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26/07/2011 17:08 CEST - MONDO CHALLENGER

Filippo Volandri riprende il "Filo"

TENNIS - Volandri torna al successo dopo oltre un anno centrando il titolo ad Orbetello, dove impressiona Matteo Viola. Wayne Odesnik continua la scalata imponendosi a Lexington. Rui Machado a Poznan ,Brian Dabul a Manta e Arnau Brugues-Davi a Penza gli altri vincitori in una settimana dove lanciano segnali importanti i giovani Jerzy Janowicz e Facundo Arguello. Luca Labadini

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Orbetello Challenger
Orbetello, Italy

July 18-24, 2011
Surface: Clay
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
€64,000 +H

Nessuno come lui sa esaltarsi quando gioca in casa. Nel corso degli ultimi quattro anni, Filippo Volandri ha raggiunto l’ultimo atto di un torneo Challenger organizzato a casa nostra ben 8 volte. 10, se ci aggiungiamo le due di San Marino. Ricordando la sua vittoria al torneo Atp di Palermo e la sua miglior partita disputata in carriera a Roma battendo Roger Federer, non occorre essere esperti di statistica per appurare come il rendimento del livornese salga vertginosamente quando si gioca nello “stivale”. “E’ stata una partita bellissima – ha detto Volandri a fine gara – entrambi abbiamo giocato benissimo e sono contento perché all’inizio per me si era messa piuttosto male. Per fortuna sono riuscito a reagire, avevo molti stimoli dopo le due finali perse poche settimane fa e alla fine ce l’ho fatta. Sono ancora più contento, poi, perché il livello tecnico del torneo è stato altissimo e a Orbetello mi sono trovato molto bene. E’ una grande vittoria per ripartire al meglio”. Seppur ancora lontano dai suoi migliori standard, Volandri ha saputo costruirsi una classifica di tutto rispetto, e la sua nuova posizione (72) è la sua migliore da tre anni a questa parte. A secco dal Challenger di Roma dello scorso anno, ma già finalista quest’anno a Napoli e Barletta , “ Filo” è incappato nella settimana perfetta ad Orbetello, cedendo l’unico set del torneo in finale. A strapparglielo è stata l’autentica rivelazione della settimana, Matteo Viola.Dopo la splendida finale ottenuta a Caltanissetta lo scorso Marzo, il rendimento del finalista era un po’ calato, e anche se la sua vittoria a un Future in Marocco sembrava il segnale di un cambio di rotta, in pochi lo pronosticavano fra i possibili vincitori del trofeo. Questo risultato, oltre che una buona dose di morale, gli lascia in dote il suo nuovo best ranking, al n.ro 155. Durante il suo cammino, Viola ha avuto la meglio su giocatori di talento e reduci da ottimi risultati nelle precedenti settimane, come il russo Evgeny Donskoy, il tedesco Daniel Brands e il francese Edouard Roger-Vasselin. Buono il quarto di finale colto da Paolo Lorenzi, prima però di arrendersi piuttosto nettamente al sorprendente francese Romain Jouan, autore anche dell’eliminazione di Simone Vagnozzi. Secondo turno ma progressi evidenti per Gianluca Naso, brillante vincitore sul promettentissimo Javier Marti al primo turno, mentre continua a stentare Matteo Trevisan.

 

First Round
(1)(WC)Filippo Volandri (ITA) d. Alessio Di Mauro (ITA) 6-3 6-4
(WC)Matteo Trevisan (ITA) d. (WC)Marco Cecchinato (ITA) 4-6 6-1 7-5
Simone Vagnozzi (ITA) d. (4)Mischa Zverev (GER) 7-6(1) 6-1
(5)Paolo Lorenzi (ITA) d. Federico Del Bonis (ARG) 3-6 6-2 6-1
(ALT)Gianluca Naso (ITA) d. Javier Marti (ESP) 7-6(6) 6-1
Matteo Viola (ITA) d. Evgeny Donskoy (RUS) 6-2 6-3

Second Round
(1)(WC)Filippo Volandri (ITA) d. David Goffin (BEL) 6-3 7-5
(7)Benoit Paire (FRA) d. (WC)Matteo Trevisan (ITA) 7-6(1) 6-2
Romain Jouan (FRA) d. Simone Vagnozzi (ITA) 6-3 1-6 6-4
(5)Paolo Lorenzi (ITA) d. (q)Inigo Cervantes-Huegun (ESP) 7-6(1) 7-5
(8)Florent Serra (FRA) d. (ALT)Gianluca Naso (ITA) 7-6(7) 2-6 7-5
Matteo Viola (ITA) d. Daniel Brands (GER) 6-3 3-6 7-5

