliana: se la testa incide così tanto nel gioco di un tennista (o di uno sportivo in generale), quanti grandissimi non sono diventati immortali o migliori solo perchè hanno scelto di cavalcare molto spesso le emozioni e troppo poco la ragione? Dite la vostra opinioni, con tanto di nomi e cognomi. Luigi Ansaloni

| | condividi

Ho appena finito di rileggere per la quarantacinquesima volta “Open”, la biografia di Andre Agassi. E’ diventata parte della mia quotidianità, in maniera molto sottile. E in un modo che francamente non mi sento di condividere con voi. Diciamo che c’entra molto con il rito caffè e sigaretta dopo pranzo. O al mattino. Comunque, prima che qualcuno di voi, fedeli commentatori di Ubitennis, inizi a storcere il naso (ma qualcuno lo fa appena legge il mio nome, per spirito di contraddizione: ciao, Andreatennis), andiamo al succo della questione.

Dicevo. In uno di quei momenti, leggendo la biografia di Andre Agassi, da appassionato di tennis mi sono ritrovato a pensare: “Oh caspita, stai a vedere che questo qui senza tutte questi problemi, questi drammi, queste elucubrazioni mentali (o pippe, un po’ come la sorella di Kate. Middleton), sarebbe diventato il più forte della storia del tennis?”.

Vengo e mi spiego. Prima di tutto, non voglio dire che Agassi sia il più forte di tutti i tempi. O che io penso che sia il più forte di tutti i tempi o che lo sarebbe diventato. Il primo a cui vedo commentare “Eh ma quell’incompetente di Ansaloni pensa…”…le cose appena dette sopra, giuro che pagherò a caro prezzo degli hacker in gamba per rintracciare l’indirizzo di casa e avere così l’opportunità di mandare una foto di Ubaldo che ci prova con la Hantuchova. E’ una promessa.

Fatta questa doverosa premessa, vediamo un po’ di arrivare al succo della questione. Allora, Agassi ha perso, secondo quanto scrive, almeno 3-4 finali Slam per chiare influenze esterne. Le cito a memoria
 

1) Finale del 1990 al Roland Garros contro Gomez: colpa del parrucchino che non sta in posizione
2) Finale del 1990 agli Us Open contro Sampras: aveva visto giocate Pete qualche mese prima e gli era sembrata una pippa, e arrivò a quell’evento troppo sicuro di sé. Ah comunque Andre…che occhio nel definire Sampras, eh.
3) Finale del 1995 agli Us Open sempre contro Sampras: Agassi veniva dell’estate della vendetta, dove aveva vinto tutte le partite. Voleva incontrare Becker. Lo ha incontrato. In semifinale. Battendolo e vendicandosi della semi di Wimbledon. In quattro set. Con una risposta micidiale. Arrivò contro Pistol Pete prosciugato. E perse
4) Finale del 1999 a Wimbledon n’altra volta contro Sampras: La Brooke Shields (per chi non la conoscesse: attrice molto gnocca ma non esattamente Maryl Streep) piomba a Londra e lo manda in confusione. Proprio il giorno della finale. Sampras lo castiga.
 

Di sicuro me ne sto dimenticando qualcuna, ma queste sono le prime proprio che mi vengono in mente. Sampras lo ha battuto ancora nelle finali slam e anche prima, ma queste sono altre cose. Nella sua biografia Agassi spiegava lucidamente le differenze mentali tra lui e Sampras. Andre pensava a quasi tutto, fuorchè il tennis. Pete non pensava a niente, tranne al tennis. Non è una differenza da poco. Voi direte “hai fatto la scoperta dell’America”. Vero, non è una novità. Però pensateci un secondo e provate a immaginare, a comporre idealmente uno sportivo, un vostro idolo, con una testa normale. Fate anche voi i giochini del tipo “Ma Maradona con la testa di Baresi, cosa avrebbe fatto?”. Oppure “Ma Mac con la testa di Lendl, cosa avrebbe fatto?”. E così via. Lo so che pensate: “Non sarebbero stati Maradona o Mac”. Vero, verissimo. Ma provate a immaginare quel genio allenato con dedizione, curato come un fiore raro, mai sprecato. Qualcuno diceva che il genio è 99% applicazione e 1% genialità. Forse, sì. Non sarà divertente, però sarebbe bello. Un po’ come giocare al fantacalcio. O al fantatennis. Perciò miei cari e fidati (?) lettori, vi lascio con una domanda a cui dovrete rispondere: qual è stato, secondo voi, il più grande spreco tennistico (e anche non tennistico) della storia? Io dico Agassi, forse. Ora sbizzaritevi.
 

Luigi Ansaloni

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Quote del giorno

"Un'atleta italiana, Francesca Schiavone, ha vinto una prova del Grande Slam, il Roland Garros. E poi le ragazze hanno conquistato la Federation Cup in casa degli Stati Uniti. Risultati di questo genere segnano la storia e i successi non sono frutto del caso, ma di strategie mirate"

Gianni Milan, vicepresidente FIT

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Agassi colpisce un raccattapalle