23/07/2011 15:04 CEST - FIT IN PROCURA
Binaghi: "Ho applicato le regole"
TENNIS - Durante l'interrogatorio, Binaghi ha sostenuto che i regolamenti FIT consentono di non convocare chi non si presenta ai campus. Ma la norma è stata istituita nel luglio 2010, mentre la mancata convocazione dei due baby tennisti è precedente. Sentito di nuovo Furlan, che ha portato alcuni documenti per dimostrare la sua estraneità ai fatti. L'articolo de "L'Unione Sarda".
ARTICOLO TRATTO DA "L'UNIONE SARDA" DI SABATO 23 LUGLIO
Emergono nuovi particolari dall'interrogatorio fiume, durato sei ore, a cui si è sottoposto giovedì in Procura Angelo Binaghi, l'ingegnere cagliaritano presidente della Federtennis indagato per maltrattamenti insieme al presidente del comitato sardo Antonello Montaldo.
Cuore dell'esame, a cui hanno assistito i suoi legali Giuseppe Macciotta e Ciro Pellegrino, il presunto mobbing sportivo che il numero uno del tennis tricolore avrebbe attuato nei confronti di due giovanissimi tennisti cagliaritani, considerati i più forti tra i pari età di tutta l'Isola, a cui l'esclusione da alcuni tornei nazionali avrebbe causato un grave stato di sofferenza psichica. Contestazioni a cui Binaghi ha replicato spiegando di aver sempre applicato il regolamento federale, che impedisce di convocare gli atleti che non si presentino ai campus, come avvenuto nel caso dei due baby campioni. La norma però, come gli ha fatto notare il pm Giangiacomo Pilia, è stata approvata solo nel luglio del 2010, mentre già in aprile i due non erano stati convocati per l'importante Trofeo Belardinelli. Inoltre l'allenatore della nazionale giovanile Renzo Furlan, risentito giovedì mattina, ha chiarito che lui non ha posto mai alcun veto alla convocazione dei due ragazzini cagliaritani, portando come prova anche alcune mail.
Durante l'interrogatorio Binaghi ha anche dovuto spiegare le ragioni che hanno portato alla squalifica per due anni del campione di beach tennis Paolo Tronci e alla sanzione inflitta al maestro Carlo Porqueddu. Su Tronci il numero uno della Fit si è giustificato dicendo che a far scattare la squalifica è stato il fatto che il tesserato avesse partecipato a un torneo di Beach tennis in Australia, iscrivendosi pure a un'altra federazione, senza chiedere l'autorizzazione. In ogni caso - ha aggiunto - la sanzione disciplinare è stata deliberata dall'organo di giustizia federale.
È comunque molto forte la sensazione che l'inchiesta sia destinata ad allargarsi al di là del presunto mobbing, anche perché da quando si è diffusa la notizia delle indagini da tutta Italia stanno fioccando segnalazioni che gettano ombre sulla gestione della Fit targata Binaghi. Senza dimenticare che nei giorni scorsi la Finanza ha acquisito dalle sedi del Tennis club Monte Urpinu e del Comitato regionale sardo tutti i bilanci, le concessioni e la documentazione contabile degli ultimi anni. ( m. le. )
Redazione
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