Quarterfinals
(1)(WC)Filippo Volandri (ITA) d. (7)Benoit Paire (FRA) 6-4 6-4
Romain Jouan (FRA) d. (5)Paolo Lorenzi (ITA) 6-1 6-4
Matteo Viola (ITA) d. (8)Florent Serra (FRA) 6-3 6-1
(6)Edouard Roger-Vasselin (FRA) d. (2)(WC)Thiemo De Bakker (NED) 6-4 6-0

Semifinals
(1)(WC)Filippo Volandri (ITA) d. Romain Jouan (FRA) 6-1 6-4
Matteo Viola (ITA) d. (6)Edouard Roger-Vasselin (FRA) 6-3 2-6 6-4

Finals
(1)(WC)Filippo Volandri (ITA) d. Matteo Viola (ITA) 4-6 6-3 6-2

Poznan Porsche Open
Poznan, Poland

July 18-24, 2011
Surface: Clay
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
€85,000 +H

 

Settimo titolo Challenger per Rui Machado, il terzo della stagione. Il portoghese, oramai a un passo dal suo best ranking (n.ro 84), ha lasciato per strada un solo parziale, il primo del suo quarto di finale contro Vincent Millot, dopo essersi liberato con una certa autorità di due clienti scomodi come il russo Gabashvili al primo turno e il ceco Hajek al secondo. Reduce dal’ottima prestazione sfoderata in Coppa Davis, dove ha strappato il primo set a Roger Federer, Machado ha avuto la meglio in finale sulla rivelazione del torneo, il beniamino di casa Jerzy Janowicz. Già rivelatosi lo scorso anno, quando da n.ro 259 del ranking si portò a casa il titolo sul cemento di St. Remy, il ventenne di Lodz ha così ampiamente compensato la delusione patita dal pubblico di casa per il mancato successo del grande favorito della vigilia Lukasz Kubot, costretto a lasciar strada al nostro Marco Crugnola nel secondo turno a causa di un’infortunio al polso. Il giovane polacco, finalista delle prove junior dello Us Open nel 2007 e del Roland Garros nel 2008, fa un balzo di 22 posizioni, andando ad occupare la 142esima poltrona della classifica. Vittima di Janowicz in semifinale è stato Stephane Robert, che può comunque consolarsi con il rientro fra i primi 100 del ranking. A 31 anni, non è traguardo da poco. Si avvicina al suo best ranking (137) anche un altro veterano del circuito challenger del circuito come il 32 enne Schukin, che ha fermato la corsa del nostro Andrea Arnaboldi nel secondo turno. Peccato, perché dopo la bella impresa compiuta nel primo turno, in cui ha estromesso dal torneo la tds numero 2 Frederico Gil, il canturino ci aveva fatto sperare in una sua grande settimana. Meglio è andata a Marco Crugnola, spintosi sino ai quarti. Il 28 enne varesino guadagna 15 posizioni e riavvicina i top 200, contando ora di recuperare ulteriore terreno sul cemento americano.

First Round
Marco Crugnola (ITA) d. Michal Przysiezny (POL) 6-3 6-4
Andrea Arnaboldi (ITA) d. (2)Frederico Gil (POR) 6-2 6-7(2) 6-1

Second Round
Marco Crugnola (ITA) d. (1)(WC)Lukasz Kubot (POL) w/o
Yuri Schukin (KAZ) d. Andrea Arnaboldi (ITA) 6-4 6-3

Quarterfinals
Jerzy Janowicz (POL) d. Marco Crugnola (ITA) 6-3 6-3
(5)Stephane Robert (FRA) d. Augustin Gensse (FRA) 6-3 6-2
(3)Rui Machado (POR) d. Vincent Millot (FRA) 4-6 6-2 6-1
Yuri Schukin (KAZ) d. (ALT)Dusan Lojda (CZE) 6-4 6-3

Semifinals
Jerzy Janowicz (POL) d. (5)Stephane Robert (FRA) 6-3 6-4
(3)Rui Machado (POR) d. Yuri Schukin (KAZ) 7-6(4) 7-5

Finals
(3)Rui Machado (POR) d. Jerzy Janowicz (POL) 6-3 6-3

 

