12/08/2011 00:18 CEST - Masters 1000 Montreal

Berdych e Nole ai quarti sul velluto

Montreal Tennis

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La giornata dedicata agli ottavi di finale alla Rogers Cup di Montreal si è aperta in sordina con la vittoria di Tomas Berdych su Ivo Karlovic in due set abbastanza anonimi e sicuramente soporiferi, soprattutto se confrontati con la battaglia della sera prima tra Dodig e Nadal. Molto concreto il ceco a sfruttare la prima occasione utile per il break nel primo set e consolidarla fino alla fine del parziale, mentre nel secondo si è arrivati al tie break nonostante 5 palle break (2 per Karlovic e 3 per Berdych), dove il maggior repertorio tecnico della testa di serie n.7 ha fatto la differenza ed ha consentito al numeroso pubblico presente di potersi prendere una pausa di quasi mezz’ora prima del match di Djokovic. La programmazione di questo Open del Canada ricalca infatti quella dei veri e propri tornei combined, dove quasi tutti i match programmati sui campi principali prevedono l’inizio non prima di un certo orario: questo per creare uno sfasamento tra i match maschili di Montreal e quelli femminili di Toronto e massimizzare così la copertura televisiva. I telespettatori canadesi a partire da mercoledì hanno potuto godere del commento tecnico di Milos Raonic, assente dal tabellone in quanto infortunato, che è stato presentato in pompa magna dall’host broadcaster Sportsnet proprio durante il temporale che ha investito Montreal durante il tardo pomeriggio di mercoledì, con il n. 26 del mondo che è stato ripetutamente zittito da un paio di poderosi tuoni, tali da mandare in tilt per qualche secondo le trasmissioni del network.

L’incontro centrale del pomeriggio ha visto impegnato in neo n.1 mondiale Djokovic contro il giustiziere di Seppi e Del Potro, il talentuoso croato Marin Cilic, finalista al recente torneo di Umago. Consapevole di essere inferiore a Nole nel palleggio ad alta velocità da fondocampo, data la sua minore mobilità, Cilic ha provato a rallentare gli scambi utilizzando spesso e volentieri lo slice, per poi tentare di verticalizzare il gioco aggredendo soprattutto sulla seconda di servizio dell’avversario. Primo set molto equilibrato, che però prende la strada del serbo quando Cilic infila una serie di errori abbastanza banali sul 5-5 e poi, mentre serve per portare il set al tie-break, è lui a spedire lungo il diritto che consente a Djokovic di concretizzare l’unica palla break del set.
All’inizio del secondo parziale, dopo due game molto combattuti nei quali Nole deve salvare 3 palle break e Cilic due, il baricentro del gioco comincia a spostarsi lentamente ma inesorabilmente dalla parte del croato, che con un parziale di 12 punti a 3 scava un solco tra lui e l’avversario che si dimostrerà incolmabile.
Nonostante abbia raggiunto con un certo agio i quarti di finale Djokovic non si dichiara soddisfatto degli incontri giocati finora: “Gli avversari che ho affrontato sono due giocatori sicuramente difficili, ma non sono riuscito ad ottenere nessun ritmo da questi match. Oggi c’era davvero parecchio vento, e la partita è stata probabilmente non troppo bella da vedere. Ho solo cercato di tenere la palla in campo nei momenti importanti e giocar bene”.

Negli altri incontri giocati sui campi laterali da segnalare la sconfitta del giustiziere di Murray, il sudafricano Kevin Anderson, che ha ceduto per 6-4 al terzo contro Stanislav Wawrinka e la vittoria di Jarko Tipsarevic contro Ivan Dodig, che ributtato in campo poche ore dopo l’impresa contro Nadal ha fallito la prova del nove soccombendo in due partite con lo score di 6-1, 6-4.
 

Vanni Gibertini

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