Fifth Third Bank Tennis Championships
Lexington, KY, USA

July 18-24, 201
Surface: Hard
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
$50,000

Non si ferma la rincorsa di Wayne Odesnik. Dopo le ormai note vicissitudini legate alla squalifica per doping, il 25enne nativo di Johannesburg quest’anno è fortemente determinato a voltare pagina e a risalire la china. Dopo un fruttuoso percorso nel circuito Futures a inizio stagione, in cui si è portato a casa due titoli , l’americano si è dedicato con grande profitto al mondo dei Challenger. Dopo la finale raggiunta a Tallahassee, quello colto a Lexington è il suo secondo titolo , giunto dopo la vittoria sulla terra verde di Savannah. Nel Gennaio 2011 era sprofondato nelle sabbie mobili della classifica ,al n.ro 1381. Da questa settimana va ad occupare il gradino n.ro 160. Una rimonta che ha del clamoroso, maturata grazie a grandi prestazioni ma anche a una programmazione mirata e intelligente, che lo ha portato solo questa settimana a guadagnare ben 46 posizioni nel ranking. “Mi sto divertendo di nuovo ,spero di essere sulla via del…ritorno” ha confermato Wayne. “Ho iniziato la stagione dai Futures e senza classifica, è stata una bella rincorsa”. Non è finita qui. Lo scorso anno la sua attività si fermò ad Aprile, è pertanto piuttosto realistico per lui , a suo agio sul cemento, pensare non solo di tornare fra i primi 100, ma di andare all’attacco del suo best ranking raggiunto nel 2009 (77). Ha dovuto inchinarsi di fronte allo scatenato americano, ma solo in finale, l’inglese James Ward, sorprendente protagonista del torneo del Queen’s, dove fu capace di issarsi sino in semifinale superando ostacoli dello spessore di Stan Wawrinka e Sam Querrey . Rimane quindi quello di Sarasota nel 2009 il suo unico alloro a livello Challenger, ma il suo best ranking (176) è lontano solo una posizione. Ha superato per la prima volta le qualificazioni la giovane speranza Usa Davin Britton, finalista degli Us Open Junior nel 2008, sconfitto da Grigor Dimitrov. Dopo aver lasciato una buona impressione proprio a Flushing Meadows due anni fa nel primo turno , quando, da wild-card, si trovò subito di fronte Roger Federer, di lui si erano un po’ perse le tracce, ma il suo talento potrebbe esplodere quest’estate.

Quarterfinals
(1)James Ward (GBR) d. Erik Chvojka (CAN) 3-6 7-5 6-1
(ALT)Pierre-Ludovic Duclos (CAN) d. (q)Blake Strode (USA) 7-6(2) 6-4
Greg Ouellette (USA) d. Jamie Baker (GBR) 7-5 2-0 ret.
(2)Wayne Odesnik (USA) d. (6)Michael Yani (USA) 6-4 6-3

Semifinals
(1)James Ward (GBR) d. (ALT)Pierre-Ludovic Duclos (CAN) 6-4 6-4
(2)Wayne Odesnik (USA) d. Greg Ouellette (USA) 6-0 6-0

Finals
(2)Wayne Odesnik (USA) d. (1)James Ward (GBR) 7-5 6-4

 

Vii Manta Open
Manta, Ecuador

July 18-24, 2011
Surface: Hard
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
$35,000 +H

Primo brindisi stagionale per Brian Dabul. Argentino atipico , avendo colto i suoi migliori risultati sul veloce (su tutti la semifinale sull’erba di Newport nel 2010), il 27 enne di Buenos Aires ha attraversato l’unico momento di incertezza della sua settimana in semifinale, dove ha sorprendentemente ceduto il primo set a zero a Rogerio Dutra Da Silva, prima di riprendere le redini dell’incontro. Proprio la mancata conferma di quell’exploit era costata all’argentino una dolorosa uscita dai primi 200 poche settimane fa. Il successo in Ecuador lo riproietta al n.ro 163. Ha confermato la sua ottima condizione psico-fisica il giovanissimo Facundo Arguello, che dopo aver vinto due Futures consecutivi in Argentina e aver ottenuto un ottimo quarto di finale a Bogotà la settimana precedente, si è spinto qui sino in finale. Nell’ultimo atto ha pagato lo scotto dell’inesperienza di fronte a Dabul, ma si è aggiudicato 13 degli ultimi 15 incontri che ha disputato. Il suo risultato migliore l’ha colto sul cemento, superficie su cui quest’anno non aveva mai vinto un match, lanciando segnali importanti sulla sua competitività. Vincitore a Milano del Bonfiglio due anni fa superando Federico Gaio, il 4 Agosto compirà 19 anni, ma è già prossimo il suo ingresso fra i top 200 (204). Ottimo il rendimento di Riccardo Ghedin, che dopo aver superato la tds n.ro 1 Izak Van Der Merwe al primo turno , ha proseguito il suo cammino sino alle semifinali, alzando bandiera bianca proprio contro Arguello. Il 25 enne romano, cui non spaventano mai le lunghe trasferte, riscatta così una stagione sin qui piuttosto opaca, che non lo vedeva protagonista dal torneo di Santiago dello scorso Marzo, in cui ottenne il medesimo risultato.

First Round
Riccardo Ghedin (ITA) d. (1)Izak Van Der Merwe (RSA) 6-1 6-1
Ricardo Hocevar (BRA) d. Matteo Marrai (ITA) 7-6(5) 2-6 7-6(2)

Second Round
Riccardo Ghedin (ITA) d. Tiago Fernandes (BRA) 7-6(3) 7-6(2)

Quarterfinals
Riccardo Ghedin (ITA) d. (q)Ivan Endara (ECU) 6-4 6-2
(8)Facundo Arguello (ARG) d. Raven Klaasen (RSA) 6-4 6-4
(4)Brian Dabul (ARG) d. Julio-Cesar Campozano (ECU) 6-2 7-5
(2)Rogerio Dutra Da Silva (BRA) d. Guillermo Rivera-Aranguiz (CHI) 6-1 6-2

Semifinals
(8)Facundo Arguello (ARG) d. Riccardo Ghedin (ITA) 6-3 6-4
(4)Brian Dabul (ARG) d. (2)Rogerio Dutra Da Silva (BRA) 0-6 6-4 6-4

Finals
(4)Brian Dabul (ARG) d. (8)Facundo Arguello (ARG) 6-1 6-3

 

 

Penza Cup
Penza, Russia

July 18-24, 2011
Surface: Hard
Main Draw: 32
Qualifying Draw: 32
$50,000

La temutissima armata spagnola propone questa settimana un nome nuovo, quello di Arnau Brugues-Davi. Coi suoi 26 anni, non è più da considerare una giovane promessa, ma la maniera in cui la sua carriera è svoltata nel corso di questo 2011 è davvero notevole. Sono infatti ben 8 i tornei del circuito Futures che quest’anno hanno visto prevalere proprio lui, tutti disputati sul cemento. Che potesse trattarsi di un giocatore interessante lo si era intuito ad inizio stagione, quando, da n.ro 515 del ranking, sfiorò l’ingresso in tabellone agli Australian Open. Quella prestazione deve avergli fatto scattare una molla particolare, perché da allora la sua scalata in classifica non ha conosciuto soste. Ora ha toccato la posizione n.ro 173 , ovviamente suo best ranking. Sarà interessante verificarne i progressi sul cemento americano. Si è dovuto accontentare della finale il primo favorito del torneo Mikhail Kukushkin , che non è riuscito a difendere il titolo vinto l’anno scorso. Al kazako scadrà in autunno una cambiale ancora più pesante, quando sarà chiamato a difendere la sua vittoria al torneo del circuito maggiore di SanPietroburgo. Da segnalare la semifinale ottenuta da Amir Weintraub, che permette al 24 enne israeliano di centrare, per la prima volta in carriera, l’ingresso fra i primi 200 del ranking.

Quarterfinals
(1)Mikhail Kukushkin (KAZ) d. Nikola Mektic (CRO) 6-2 7-6(0)
(6)Marco Chiudinelli (SUI) d. Sergei Bubka (UKR) 5-7 6-4 7-5
(7)Amir Weintraub (ISR) d. Ervand Gasparyan (RUS) 6-4 6-1
(8)Arnau Brugues-Davi (ESP) d. Mikhail Ledovskikh (RUS) 6-3 6-4

Semifinals
(1)Mikhail Kukushkin (KAZ) d. (6)Marco Chiudinelli (SUI) 6-3 6-3
(8)Arnau Brugues-Davi (ESP) d. (7)Amir Weintraub (ISR) 6-2 3-6 6-1

Finals
(8)Arnau Brugues-Davi (ESP) d. (1)Mikhail Kukushkin (KAZ) 4-6 6-3 6-2

Luca Labadini

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